La sventatezza di Herius Vitruvius
Herius Vitruvius è un nobile Romano. L'attacco dei Galli gli ha dato la possibilità di guidare un potente esercito Romano, ma le sue gesta in Gallia, per quanto positive, vengono letteralmente offuscate da Augustus Iuventius, principale responsabile della campagna militare Gallica e unico ad aver combattuto delle battaglie "degne di tale nome".
Eppure Vitruvius ha conquistato Patavium, con un esercito poco numeroso e senza perdere praticamente uomini.
La notizia della vittoria di Iuventius sui sopraggiunti Galli non viene accolta con grande gioia da questi, il quale mira a prendere il suo posto alla guida degli eserciti del Nord.
Decide quindi di fare qualcosa. A nord di Patavium è situata una città "libera", non protetta da grandi fazioni e che rappresenta per lui un'ottima preda per arricchire il suo status.
Viste le vittorie di Augustus ad ovest, Herius ritiene superfluo mantenere i propri esploratori nel territorio di sua competenza, ovvero quello della provincia di Patavium. Cosi li invia a nord, in una zona boscosa. Vuole sapere se il terreno è libero per un'invasione, e nel caso, marciare sulla città barbara e conquistarla. Sa bene che non sono questi gli ordini di Iuventius, e perciò decide di utilizzare allo scopo dei mercenari pagati di sua tasca invece delle esigue armate romane rimaste a Patavium dopo la richiesta di rinforzi di Iuventius.
Gli esploratori lo informano che la città per quanto indipendente dispone di un discreto esercito di difesa, e che un'altro esercito si trova nella provincia come rinforzo.
Herius Vitruvius non ha più dubbi. La stima delle forze nemiche è nota, e può organizzare un esercito di invasione adeguato. Nel giro di poco tempo recluta numerosi mercenari, alla testa dei quali lascia Patavium marciando spedito verso Nord. Qui organizza un'imboscata per eliminare in fretta l'armata di supporto nemica. Questa però fallisce nonostante la fitta boscaglia. Il nemico scopre l'imboscata e lo scontro diventa una battaglia in campo aperto. Vitruvius ad ogni modo dispone di forze superiori numericamente, e riesce a sfruttare al meglio i suoi uomini ottenendo una schiacciante vittoria sul campo.
La situazione sembra mettersi per il meglio. Tra Herius Vitruvius e la gloria non resta che la trucidazione di un'altro migliaio di nemici. Ma proprio mentre sta marciando ancora più a nord, viene raggiunto da una missiva.
A quanto pare, mentre era impegnato nella sua personalissima campagna militare, una grande armata Gallica ha sfruttato la copertura dei boschi e la quasi totale assenza di esploratori per sferrare un attacco diretto a Patavium, la città che è stato incaricato di proteggere.
La situazione non è delle migliori. Le palizzate di Patavium non possono respingere i Galli per molto, cosi come le pochissime centinaia di Romani li presenti non possono fermare le migliaia di Galli assedianti qualora questi dovessero tentare un'assalto.
Evidentemente i Galli hanno informatori tra le fila Romane, altrimenti non avrebbero potuto sapere che quasi tutta la guarnigione di Patavium era impegnata altrove. Fatto sta che ora Herius Vitruvius dovrà fare ritorno velocemente a sud e sperare di trovare ancora in mano Romana la sua città.
Iuventius intanto, decide di continuare la sua marcia verso Jenuensis, speranzoso che Herius Vitruvius riesca in qualche modo a tener fede all'incarico che gli è stato assegnato.