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La mia recensione definitiva di Total War: Rome 2

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2014 11:25
01/11/2014 00:03
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Visto che il gioco è ormai arrivato alla versione 2.0 e che la Emperor Edition è chiaramente la versione finale del gioco, ho voluto aggiornare la mia vecchia recensione di un anno fa. Buona visione, e commentate!



01/11/2014 05:08
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bel lavoro Sirius. :up
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Condivido appieno l'8 Sirius.
L'albero non c'è,ma forse perchè mai un total war nella sua storia ha avuto l'incarico di gestire 3 famiglie.In Medieval,in Shogun,in Empire e nello stesso Rome I era facile,ne sceglievi una ed avevi la tua dinastia.Qui no,c'è il sistema delle 3 famiglie,e come si fa ad avere l'albero?... ( Io personalmente preferisco questo).
Con ciò non voglio dire che sono felice che non ci sia,ma solo che,pensandoci bene,inserirlo è un po complicato.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
01/11/2014 10:02
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@leonida: ...semplicemente nel pannello metti 3 rami, uno per famiglia. ci sono mod per med2 che ne hanno anche più, non c'è niente di complicato. manca solo la voglia

per il resto concordo in toto col buon sirius, l'unica cosa è che io sono un pelino più stretto coi voti, ma vabbè xD


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
01/11/2014 10:16
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Non la farei così semplice.Ammettiamo che io prenda la gens Cornelia e che nel sistema politico di Rome II ci fossero 3 alberi.A me non pare per niente normale andare a decidere l'erede dei Giuli o quello degli Iuni,non sarebbero affari miei.Andrei in conflitto con me stesso.Col sistema politico attuale invece ho la sensazione di guidare "Roma" l'intera Repubblica romana,è questo che mi piace tanto e che me lo fa preferire al vecchio sistema del primo Rome.Poi non so,tu come lo faresti? no perchè come ho detto se si riesce ad incastonare l'albero in un modo consono al nuovo sistema politico sarebbe la perfezione.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
01/11/2014 10:53
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non la farei così difficile invece, visto che non lo è. giusto per dirne una: in rome2 puoi scegliere l'erede? no, e allora perché preoccuparsene?
facciamo che ce ne preoccupiamo, la difficoltà nel poter scegliere l'erede solo nella tua famiglia, nel tuo ramo, quale sarebbe?
guarda che cambierebbe poco rispetto alle attuali dinamiche, solo che adesso hai i generali in colonna, suddivisi per famiglie. con l'albero avresti i generali disposti nell'albero genealogico (potendo vedere i rapporti tra loro all'interno della gens, ed avere un quadro d'insieme migliore), separati tra loro non dalla presenza della barra "altre famiglie", ma proprio in quanto disposti in rami distinti tra loro
non è niente di complicato. avere una visione d'insieme delle cose non ti dà la possibilità di cambiarle, chiariamo. vedere che caio dell'altra famiglia è figlio di peppe è solo una cosa in più, per aumentare l'immersione e sapere chi cavolo sono i generali che ti porti a spasso


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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Ottima recensione, ma il mio voto non arriva ad 8 (diciamo 7,5), città senza mura non meritano un 8.

E non parliamo dei pasticci che combinano, tipo le artiglierie sulle mura, sparite, e l'assenza degli acquedotti nella mappa di campagna di Augusto (ma presenti nelle altre mappe).
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
01/11/2014 13:22
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Perché dici che le artiglierie sono sparite? Io le ho viste in un assedio giocato qualche giorno fa.
01/11/2014 13:37
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Allora in Rome II gli eredi si possono scegliere,anche se in maniera implicita.Scelgo un bel Generale,gli faccio aumentare la gravitas ed alla morte del capo fazione automaticamente ci va lui a comandare.
Quando parlo di albero intendo dire che esso proprio per sua natura serve all'immersione ed a farti "vivere" sconfitte,vittorie,gioie e dolori della tua fazione.Come faccio a gestirne tre? sinceramente non mi garba tanto.
Ad oggi,imparando a conoscere meglio il sistema politico di Rome sinceramente non ne sento più la mancanza.I Generali nel pannello hanno una destinazione e le province in cui governano hanno malus e bonus a seconda dei tratti del tizio.A me questo interessava.
Si l'albero dinastico è una cosa bella,ma alla fine se posso scegliere eredi e governatori da mandare nelle provincie ne posso pure fare a meno.
Il sistema "Repubblicano" di Rome II mi piace tanto,ed anche come sono gestite le varie gens,le guerre civili e la caratterizzazione dei personaggi.
Cmq come si dice degustibus. ;)
[Modificato da Leonida.7742 01/11/2014 13:41]


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Io non le ho. Ho difeso Siracusa di livello III, dai Ribelli, in Annibale, è la città non aveva mezza catapulta. Poco fa, nella gran campagna, ho attaccato Bactra, di livello IV, nella scheda risulatavano 8 pezzi, ma durante la battaglia non erano posizionati.

Ho segnalato questa cosa già dopo la patch 14, quando ho avuto per la prima volta il problema, ma nessuno m'ha detto se è un bug vero o un problema del mio gioco, sebbene non usi alcun mod, ho anche aperto un topic apposito.
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01/11/2014 14:24
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Re:
Leonida.7742, 01/11/2014 13:37:

Come faccio a gestirne tre?


come già detto non ne gestisci 3, gestisci solo la tua. è solo una visualizzazione alternativa, non è che se sono in colonna o disposti ad albero genealogico il gioco venga stravolto. cambia solo l'immersione, diciamo. niente di più
per il resto...quoto, de gustibus


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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

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L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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01/11/2014 14:39
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Re: Re:
andry18, 01/11/2014 14:24:


come già detto non ne gestisci 3, gestisci solo la tua. è solo una visualizzazione alternativa, non è che se sono in colonna o disposti ad albero genealogico il gioco venga stravolto. cambia solo l'immersione, diciamo. niente di più
per il resto...quoto, de gustibus



Straquoto,dopo essermi calmato dall'incavolatura di Attila,ho ripreso Rome e privatamente ho fatto una mia recensione analizzandolo meglio,e per quanto riguarda l'albero,mi sono reso conto che si tratta davvero di una mera scelta di design.Certo,alcuni lo amano perchè vengono facilitati nell'immersione,ma qui poi entrano in ballo i nostri gusti.Ad esempio,una cosa che è stata molto criticata di Rome II sono le UI cards,mentre io adoro quei disegni in stile "vaso greco" e non mi attirano affatto quelle di Attila.Lo stesso vale per le caselle delle costruzioni,preferisco più quelle di Rome a quelle di Attila.




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02/11/2014 09:39
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la cosa che mi infastidisce di più della mancanza di un albero genealogico sta nella totale scomparsa di un familiare alla sua morte. Viene cancellato dalla storia, non ne rimane traccia. Con l'albero genealogico il familiare era presente anche dopo la sua morte, la foto oscurata in grigietto e la data di nascita e morte impressa, come le incisioni su una tomba. Comparivano anche scritte tipo "morto valorosamente in battaglia" o cose del genere. Questo ti permetteva di rivedere i grandi eroi del passato, le loro mogli, i loro figli e questo, a mio avviso, può essere tradotto solo così: grande immersione.
No l'albero genealogico è una grande mancanza, un autogol clamoroso del team CA. Scusate se alimento l'off topic e discuto di cose dette e ridette, ma fanno ancora male purtroppo...
02/11/2014 11:06
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Ottima recensione sirius, come sempre è facilissimo seguirti e condivido in pieno ogni cosa, pure il rammarico per le grande freature di Attila perchè come giustamente dici è un peccato non averli visti su Rome 2 che è probabilmente il titolo più interessante globalmente.

Una delle mie tristezze più grandi è l'assenza di mura nelle città minori (avrei gradito o mura di legno o almeno lievi fortificazioni in pietra ridotte rispetto a quelle grandi) ciò avrebbe cambiato profondamente il gameplay difensivo della campagna, come quello di Medieval 2 che bastavano davvero poche truppe per difendere un castello\città e anche in fatto di conquiste sarebbe stato più avvincente ricco di assedi da fare. (più difficoltà e più rischi)

Grazie ancora per questa review e penso possa aiutare chiunque abbia voluto aspettare per acquistare il gioco ad aver più coraggio e desiderio nel provarlo.

P.s. LOL a una certa un mio messaggio XD
_______________________________
"Le lacrime più piccole, le lacrime più grosse... quando l'albero della neve fiorì di stelle rosse...ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek"

Fabrizio De Andrè.

riguardo al massacro di Sand creek.
02/11/2014 11:25
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La vera mancanza, oltre l'albero genealogico, è che i capifazione sono "leader", mentre invece, la quasi totalità, sono "re".

Questo sì che mi fa perdere "immersione" nel gioco. Avere un impero macedone guidato dal "leader" Archiloco m'ammoscia non di poco.

Eppure nella fazione romana, quando diventa impero, il leader diventa "imperatore" (quindi lo sanno anche alla CA che "leader" ed "imperatore" hanno un peso diverso), perché gli altri regni devono essere più sfigati?

Escluse Roma, Atene e Cartagine, tutte le altre fazioni sono monarchiche, non si dovrebbe dare a Cesare quel che è di Cesare?
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