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RTW: Res Bellicae - Campagna Imperiale

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2017 12:12
11/03/2013 18:50
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Priest of the Temple of Beliar
La Gallia
Scipio sta conducendo la sua travagliata campagna militare in Sicilia contro i Cartaginesi. Il grosso delle truppe Romane è attualmente impegnato in questo scontro, e i Galli, vedendo Arretium e Ariminum pressochè sguarnite, decidono bene che è giunto il momento per discendere la pianura padana e fare un'incursione nei territori Romani.

Se le due città sono vuote un motivo c'è.
Grazie a degli esploratori, Roma ha potuto verificare l'assenza di eserciti Galli degni di nota nel nord Italia.
Quando i Galli decidono però di attaccare gli esploratori notano subito un crescente afflusso militare Gallico nel nord. Di conseguenza Quintus incarica Augustus Iuventius di recarsi ad Arretium e organizzare una difesa degna di tale nome per dissuadere i Galli.

Nel giro di pochi mesi ciò viene fatto con successo. Le difese vengono organizzate e le due città vengono protette in modo sufficientemente adeguato.

I Galli però ormai hanno deciso e non intendono cambiare i loro piani.

Nel 195 b.C. varcano il confine e portano l'assedio contemporaneamente sia ad Arretium che ad Ariminum.

Entrambi i tentativi di assalto vengono respinti. Fino al 192 b.C continuano ad avenire scontri di medie dimensioni nei territori romani a nord delle due città. In questi scontri perdono la vita diversi generali Romani. Alcuni di essi sacrificatisi eroicamente durante le prime sortite, altri caduti in battaglia nel tentativo di respingere gli invasori oltre il confine Romano.

La situazione per Quintus non è più tollerabile, troppe sono le vittime che queste inutili scaramucce a nord stanno causando, e troppa è la vicinanza a Roma per poter pensare di prender tempo. I Galli sono una minaccia sempre maggiore, e dio solo sa quanti soldati possano tirare in battaglia dall'intera Gallia.

Trovarsi a dover affrontare due nemici contemporaneamente non rientrava nei piani, ma non essendoci altra soluzione, Quintus ordina a Iuventius di creare una possente forza di invasione ed occupare la pianura Padana cosi da allontanare gli scontri da Roma e portare la guerra in territorio nemico.

Dopo aver rafforzato il suo esercito con reclutamento forzato e mercenari, Augustus Iuventius assalta Bononia, città Gallica posta al centro della Pianura Padana.
Intorno all'anno 191 b.C la città viene espugnata. Nel mentre un'altro esercito Romano guidato da Herius Vitruvius riesce nell'impresa di far cadere Patavium, altra città Gallica.

Questa conquista rende molto più semplice per i Romani gestire il confine in quanto situato solamente ad ovest, con le città Galliche di Jenuensis e Mediolanum.

Le spie Romane però non portano buone nuove.
A quanto pare i Galli hanno preso sul serio la cosa e numerosi eserciti stanno varcando le Alpi per riguadagnare il territorio perso.
Il primo di essi è guidato da un generale Gallico considerato come il più probabile successore alla guida del suo popolo. Ovvio che voglia cercare successi militari da far pesare in quella sede.

Questi, alla testa di un poderoso esercito marcia spedito verso Bononia, sicuro di se e senza aspettare i rinforzi che lo seguono a pochi giorni di marcia.
Augustus Iuventius dispone di forze decimate. Hanno preso parte a numerosi scontri e non c'è stato il tempo materiale di recuperare. Inoltre, Bononia non dispone minimamente delle infrastrutture per poter riaddestrare le sue unità, quindi per farlo Augustus è stato costretto ad inviarle indietro verso Arretium e Ariminum. [SM=g8273]

Ora come ora quindi egli si trova ad avere un esercito poco numeroso, con il grosso delle truppe in marcia per tornare in patria a riaddestrarsi.
Vuole evitare però ad ogni costo di essere preso in assedio. Nessuno potrebbe correre in suo soccorso in tempi brevi e le forze nemiche potrebbero sentirsi cosi sicure da tentare un assalto. Bononia non è una città Romana vera e propria, le sue difese sono costituite da una palizzata e di certo non è il miglior posto per difendersi, ne permette di resistere a lungo. [SM=g8208]

Tenta quindi il tutto per tutto. Attinge al suo tesoro personale e recluta in pochi giorni un elevatissimo numero di mercenari. Riunisce poi al suo esercito una parte delle unità riaddestrate, e esce dalla città con l'intenzione di affrontare i Galli in campo aperto, a pochi giorni di cammino ad ovest di Bononia.

Sono gli stessi Galli ad attaccare per primi non appena vedono l'esercito Romano in lontananza. Teoricamente il vantaggio dovrebbe essere per i Romani, i quali dispongono di quasi 4000 uomini contro i poco più di 2000 dei Galli.

Ma in guerra vi sono fattori che vanno oltre i semplici numeri. L'esercito Romano è composto per ottima parte di mercenari. Questi sono sicuramente ottimi soldati, a patto che la situazione in battaglia volga a loro favore. Altrimenti si trasformerannoin breve tempo in fugiaschi... [SM=g8315]

Augustus ne è ben consapevole. Per questo rimane vicino alle sue fanterie per incitarle. [SM=x1617498]

Lo scontro è epico.
I Galli si avvicinano rapidamente alle fila Romane e vengono falciati da un possente lancio di pila e giavellotti.

Poi diventa tutto un cozzare di scudi, lungo una estesa linea di scontro. Iuventius ordina a due unità di Schermagliatori a cavallo precedentemente nascoste nel bosco di assaltare il generale nemico. Sa bene che la vittoria dipenderà solo da quello. Se gli Schermagliatori riusciranno nel loro intento, la battaglia sarà vinta.

Nel mentre ordina a due unità di Triarii di aggirare i fianchi nemici per cercare di chiuderli e metterli sotto pressione.

La situazione si fa via via più pesante per i Romani. I Galli dispongono di diverse unità di schermagliatori e arceri, e gli Equites romani sono impegnati a tenerli a bada, non potendo quindi tentare un aggiramento della formazione nemica.

Mentre lo scontro entra nel momento cruciale, Iuventus vede un'unità di mercenari proprio davnti a lui andare in rotta... [SM=g8171]
Proprio al centro dello schieramento!
Viene inviata a tappare il buco un'unità di supporto dalle retrovie. Iuventius teme però che gli altri mercenari, vedendo i loro compagni scappare, possano seguirli. [SM=g8355]

Inizia quindi ad incitare i suoi uomini, e per dare l'esempio si getta alla carica insieme alla sua scorta.

Proprio qui avviene l'episodio che determinerà le sorti dello scontro.

Mentre Iuventius carica al centro, l'intera cavalleria pesante Gallica tenta un assalto all'ala destra della formazione.
Iuventius è incapacitato a dare ordini, e nel lasso di tempo che trascorre tra la carica nemica e il momento in cui Iuventius è in grado di prendere contromisure, l'intero lato destro della formazione Romana è andato in frantumi. I Romani si gettano alla fuga una centuria dopo l'altra. [SM=g8290]

Iuventius non impiega molto a capire che la battaglia è persa. Decide quindi di fare il possibile per salvare il maggior numero possibile di uomini, rimanendo a coprire la fuga.

Mentre la battaglia sembra ormai persa, gli Schermagliatori a cavallo riescono finalmente ad uccidere il generale nemico. Magra consolazione, ma di certo meglio di niente. A questo punto Iuventius non può far altro che ritirarsi. Il grosso del suo esercito si è già messo in salvo e ritardare ancora la ritirata generale sarebbe inutile e pericoloso per lui. [SM=g8172]

Lo scontro vede una vittoria dei Galli, una vittoria netta ma non schiacciante e di certo da qui in avanti se ne vedranno delle belle.

Siamo nel 190 b.C.... [SM=g8298]
[Modificato da Maximo Decimo Meridio 11/03/2013 20:46]
Membro del Team di RTW: RES BELLICAE




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