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Ultimo Aggiornamento: 06/06/2016 11:52
25/05/2016 21:44
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Indecisione
Ciao ragazzi ho da chiedervi un consulto.
Ho dei soldi da investire nei total war. Sono indeciso se prendere attila (che sto guardando dei video su internet e mi pare molto carino) o l espansione l ira di sparta per rome2.. consigli?
Ho appena preso wh per cui quello l'ho gia escluso :dentoni
25/05/2016 22:18
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Dipende dal budget. Sinceramente nonostante i problemi di Attila proprio in tal senso, le ore offerte e la rigiocabilità è sicuramente più alta di Wrath of Sparta, che dopotutto è una minicampagna che non può e giustamente non vuole competere con una gioco o un'espansione stand alone.
Le minicampagne di Attila sono decisamente le migliori sviluppate fino ad ora dalla CA, quindi alla fine consiglierei di prendere anche quelle, il che non mi pare essere di grande aiuto xD

Ad ogni modo secondo indiscrezioni i saldi Steam dovrebbero cominciare il 23 giugno, e nel frattempo ci potrebbe essere un'ondata di sconti generale dedicata alla serie nei vari negozi di key il che...resisti che se fanno una buona offerta con meno di 20€ ti porti tutto a casa
Ti lascio il link di isthereanydeal così puoi controllare eventuali offerte. Cliccando su "History" viene visualizzato il prezzo inferiore raggiunto dal titolo
isthereanydeal.com/#/search:total%20war;/scroll:%23gamelist
[Modificato da andry18 25/05/2016 22:18]


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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Attila a mio giudizio tecnicamente è fatto molto bene, è difficile e hai molte fazioni carine da utilizzare, sicuramente molto più bello di Rome 2 di cui Sparta è figlio


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Molto bene forse è eccessivo, è un titolo sicuramente valido e migliore sotto quasi tutti i punti di vista di Rome2, a parte un aspetto effettivamente tecnico, in quanto l'ottimizzazione è atroce
Per il resto non è esente da difetti, la stragrande maggioranza dei quali però è ereditata da rome2 essendo di fatto la sua espansione però secondo me è da provare


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
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26/05/2016 06:23
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Ma il burget non è un problema (non sono una magnate anzi ma il mio unico vizio sono i videogiochi per cui anche se c spendo un po amen) volevo giusto sapere se attila è un gioco che mertia di avere o no :dentoni grazia andry cmq per il sito :dentoni
26/05/2016 15:18
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Attila è fatto benissimo, ma moooolto ripetitivo alla lunga.
26/05/2016 15:35
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quale tw non è ripetitivo alla lunga? In ogni caso Attila va sul podio con Empire e Shogun 2 per me che ho iniziato a gioacare i TW con Empire (quindi in pratica escludo solo rome 2 asd)


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26/05/2016 15:58
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È addirittura da podio?
26/05/2016 19:03
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Guarda,io adoro la Grecia,ma se devi scegliere prendi Attila.Per un appassionato di quel mondo meraviglio,l'Ira di Sparta è solo un antipastino e sotto certi aspetti mi innervosisce pure.Aspetto un titolo intero dedicato a lei come si è fatto con il Giappone.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
26/05/2016 19:11
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Beh, è stata fatta una classifica anche piuttosto autorevole dei total war, fatta da rockpapershotgun: www.rockpapershotgun.com/2016/01/04/best-total-war/
L'unica cosa è che io prestando particolare attenzione anche al lato modding darei un bel po' di punti a rome e med2 facendoli arrivare sul podio, ma valutando i giochi solo per quello che sono concordo abbastanza con la classifica

Il che mi trovo in contrasto con Massimo sul podio di Empire, restando nell'epoca post-empire se lo meriterebbe di più Napoleon, essendo la sua versione migliorata. Però de gustibus
RomeII come sempre ultimo, anche doppiato più volte


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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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27/05/2016 04:25
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Rome II non ti garba proprio eh! XD io l'adoro.Ti dovevo chiedere una cosa:almeno un paio di volte ti ho sentito dire qui sul forum che a Rome II gli va stretta anche l'etichetta di "gioco strategico",ma in che senso dici? non riesco a capire...


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27/05/2016 06:28
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Allora attila sia :dentoni
27/05/2016 08:35
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Re:
Leonida.7742, 27/05/2016 04.25:

Rome II non ti garba proprio eh! XD io l'adoro.Ti dovevo chiedere una cosa:almeno un paio di volte ti ho sentito dire qui sul forum che a Rome II gli va stretta anche l'etichetta di "gioco strategico",ma in che senso dici? non riesco a capire...


Non che i total war offrano una componente strategica di chissà che rilievo, si concentrano molto di più sul tatticismo delle battaglie. Tuttavia in Rome2 è assente sia l'uno che l'altro. La strategia presuppone un piano d'azione a lungo termine, questo è assente sia sotto l'aspetto gestionale che militare.
Per quanto riguarda quello gestionale le scelte sono perlopiù forzate per quanto riguarda cultura, cibo ed ordine pubblico, che di fatto uccidono quella che è la componente strategica (si è totalmente perso il fattore "ora costruisco questo o quello, così poi...", qui vieni tempestato di piccoli problemini autogenerati dal nulla che ti impongono una ed unica scelta: "costruisci X"). Anche degli aspetti che magari rivestirebbero una certa importanza (la politica) ha una gestione totalmente caotica ed approssimativa, e pure se non le presti attenzione non succede nulla, al massimo ottieni una guerra civile, che qui non è molto diversa da una semplice rivolta particolarmente numerosa. Ti barrichi in difesa, lasci l'ia suicidarsi, impedisci che si sparpaglino troppo ed il gioco è fatto. Come al solito è tutto straightforward. Anche la gestione dell'esercito, dei generali o degli agenti è tutto una carrellata di bonus tra cui scegliere che poco influiscono sul gioco, non c'è profondità neanche in tal senso. Inoltre anche se ci fosse la loro breve aspettativa di vita rende comunque inutile l'impegno.
E con la gestione dei rapporti tra nazioni non scendo neanche nei dettagli di quanto sia fatta male la diplomazia, non credo proprio ce ne sia bisogno
Sul lato militare il tatticismo non è nullo, ha imboccato la retromarcia. Non ci sono azioni militari che tengano, ti troverai sempre e comunque a sbattere masse informi di omini una sull'altra, aspettando la fine dello scontro
Non mi dilungo di più perché sinceramente non ho tanta voglia, fa una raccolta dei miei messaggi di 2 anni fa e vedrai che ho criticato quasi tutto quanto c'era da criticare.
Rome2 è un gioco piatto, senza profondità di alcun tipo, spesso caotico e confusionario, nel quale hanno puntato molto sulla scala, ma usando un'impalcatura talmente debole che è crollata su se stessa il giorno stesso. Hanno continuato a tirarci su calce e mattoni nella speranza che diventasse il palazzo sontuoso che avevano intenzione di costruire, ma non è uscita neanche una catapecchia; è solo un ammasso di ferro, calce e mattoni buono per farsi due risate

Visto che c'è chi sa scrivere, a differenza mia, posto le forse due uniche recensioni di siti che hanno mantenuto la schiena dritta nei confronti della CA, gli altri si sono genuflessi dalla parte opposta
arstechnica.com/gaming/2013/09/total-war-rome-ii-review-a-tot...
www.rockpapershotgun.com/2013/09/02/wot-i-think-total-war-...


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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27/05/2016 10:02
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Invece in attila la tattica di battaglia è un po migliorata o no?
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Ci sono ancora vari problemi ereditati da Rome e dall'engine, però sì, è sicuramente migliorata. Combattere le battaglie in prima persona almeno ha senso, cosa che personalmente manca in Rome2, tanto che la stragrande maggioranza delle battaglie le facevo con l'autoresolve
Ecco, una cosa sulla quale Attila è invece peggiore è l'accuratezza storica. Non raggiunge i livelli fantasy di Warhammer ma quasi. Fa un bel minestrone di cose prese tra il III ed l'VIII secolo, indistintamente. Però le meccaniche di gioco sono migliorate


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"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Ok spulcerò per bene le discussioni passate :) Secondo te invece Attila a che livelli è nella fase strategica a lungo termine? ti posto papale papale tre righe del tuo post:

"Per quanto riguarda quello gestionale le scelte sono perlopiù forzate per quanto riguarda cultura, cibo ed ordine pubblico, che di fatto uccidono quella che è la componente strategica (si è totalmente perso il fattore "ora costruisco questo o quello, così poi...", qui vieni tempestato di piccoli problemini autogenerati dal nulla che ti impongono una ed unica scelta: "costruisci X")"


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
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È una problematica ereditata da Rome ma assume un'importanza talmente tanto inferiore rispetto ai "problemi reali" a cui il gioco ti sottopone che passa in secondo piano. Il che non è comunque una cosa positiva, bisognerebbe investire molto su questo e altri aspetti dei total war per dar loro la profondità che meritano (o meglio che io e alcuni altri vorrebbero), ma tra il tenere la sporcizia sotto il tappeto e riempirci casa meglio la prima soluzione.


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
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Oh bene andry mi hai dato un ottima notizia :dentoni
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Non saprei, io non sono critico come andry sul discorso "costruisco questo così poi...", mi spiego, a mio parere tutti i TW ti impongono l'edificio da costruire più o meno, il massimo della pianificazione è dove fare le caserme o i porti. Per quanto riguarda le battaglie, e la politica, la microgestione, ecc. sono d'accordo...

Comunque Empire probabilmente lo metto sul podio per un discorso affettivo, Napoleon è oggettivamente quasi perfetto ma purtroppo è un gioco abbastanza misero per i contenuti e non ci ho mai trovato troppi stimoli giocandolo...


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bhè come profondità gestionale Empire ancora ha il suo da dare,non è come Med, sia chiaro, ma lascia molto al giocatore (le strade per dire...santo cielo LE STRADE!!!)
per il resto concordo in toto con Andry sui difetti di Rome2 (ereditati anche da Attila, ma mitigati da buone pezze messe ad ok).Rome2 doveva essere ciò che di buono avevano fatto, implementato dalla grafica e dalle scelte tecniche.
ne è venuto fuori invece un gioco povero, misero, dove dopo tot turni hai vinto e l'unica preoccupazione è dove schiantare le truppe.
Si può obiettare che anche empire sia cosi...ma non è vero (a mio parere) in quanto anche se sei grosso e forte, se ti arrivano due flotte sui punti commerciali ti ritrovi in rosso come niente, e due flotte di solito arrivano sempre dai maratha! lol



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MONITOR FullHD 32" samsung
CASE: XpredatorX3 Red Devil BigTower - ALIMENTATORE: Corsair 650W 80+Platinum - MOTHERBOARD: Asrock Z84 Extreme4 - RAM Corsair 16gb 1600 - CPU: i5 4670k - DISSIPATORE: Artic Freeze Xtreme rev2 - VGA: GTX770 Ti 2gb -
MEMORIA: ssd 250gb samsung + 2tb sata 3 + 1 tb sata3.

Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V
29/05/2016 10:58
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Attila a me piace (Rome2 sembra il fratello scemo) e la gestione del clan non è eclatante ma ti da qualcosa in più da fare che non piazzare armate e basta, un po' bassa la scelta di tipologie di guerrieri da reclutare e le battaglie navali, beh insomma. Da quel punto di vista Empire è stato il migliore e anche Shogun (io ho quello uscito dopo, il tramonto dei samurai) ha degli spunti interessanti come il discorso della ferrovia e le navi a vapore
29/05/2016 14:51
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Bhe se il problema di attila sono le battaglie navali no problem a me quelle non piaccino proprio :dentoni
29/05/2016 15:56
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i maratha sono troppo OP in Empire, se pensi di aver perso stimoli allora prova ad attaccarli e ti ricrederai...


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900 ore su empire e 130 su attila...ci sarà un motivo!!! lol

cmq, con radius mod, Attila diventa un gioco niente male, diciamo che da 6.5 (voto personale) arriva a 8-
sempre e comunque meglio di Rome, che con tutte le mod del mondo rimane un gioco da 4 (sempre e cmq la mia opinione eh!)


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