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Rome Casus Belli Gold 1.5.2 PATCH

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2010 11:33
30/12/2009 12:33
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Tribunus Angusticlavius
::::::::::::::: ROME CASUS BELLI GOLD 1.5.2 PATCH :::::::::::::::
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


1) Corretti diversi bugs relativi al reclutamento.
2) Ora l'armaiolo si può costruire dovunque, ( svincolato da risorse per far evolvere le caserme in più regioni ).
3) Risistemante le risorse nelle campagne "Guai ai vinti!" e "Rome Casus Belli" su mappa webbird (provinciali). Ora l’ AOR dei Parti ha Babilonia e la Corduene, non più l’Arabia, né la Nabatea. I Pontici non possono più reclutare unità nel Bosforo ( che ora è nell’Aor dei Sarmati e degli Sciti).
AOR germanica estesa nel Noricum ( Iuvavum).
4) Risolto il bug delle due Mogontiacum in Germania e di altre città con lo stesso nome nelle campagna provinciali “Rome Casus Belli” e “Vae Victis”.Ora non dovrebbero esserci più città con lo stesso nome.Ma per vedere il cambiamento bisognerà iniziare una nuova campagna, altrimenti continueranno a vedersi le due città con lo stesso nome.
5) Ora gli Antesignani ( truppe mariane ) e la Legione Imperiale sono reclutabili nei territori storici della repubblica romana nel 60 a.c.
6) I Cavalieri Romani sono reclutabili nei territori storici della repubblica romana nel 60 a.c.,ma fuori dall'Italia e dove c’ è la risorsa “cavallo”.I Cavalieri Ausiliari sono reclutabili entro i confini dell’Impero al 117 d.c.,ma fuori dell’Italia e dove c’è la risorsa “cavallo”.Gli Ausiliari Leggeri sono reclutabili entro i confini dell’Impero al 117 a.c., ma fuori dell’Italia.Risistemata l’AOR per le diverse unità romane.
7) Corretto il BUG del Colosseo e dell'accampamento pretoriano.Ora questi si possono costruire e appariranno soltanto a Roma.
8) Eliminato il file di testo che illustrava le mie modifiche ( il file era impreciso ) .
9) Ora tutte le truppe pre-mariane in tutte le campagne imperiali sono reclutabili solo nell'Italia peninsulare ( non più in Sicilia ).
10) Nuova frase storica, visualizzabile negli screen di caricamento.
11) Aggiornato il file RCB.bat con l'aggiunta del comando "movie_cam".
12) Correto il bug delle Guardie del Tempio.Ora sono reclutabili dal Regno di Tolomeo e dalle altre fazioni con cultura ellenica.
13) Introdotti la descrizione e il nome ai Lancieri Garamanti.
14) Risolto il bug delle unità numidiche a Vicus Marcomannii nella campagna provinciale “Rome Casus Belli 170 a.c.” .Ora in quella città vi sono di stanza solo unità barbariche.Per poter vedere i cambiamenti bisogna ricominciare una nuova campagna.
15) Allargato l’AOR dei Seleucidi nella campagna imperiale (con mappa Mundus Magnus) di Casus Belli .Ora i Seleucidi e i Parti possono reclutare unità con elefanti in certe regioni.
16) Risolto il bug del Tempio di Vesta.Non è più possibile costruire il Tempio di Vesta a Roma per i Romani, né la Biblioteca di Pergamo né l’Eretteo greco.Ora soltanto i Cartaginesi possono costruire il Cothlon solo a Cartagine,mentre i tolemaici possono costruire la biblioteca di Alessandria solo ad Alessandria , con bonus anche per i Romani e per i Greci .

17) BUG degli alberi:
Cancellare la directory data\vegetation nella cartella d’installazione di Casus Belli, dopodiché installare Casus Belli Gold , cliccando sui 4 files autoinstallanti più la patch 1.5.2 in successione.Potrebbe essere una soluzione al BUG degli alberi.

18) MODIFICHE DI FUSEN AL GAME PLAY :
La patch 1.5.2 include la prima parte delle modifiche al game-play di Rome-Casus-Belli -Gold, per ora non compatibili con le mini-campagne.

Novità:
Costi logistici

Costruire edifici al di fuori dei propri confini geografici e/o nazionali (dipende dalla fazione) , costera di più sia in denaro che in numero di turni(esclusi templi e mura difensive) , in genere il 50% in più , solo costruendo infrastrutture quali strade e porti(o mercato degli schiavi) i costi diminuiranno gradualmente.

-Le strade si possono costruire solo dal livello "Cittadina"
-Quindi è stato rimosso il requisito strade per il palazzo del governatore
-Abbassato di un livello il requisito fattorie per la costruzione dei palazzi governativi.

Bonus Capitali

Ogni fazione riceve dei bonus esclusivi nella propria capitale.
N.B: Per le fazioni Romane l'unica capitale è Roma.
N.N.B: Come capitale si intende quella di partenza , cambiarla a partita in corso non avrà nessun effetto sulla nuova capitale.

-Palazzi governativi: bonus morale truppe reclutate
-Porti: bonus risorse commerciali
-caserme: bonus esperienza truppe reclutate

Bonus reclutamento per generali 5 stelle
I Generali con attributo comando da 5 stelle in su riceveranno l'ancillare istruttore che darà oltre al classico 25% bonus movimento , un 50% bonus sui costi di reclutamento .(prima era 10)
Ciò dà un pizzico di strategia in più e compensa in piccola parte le spese di costruzione aumentate.

…………………………………………………………………………………………………………

INSTALLAZIONE

Bisogna avere installata una copia di Rome - Total War vers. 1.5 e comunque esente da MOD od
altro.
Procedere in questo modo:
• Installare Rome Total War
• Installare gli aggiornamenti che portano il gioco alla versione 1.5 (prima la patch 1.3 e poi la patch 1.5)
• Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE1
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE2
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE3
. Installare Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE4
. Installare Rome Casus Belli Gold 1.5.2 PATCH
(cliccando due volte sui file autoinstallanti e seguendo le istruzioni a video.)

-la patch 1.5.2 sovrascrive totalmente la 1.5.1 precedente, quindi chi aveva installato quest'ultima può benissimo installare la 1.5.2.


DOWNLOAD:

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE1 : www.megaupload.com/?d=EMDPGLPZ

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE2 : www.megaupload.com/?d=LOECHU2O

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE3 : www.megaupload.com/?d=RXSOSLVX

Rome Casus Belli 1.5.0 Gold PARTE4 : www.megaupload.com/?d=A5C0GBA8

Rome Casus Belli Gold 1.5.2 PATCH :
Filefront:
1) www.filefront.com/15249593/RCB_GOLD_1.5.2_PATCH.exe

Megaupload:
2) www.megaupload.com/?d=Q6PNBK0G



BUGS:
Non sono riuscito ad inserire gli arcieri mancanti agli elefanti da guerra parti, cartaginesi, seleucidi e tolemaici.Né sono riuscito ad aggiustare il suono degli elefanti, che sembra quello dei carri.
Fusen proverà a risolvere il problema eventualmente.

X Fusen
Scarica la patch 1.5.2, così aggiorni i tuoi files e prosegui con le modifiche.Prova ad aggiungere nuovi edifici se possibile.

[Modificato da Iulianus Apostata 30/12/2009 12:40]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

30/12/2009 14:30
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Iulianus intanto auguri di buon compleanno. [SM=g8144]
Andiamo al dunque: ho installato per intero su una copia di rome total war 1.5 il mod cassus belli 1.5.0 gold più la patch 1.5.2. seguendo la procedura che hai indicato per risolvere il bug degli alberi (cancellado la directory vegetation). Ho provato una battaglia personalizzata per vedere se il bug era risolto: solo in parte. Gli alberi innevati non diventano più spogli in toto quando mi avvicino ma scompaiono alcuni tratti di foresta. Su una superficie di foresta, quando mi avvicino, alcuni alberi scompaiono e la foresta diventa più rada (gli alberi che rimangono sono comunque perfetti)...certo la selva germanica non sembra più la stessa (sembra il bosco rado di una collina) ma il bug viene in parte risolto.


30/12/2009 15:05
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Tribunus Angusticlavius
bene ironman!grazie degli auguri!
Ricordo che il Circo Massimo è vincolato alla risorsa cavallo e marmo.Ma con la 1.5.2 al Circo Massimo di Narbo Martius dovresti reclutare anche i Cavalieri romani.
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IULIANUS IL VOLSCO

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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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30/12/2009 15:22
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ok Iulianus.
Senti non c'è un modo per togliere il requisito sostegno popolare per attaccare valerii e cornelii? ho provato ad attaccare i cornelii ma mi dice che prima devo avere dalla mia parte il popolo di Roma. Per attaccare il senato va bene ma pure per le altre famiglie romane?


30/12/2009 15:35
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Re:
ironman1989., 30/12/2009 15.22:

ok Iulianus.
Senti non c'è un modo per togliere il requisito sostegno popolare per attaccare valerii e cornelii? ho provato ad attaccare i cornelii ma mi dice che prima devo avere dalla mia parte il popolo di Roma. Per attaccare il senato va bene ma pure per le altre famiglie romane?



Secondo me è meglio che rimanga così.I romani erano legati al consenso popolare.La guerra civile scatterà quando qualcuno ti attaccherà, per ora sei vincolato a seguire la linea senatoria.
A volte capita che una fazione romana venga condannata dal senato e dichiarata nemica di Roma.Quella può essere un occasione per attaccare altri Romani.
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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Gianni Granzotto,"Annibale"

30/12/2009 16:03
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le ultime osservazioni sono cose stabilite dal gioco originale, i vari mod non possono fare niente per risolvere la cosa.

Alberi:
con la versione 1.5. ufficiale il mod aveva corretto il bug degli alberi, cioè gli alberi che si vedevano male da lontano. evidentemente la correzzione ha cancellato la neve degli alberi. O si ripristina il lavoro originale di Topus magnus con gli alberi che si vedono male da lontano o si lascia come la versione 1.5 di RCB originale o s'importano altri mod dalla rete che cambiano gli alberi.
Altro non vedo.

(pignoli)
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Modred ========================
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30/12/2009 16:41
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incredibile...ora ho scaricato nuovamente tutti i download di rtr e ho messo questa ultima patch e fino ad ora nemmeno un crash [SM=g8218]
CAIO THE ROSE







=why don't you just.....FUCK OFF!=
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=u can't stop the rock n' roll.....such on that!
al mio ordine scatenate gli inferi!
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io mi chiedo..come può un uomo, uccidere, un suo fratello....(nomadi)
anche la più semplice delle cose può avere un significato (Caio Giulio)
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30/12/2009 20:18
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Modred ma nel gioco originale (mi sembra, poi non sono sicuro) non potevi attaccare solo il senato le altre famiglie mi sembra che potevi attaccarle quanto volevi...dai quella degli alberi non era mica una critica [SM=g8298] ...


30/12/2009 20:43
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Re:
ironman1989., 30/12/2009 20.18:

Modred ma nel gioco originale (mi sembra, poi non sono sicuro) non potevi attaccare solo il senato le altre famiglie mi sembra che potevi attaccarle quanto volevi...dai quella degli alberi non era mica una critica [SM=g8298] ...




nel gioco originale invece è come nella mod
solo che nella mod non 6 alleato con nessuna fazione romana ma non le puoi attaccare lo stesso
[Modificato da Caesar_93 30/12/2009 20:44]
31/12/2009 02:03
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Okay ragazzi , ho risolto il problema delle meraviglie , ora ogni meraviglia è un'edificio a sè , rimessi gli arcieri su elefanti da guerra tolemaici ed eliminati i suoni degli arcieri su cocchi.

Manderò il tutto a Iulianus prossimamente. [SM=g8335]



il mio profilo di steam
http://steamcommunity.com/id/fusenintrusen/
31/12/2009 09:21
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[SM=g8336] Grande Fusen [SM=g8149]


31/12/2009 10:02
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Miles
domanda..
Volevo solo chiedervi..ma mettendo la patch 1.5.2 e in seguito le modifiche di Fusen bisognerà ricominciare una nuova campagna?


Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti di buon anno.
Complimenti a tutti per il Mod..


[Modificato da Fofobo 31/12/2009 10:08]
Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
31/12/2009 10:28
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no a me non è successo, in teoria potresti continuare la tua campagna che hai precedentemente salvato..
CAIO THE ROSE







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31/12/2009 11:33
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siccome non riesco a capire, volevo chiedervi, dove diavolo finiscono gl screen fatti in battaglia? non riesco a trovarli.. [SM=g8208]
CAIO THE ROSE







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31/12/2009 11:45
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Re:
fusen, 31/12/2009 2.03:

Okay ragazzi , ho risolto il problema delle meraviglie , ora ogni meraviglia è un'edificio a sè , rimessi gli arcieri su elefanti da guerra tolemaici ed eliminati i suoni degli arcieri su cocchi.

Manderò il tutto a Iulianus prossimamente. [SM=g8335]




Bene Fusen!Aspetto le tue correzioni così le incorporo nella prossima patch che pubblicherò.Anche gli elefanti seleucidi, cartaginesi e parti mancano di arcieri.Sei riuscito a risolverle anche lì?


La patch 1.5.2 non è compatibile con le campagne salvate.Bisogna iniziara una nuova campagna per chi aveva la versione 1.5.0.
[Modificato da Iulianus Apostata 31/12/2009 11:48]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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Re: Re:
Iulianus Apostata, 31/12/2009 11.45:




Bene Fusen!Aspetto le tue correzioni così le incorporo nella prossima patch che pubblicherò.Anche gli elefanti seleucidi, cartaginesi e parti mancano di arcieri.Sei riuscito a risolverle anche lì?


La patch 1.5.2 non è compatibile con le campagne salvate.Bisogna iniziara una nuova campagna per chi aveva la versione 1.5.0.




Si si mi sono solo dimenticato di scriverlo.

Oggi vedo se riesco ad aggiungere qualche altra modifica al game-play prima di mandarti i file , cosi evitiamo di fare troppe patch.




il mio profilo di steam
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Re: Re:
Iulianus Apostata, 31/12/2009 11.45:




Bene Fusen!Aspetto le tue correzioni così le incorporo nella prossima patch che pubblicherò.Anche gli elefanti seleucidi, cartaginesi e parti mancano di arcieri.Sei riuscito a risolverle anche lì?


La patch 1.5.2 non è compatibile con le campagne salvate.Bisogna iniziara una nuova campagna per chi aveva la versione 1.5.0.



Fusen, segnalo un altro bug.
Quando in una battaglia personalizzata seleziono la Gens Iulia in difesa o in attacco , seleziono "grande città" , "mura di pietra" e cultura "barbarica" , avviene un crash al desktop durante il caricamento della battaglia
Credo che ciò sia dovuto al fatto che esistano "grandi città" con "mura di pietra" a cultura "barbarica" ( identiche a quelle romane ).
Se invece seleziono "città minore" , cultura "barbarica" e "mura di pietra" il gioco non crasha.

Il crash avviene quando seleziono più di un'unità romana.Quando seleziono solo un'unità romana, il crash non si verifica nemmeno quando seleziono "mura di pietra", "grande città" e cultura "barbarica"

[Modificato da Iulianus Apostata 31/12/2009 12:36]
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Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 31/12/2009 12.35:



Fusen, segnalo un altro bug.
Quando in una battaglia personalizzata seleziono la Gens Iulia in difesa o in attacco , seleziono "grande città" , "mura di pietra" e cultura "barbarica" , avviene un crash al desktop durante il caricamento della battaglia
Credo che ciò sia dovuto al fatto che esistano "grandi città" con "mura di pietra" a cultura "barbarica" ( identiche a quelle romane ).
Se invece seleziono "città minore" , cultura "barbarica" e "mura di pietra" il gioco non crasha.

Il crash avviene quando seleziono più di un'unità romana.Quando seleziono solo un'unità romana, il crash non si verifica nemmeno quando seleziono "mura di pietra", "grande città" e cultura "barbarica"





Innanzitutto Buon anno.

Ho fatto delle prove ma a mè non và in crash , comunque ieri ho provato ad aggiungere ai barbari i livelli di insediamento superiori alla città , tutto bene sulla mappa strategica ma poi nella mappa tattica gli edifici come caserme , fonderia , mercato e palazzo non appaiono , ci hò smanettato tutto il pomeriggio ma niente , [SM=g8355] , per ora lascio stare.



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Buon anno a tutti. Fusen ho notato che sulla mappa tattica non appaiono nemmeno gli edifici introdotti dal mod come l'asklepeion o la piazza degli schiavi per esempio...


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Re:
ironman1989., 01/01/2010 16.46:

Buon anno a tutti. Fusen ho notato che sulla mappa tattica non appaiono nemmeno gli edifici introdotti dal mod come l'asklepeion o la piazza degli schiavi per esempio...



Buon 2010 a tutti!
Ironman quegli dedifici non devono apparire sulla mappa tattica,ma sono soltanto delle costruzioni fittizie che danno bonus e altro.Appaiono soltanto le loro ui cards negli slots di costruzione.
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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01/01/2010 17:05
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forse un bug
Buon anno.
ragazzi scusate ma io ho un problema, il gioco mi va continuamente sul desktop. Forse ho scoperto il motivo..in pratica sono in guerra con la lega achea, ho notato che ho un generale composto non da i soliti cavalieri ma da fanti (tipo principi veterani). Sto provando a conquistare Pella ma ogni vota che l'assedio con il generale appiedato quando mi carica la battaglia mi va sul desktop, invece quando faccio la battaglia dell'assedio senza il generale mi fa giocare tranquillamente. Avete riscontrato qualcosa del genere? Grazie in anticipo per le info..
[Modificato da Fofobo 01/01/2010 17:15]
Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
01/01/2010 17:07
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Re: Re: Re: Re:
fusen, 01/01/2010 14.25:




Innanzitutto Buon anno.

Ho fatto delle prove ma a mè non và in crash , comunque ieri ho provato ad aggiungere ai barbari i livelli di insediamento superiori alla città , tutto bene sulla mappa strategica ma poi nella mappa tattica gli edifici come caserme , fonderia , mercato e palazzo non appaiono , ci hò smanettato tutto il pomeriggio ma niente , [SM=g8355] , per ora lascio stare.




Secondo me non vale la pena mandare i barbari al livello di metropoli, comunque prova.Piuttosto bisognerebbe differenziare le mura di pietra barbare da quelle romane con un lavoro di reskin.Ci ho provato ma non so da dove iniziare.
Il crash nelle battaglie personalizzate mi succede quando seleziono le seguenti truppe romane:

Antesignani
Coorte mariana
Coorte augustea
Generale romano
Prima coorte mariana
Prima coorte augustea
Legio X Equestris
Cavalieri romani

In più seleziono diverse truppe barbariche ( più di una) come fazione nemica.

Selezionando "mura di pietra", cultura "barbarica", "grande città" il gioco mi crasha al caricamento

Strano che a te non succede.
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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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Re: forse un bug
Fofobo, 01/01/2010 17.05:

Buon anno.
ragazzi scusate ma io ho un problema, il gioco mi va continuamente sul desktop. Forse ho scoperto il motivo..in pratica sono in guerra con la lega achea, ho notato che ho un generale composto non da i soliti cavalieri ma da fanti (tipo principi veterani). Sto provando a conquistare Pella ma ogni vota che l'assedio con il generale appiedato quando mi carica la battaglia mi va sul desktop, invece quando faccio la battaglia dell'assedio senza il generale mi fa giocare tranquillamente. Avete riscontrato qualcosa del genere? Grazie in anticipo per le info..




Devi avere il Proconsole romano allora, che come scorta ha i legionari mariani.
Non so ma questo crash si verifica spesso in Casus Belli, da quando Modred aveva deciso di introdurre questi generali romani con la scorta di fanti.Provreremo a risolverlo
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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Re: Re: forse un bug
Iulianus Apostata, 01/01/2010 17.27:




Devi avere il Proconsole romano allora, che come scorta ha i legionari mariani.
Non so ma questo crash si verifica spesso in Casus Belli, da quando Modred aveva deciso di introdurre questi generali romani con la scorta di fanti.Provreremo a risolverlo




potrebbe essere che gli manchino gli sprites?

« Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. » (Plutarco, Vite Parallele, Timoleonte, 27)


01/01/2010 17:38
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Re: Re: Re: forse un bug
Dio0, 01/01/2010 17.28:




potrebbe essere che gli manchino gli sprites?




Gli spirtes ci sono.Bisogna controllare il Governatore romano, la guardia pretoriana e il proconsole romano nell' export_descr_unit.txt
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

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Re: Re: Re: Re: forse un bug
Iulianus Apostata, 01/01/2010 17.38:




Gli spirtes ci sono.Bisogna controllare il Governatore romano, la guardia pretoriana e il proconsole romano nell' export_descr_unit.txt



Grazie per la risposta..farò le battaglie senza, aspettando novità in merito. Non toccherò nulla, i maestri siete voi [SM=g8263]

Saluti

"Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
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Quando faccio una battaglia, sia che abbia il generale montato che appiedato non mi crasha mai.
X Iulianus: sinceramente pensavo fosse una mancanza del gioco quella degli edifici che non comparivano sulla mappa tattica ma vedo che la mia ignoranza deve essere ancora estirpata.
X Iulianus e Fusen: dal momento che Fusen ha deciso di creare nuovi edifici corrispondenti al tempio di Erode la biblioteca di Pergamo ecc. mi chiedevo se fosse possibile creare anche altri edifici famosi come il Pireo ad Atene, il Castello Eurialo a Siracusa, l'arco di Tito o la colonna traiana l'ara pacis ecc.
Inoltre una domanda: è possibile creare nelle zone di confine, per esempio fra la sorgente del Reno e quella del Danubio, in Rethia, il limes? un vero e proprio edificio costruibile nelle città della zona interessata che appaia anche sulla mappa strategica e che possa essere assediato da truppe nemiche? E' una cosa fattibile o un'impresa titanica?
[Modificato da ironman1989. 01/01/2010 21:21]


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Se volete mettere le metropoli non basta metterle nell'EDB, ma ci sono anche altri file tipo il descr_sm_settlement (e un altro che non ricordo)..... sempre che non lo sappiate già [SM=g8080]

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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Re: Re: Re: Re: Re: forse un bug
Fofobo, 01/01/2010 17.44:



Grazie per la risposta..farò le battaglie senza, aspettando novità in merito. Non toccherò nulla, i maestri siete voi [SM=g8263]





Più che nell'EDU secondo me conviene guardare nel model_battle... quasi sicuramente l'errore sta lì [SM=g8320]

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01/01/2010 20:13
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Re: Re: Re: Re: Re: forse un bug
Fofobo, 01/01/2010 17.44:



Grazie per la risposta..farò le battaglie senza, aspettando novità in merito. Non toccherò nulla, i maestri siete voi [SM=g8263]





Fofobo potresti dirmi come si chiama l'unità del generale appiedato che ti causa il crash?Potrebbe essere il Governatore Romano, il Proconsole Romano o la Guardia Pretoriana.
[Modificato da Iulianus Apostata 01/01/2010 20:14]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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