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Ultimo Aggiornamento: 07/01/2015 00:24
27/12/2014 23:14
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Interessante panoramica sull'IA di Rome II
Ho rintracciato su youtube queso video che mostra i comprotamenti dell'IA di Rome II nei primi 300 turni.

[Modificato da Royt55 27/12/2014 23:16]
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« La commedia è finita. Applaudite! »

(Ottaviano Augusto, parole pronunciate in punto di morte)

«Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo.»

(Ottaviano Augusto)

«Tu quoque, Brute, fili mi?»

(Gaio Giulio Cesare al figlio Bruto che lo stava pugnalando)
28/12/2014 10:45
Grazie per aver condiviso il video con la comunità, Royt! Come volevasi dimostrare, le fazioni maggiori soccombono dinnanzi alle potenze minori, oltremisura avvantaggiate grazie alle cure che la CA ha riservato loro. Roma che combatte perennemente una guerra difensiva... Non è cambiato alcunché.
28/12/2014 22:44
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Che schifo mamma mia, fanno veramente pena.
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A proposito di questo,ho trovato una mod interessante che "dovrebbe" cambiare le cose,rendendo l'IA più viva ed aggressiva.Domandai all'autore se con la sua mod Cartagine si muovesse di più (visto che dopo 20 turni Siracusa se la prende sempre) e questa è stata la risposta che mi ha fornito :

"Carthage is more offensive and the AI is more aggressive towards other AI factions. I'm playing a Parthian campaign and am close to a civil war so I can see how/if it effects the rebel AI"

Io non ho assolutamente alcuna intenzione di iniziare una nuova campagna con Rome ora per verificare,ma per chi fosse interessato...

steamcommunity.com/sharedfiles/filedetails/?id=357175740


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
29/12/2014 11:50
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A me la cosa che mi snerva è che ora la campagna è diventata decente; emergono fazioni in maniera piu o meno casuale e questo è un vantaggio secondo me. Solo non emerge mai Roma. In tutte le campagne che ho fatto ha portato avanti una guerra difensiva altalenante contro dieci nemici per poi soccombere. Coi macedoni ho prestato supporto militare e si sono salvati, sennò bye bye Roma, sempre. Che nervi...
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29/12/2014 13:41
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Esattamente,è giusto il discorso che l'essenza dei TW sia il voler cambiare la storia e la sua "anima random" però che cavolo! Roma e Cartagine devono emergere!


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
29/12/2014 15:12
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Ciao a tutti,
scusate ragazzi ma non sono assolutamente d'accordo sulle conclusioni che traete da questo video (grazie a Royt55 per averlo segnalato).

In realtà questo video valorizza e non denigra l'implementazione dell'IA di Rome 2.

Prendo in esame vari ordini di considerazione :

1) Oggettivamente l'IA, tanto di campagna che tattica di Rome 2, è anni luce avanti alle precedenti implementazioni, vi ricordo che la CA è la prima casa in ambito videoludico ad aver approcciato il problema in maniera "scientifica", applicando all'IA di campagna l'algoritmo Montecarlo, forse uno degli algoritmi più promettenti in tema di IA, per questi specifici problemi.
Per chi fosse interessato :
aigamedev.com/open/coverage/mcts-rome-ii/

2) Quello che si vede nel video è la lotta e l'emergere di alcune fazioni a scapito di altre, cosa che varia ad ogni partita.
In altre parole è stato centrato in pieno l'obiettivo dell'IA : gestire una fazione all'interno di un sistema competitivo.

3)Chiedere ad un sistema multiagente gestito dall'IA di favorire un agente piuttosto che un altro è l'esatta negazione del concetto di IA.
La supposta "predominanza" di un agente DEVE NECESSARIAMENTE scaturire dalle condizioni oggettive di questo agente in rapporto agli altri agenti ed all'ambiente esterno (il contesto), altrimenti non si parla più di IA ma di sistema di scripting.
Se Roma/Cartagine in quel determinato periodo hanno delle caratteristiche che oggettivamente le pongono in vantaggio sulle altre fazioni allora questo statisticamente si dovrebbe riflettere nella simulazione, se questo non accade mai più che un problema di IA è un problema di definizione dell'agente (in parole povere questi fattori predominanti non sono modellati correttamente).

4)L'IA ha fatto in generale (non solo in ambito videoludico) grossi passi avanti, ma è ancora molto lontana dalla gestione ottimale di sistemi complessi (e quello di un total war E' un sistema complesso).

Only my 2 cents.
Gianluca
[Modificato da gianluca74.totalwarga 29/12/2014 15:26]
29/12/2014 15:31
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Ciao a tutti,
scusate ragazzi ma non sono assolutamente d'accordo sulle conclusioni che traete da questo video (grazie a Royt55 per averlo segnalato).

In realtà questo video valorizza e non denigra l'implementazione dell'IA di Rome 2.

Prendo in esame vari ordini di considerazione :

1) Oggettivamente l'IA, tanto di campagna che tattica di Rome 2, è anni luce avanti alle precedenti implementazioni, vi ricordo che la CA è la prima casa in ambito videoludico ad aver approcciato il problema in maniera "scientifica", applicando all'IA di campagna l'algoritmo Montecarlo, forse uno degli algoritmi più promettenti in tema di IA, per questi specifici problemi.
Per chi fosse interessato :
aigamedev.com/open/coverage/mcts-rome-ii/

2) Quello che si vede nel video è la lotta e l'emergere di alcune fazioni a scapito di altre, cosa che varia ad ogni partita.
In altre parole è stato centrato in pieno l'obiettivo dell'IA : gestire una fazione all'interno di un sistema competitivo.

3)Chiedere ad un sistema multiagente gestito dall'IA di favorire un agente piuttosto che un altro è l'esatta negazione del concetto di IA.
La supposta "predominanza" di un agente DEVE NECESSARIAMENTE scaturire dalle condizioni oggettive di questo agente in rapporto agli altri agenti ed all'ambiente esterno (il contesto), altrimenti non si parla più di IA ma di sistema di scripting.
Se Roma/Cartagine in quel determinato periodo hanno delle caratteristiche che oggettivamente le pongono in vantaggio sulle altre fazioni allora questo statisticamente si dovrebbe riflettere nella simulazione, se questo non accade mai più che un problema di IA è un problema di definizione dell'agente (in parole povere questi fattori predominanti non sono modellati correttamente).

4)L'IA ha fatto in generale (non solo in ambito videoludico) grossi passi avanti, ma è ancora molto lontana dalla gestione ottimale di sistemi complessi (e quello di un total war E' un sistema complesso).

Only my 2 cents.
Gianluca



Innanzitutto complimenti, si vede che sei preparato e hai detto tutte cose giuste. Solo che non hai centrato il problema che noi ci poniamo. Noi non diciamo che Roma e Cartagine devono per forza emergere (almeno non lo dico io...), ma che una volta ogni tanto potrebbe anche accadere, no? Io ho cominciato una decina di campagne e mai, dico mai, Roma ha varcato le Alpi. Mai. Come ci hai fatto giustamente notare non è n problema di IA, ma della situazioni in cui è stata messa Roma. Per esempio non riesce mai a sfondare le due tribù celtiche a nord (e ci credo, se hanno tre eserciti l'una mi sembra difficile...). Si è creata una situazione in cui tutto è abbastanza equilibrato, solo che ci sono alcune fazioni storicamente potenti (Roma Cartagine e Seleucidi) che per cause di gioco "ingiuste" non riescono mai ad emergere (al contrario di Rodi e Cimmeria, a quanto pare...).
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tutto dipende dai bonus dati alle fazioni, le fazioni minori ne hanno fin troppi, impedendo alle fazioni maggiori di sfondare (o meglio dilagare). d'altro canto azzerare quelle entrate comporterebbe l'eliminazione sistematica di gran parte degli staterelli in una maniera abbastanza rapida
insomma, più che l'IA la questione è il bilanciamento, ma per fare un buon lavoro ci vuole tempo e...beh, la storia è sempre quella no? prima rilasci un titolo, prima guadagni.
ovviamente a meno che l'obiettivo dell'ia non fosse stato abbattere la differenza tra fazioni minori e maggiori, ma considerando tutto il resto questa è un'ipotesi che escludo categoricamente


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
29/12/2014 17:23
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Re:
Royt55, 29/12/2014 15:31:


Si è creata una situazione in cui tutto è abbastanza equilibrato, solo che ci sono alcune fazioni storicamente potenti (Roma Cartagine e Seleucidi) che per cause di gioco "ingiuste" non riescono mai ad emergere (al contrario di Rodi e Cimmeria, a quanto pare...).




Ciao,
obiezione assolutamente pertinente.
Il punto è : le fazioni che citi (Roma Cartagine e Seleucidi)riflettono, oggettivamente, in termini di gioco questa superiorità?

No, perchè leggendo il post seguente di Andry(a proposito ciao), in cui tira in ballo i bonus assegnati alle fazioni, sembrerebbe di no.
Effettivamente sembrerebbe un problema di "level design" più che di IA.
Però, visto che siamo in tema, diamo a Cesare quel che è di Cesare,
il lavoro svolto sull'IA è più che buono.


ma per fare un buon lavoro ci vuole tempo e...beh, la storia è sempre quella no? prima rilasci un titolo, prima guadagni.


Su questo non sono d'accordissimo, o meglio, è vero che ormai i tempi di rilascio del software non sono praticamente più legati al corretto funzionamento dello stesso (ma questo ormai vale per tutto il mercato software, non solo videogiochi, purtroppo è la piega aberrante che il mercato ha imposto e le case software si devono adattare) quello che obietto è che non credo che i problemi di bilanciamento siano dovuti alla mancanza di tempo (o comunque non in maniera preponderante).

I sistemi IA sono molto difficili da implementare e richiedono molto tempo, il relativo test di funzionamento invece è veramente banale, ed è interamente basato sull'analisi statistica dei risultati ottenuti tramite simulazioni automatizzate.

Per farla semplice, per capire che ci sia un problema di bilanciamento dei parametri può bastare un giorno, in cui si riescono ad automatizzare ed analizzare centinaia di migliaia di iterazioni del motore IA.

L'idea personale che mi sono fatto è che alla luce della specifica implementazione del sistema IA in oggetto questo sia il miglior compromesso possibile.
Forse togliere quei bonus alle piccole fazioni porta ad un progredire lineare della simulazione, in cui chi è grande non potrà che rimanere grande e chi è piccolo è destinato all'eliminazione.

Potrebbe anche essere che alla CA preferiscano una situazione più dinamica (ma antistorica) per favorire la rigiocabilità del titolo.
[Modificato da gianluca74.totalwarga 29/12/2014 17:32]
29/12/2014 17:52
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vero, per capire se c'è un problema basta pochissimo tempo, il punto è che bisogna modificare e ritestare, aggiustare un'altra volta e provare di nuovo..di prove intermedie ce ne vogliono più di una, per arrivare ad un risultato soddisfacente.
stessa cosa per quanto riguarda l'IA nella mappa strategica (battaglie). quanto tempo ci voleva per capire che non funzionava affatto? pochissimo. eppure se ne sono fregati lo stesso ed hanno rilasciato il titolo. poi la cosa è stata aggiustata definitivamente dopo 9 mesi (NOVE), questo perché, perché era il tempo che ci voleva? niente affatto, ma le priorità erano altre, e gran parte del team probabilmente si stava già occupando dei dlc o di attila (principalmente attila, visto che lo sforzo richiesto per i dlc di rome2 è minimo, a parte alcuni casi)

se in scaletta avessero avuto prima questo fattore, oggi avremmo una campagna ben bilanciata ma delle battaglie ancora ingiocabili, probabilmente

il tutto imho ovviamente


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"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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29/12/2014 18:41
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Re:




mmmhhh non sono convintissimo, provo a spiegarmi :

andry18, 29/12/2014 17:52:

vero, per capire se c'è un problema basta pochissimo tempo, il punto è che bisogna modificare e ritestare, aggiustare un'altra volta e provare di nuovo..di prove intermedie ce ne vogliono più di una, per arrivare ad un risultato soddisfacente.



Per la casistica di cui parlavamo (IA di campagna)questo non è corretto, l'analisi e la correzione richiedono poco tempo:

1) La fase d'analisi è statistica.

2) Il campione d'analisi è velocemente ricavabile tramite centinaia di migliaia d'iterazioni, che i pc odierni svolgono in pochissimo tempo.

3) I parametri che definiscono un agente non sono mai molti.


Professionalmente mi occupo di questi argomenti, (non lo dico per darmi titoli, che non ho, ma solo per portarti un esperienza diretta) e credimi che testiamo nei nostri sistemi milioni d'iterazioni al giorno.
Fidati che non è un problema di tempo.

Il problema sorge quando ti rendi conto che non è un problema di bilanciamento dei parametri, ma d'implementazione, li sono drammi.....
andry18, 29/12/2014 17:52:


stessa cosa per quanto riguarda l'IA nella mappa strategica (battaglie). quanto tempo ci voleva per capire che non funzionava affatto? pochissimo. eppure se ne sono fregati lo stesso ed hanno rilasciato il titolo. poi la cosa è stata aggiustata definitivamente dopo 9 mesi (NOVE), questo perché, perché era il tempo che ci voleva? niente affatto, ma le priorità erano altre, e gran parte del team probabilmente si stava già occupando dei dlc o di attila (principalmente attila, visto che lo sforzo richiesto per i dlc di rome2 è minimo, a parte alcuni casi)



Hai ragione, e ritorniamo al discorso precedente delle logiche di mercato che prevalgono sulla qualità del prodotto.
L'unica differenza che mi preme sottolineare è che tra l'IA di campagna e quella di battaglia c'è una differenza abissale.

L'IA di campagna presenta una "sfida" teorica più difficile,infatti la CA ha "meritoriamente" approcciato in maniera "scientifica" il problema, con l'implementazione dell'algoritmo montecarlo.
Ma fondamentalmente è slegata dai sottosistemi dell'engine su cui viene implementata.
Da qui ne deriva una facilità di esecuzione dei test altissima.

L'IA di battaglia invece, per quanto "accademicamente" più facile, pone una serie infinita di problematiche relative all'implementazione all'interno di uno specifico engine di gioco.
Fondamentalmente deve interagire con tutti i sottosistemi che fanno parte di quell'engine, la fisica, il pathfinding (che è una sottobranca dell'IA),animazioni etc etc.
Questo oltre che renderla di difficile implementazione rende la fase di test lunghissima, e di conseguenza l'analisi e la correzione ne soffrono parecchio.

L'idea che mi sono fatto è che alla CA sapessero perfettamente che l'IA di battaglia presentava grossi problemi (e sempre personalmente ritengo che non fossero problemi di bilanciamento, ma proprio di codice, non necessariamente del modulo IA) ma per questioni commerciali hanno dovuto rilasciare.

Se proprio vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno (perlomeno è così che personalmente guardo sempre le cose) ad oggi hanno risolto i problemi.

[Modificato da gianluca74.totalwarga 29/12/2014 18:41]
29/12/2014 18:59
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quindi anche il fattore ribilanciamento dell'ia di campagna è praticamente automatizzato, non pensavo. ma se così fosse, la questione non ha senso, vorrebbe dire danno per buoni i risultati, ma in questo modo accettano di veder relegati a ruoli spesso secondari (sempre che un ruolo lo mantengano e non vengano distrutte prima) le fazioni maggiori.
perché differenziare le fazioni in maggiori e minori, dando bonus diversi (territoriali, economici, ecc) ad una o all'altra, se poi le poni sullo stesso piano? :??
[Modificato da andry18 29/12/2014 19:01]


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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andry18, 29/12/2014 18:59:

quindi anche il fattore ribilanciamento dell'ia di campagna è praticamente automatizzato, non pensavo. ma se così fosse, la questione non ha senso, vorrebbe dire danno per buoni i risultati, ma in questo modo accettano di veder relegati a ruoli spesso secondari (sempre che un ruolo lo mantengano e non vengano distrutte prima) le fazioni maggiori.
perché differenziare le fazioni in maggiori e minori, dando bonus diversi (territoriali, economici, ecc) ad una o all'altra, se poi le poni sullo stesso piano? :??



La risposta potrebbe essere quella che ti dicevo prima, questo è il miglior compromesso data l'implementazione attuale.
Noi non sappiamo quali dinamiche avvengono alterando i parametri, loro si.
Probabilmente quella distinzione tra grandi e piccoli è evidente solo al giocatore, NON è invece esplicitata in termini di IA.
Ecco perchè credo che l'IA si stia comportando bene, date le condizioni su cui deve operare.

Poi è chiaro che si ragiona anche in termini commerciali, nel senso che:

la situazione attuale è ottimale?
No, perchè effettivamente viene sacrificata la distinzione storica tra grandi e piccoli.


la situazione attuale è accettabile?
Si, il sistema effettivamente attua una simulazione accettabilissima, garantisce la rigiocabilità, e pone una sfida al giocatore.

In ottica CA (che io personalmente, sia chiaro, non mi sento di criticare) credo che l'obiettivo sia stato raggiunto.


[Modificato da gianluca74.totalwarga 29/12/2014 19:17]
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il punto è che quella distinzione non è solo teorica ma anche pratica, proprio per i diversi paramentri che sono stati inseriti al fine di distinguere fazioni maggiori e minori tra loro (cosa che all'atto pratico non avviene). lo stesso vale per molti altre questioni che non funzionano sempre correttamente.
in questo specifico caso per me il problema non è tanto una questione di implementazione o codice quanto di bilanciamento, tant'è che andando a modificare i valori l'ia reagisce come richiesto (diminuendo i bonus economici delle fazioni minori e la quota destinata agli agenti, queste si presentano ovviamente con meno truppe e con agenti meno influenti, visto che le loro azioni costano, di conseguenza le fazioni maggiori riescono ad espandersi un po' di più)
quindi..ok, come in ogni loro titolo ci saranno problemi di natura diciamo "tecnica" che vanno a limitare più o meno pesantemente le possibilità dell'ia, ma se di limite stiamo parlando, il resto è dato dai parametri, che sono accettabili ma non ottimi
e qui il mio dilemma sulla serie..."ma è una mancanza di tempo ("raggiungiamo la sufficienza e passiamo ad altro") oppure di voglia? avessero avuto 1 anno in più per sviluppare il gioco, sarebbe stato più ottimizzato di come è ora (o al momento del rilascio), oppure si sarebbero accontentati (tanto quelli pagano lo stesso)?"
[Modificato da andry18 29/12/2014 20:19]


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
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Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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29/12/2014 21:16
Re:
andry18, 29/12/2014 20:17:


e qui il mio dilemma sulla serie..."ma è una mancanza di tempo ("raggiungiamo la sufficienza e passiamo ad altro") oppure di voglia? avessero avuto 1 anno in più per sviluppare il gioco, sarebbe stato più ottimizzato di come è ora (o al momento del rilascio), oppure si sarebbero accontentati (tanto quelli pagano lo stesso)?"


È lo stesso interrogativo che mi sono posto - e continuo tutt'ora a cercare una risposta a tale domanda - proprio il 3 settembre 2013, anno della disastrosa uscita del titolo che avrebbe dovuto rivoluzionare la serie. Leggendo dei commenti in rete, alcuni utenti sostenevano che, con maggior tempo da dedicare alla cura dei vari aspetti di Rome II,
la CA sarebbe riuscita ad offrire un prodotto degno della casa videoludica, la quale aveva abituato i giocatori ad un elevato livello qualitativo.
Io dissento da questa parere: come ho già affermato mesi fa, credo che ormai la CA - e dico ciò a malincuore - abbia scelto la strada della ricerca del massimo profitto. Tale ignobile via esclude inesorabilmente - a mio parere - la passione e l'intraprendenza (oltre a limitare le concrete possibilità di rinnovamento, basti pensare al motore grafico "Warscape", completamente inadatto a rappresentare in maniera fluida e verosimile le battaglie all'arma bianca, caratteristiche dell'età antica e del periodo medievale, e non ancora sostituito o, quantomeno, riveduto nelle sue basi).
Spero di sbagliarmi e che la CA mi smentisca, tuttavia l'annuncio di Attila Total War non mi è di conforto...
[Modificato da C. Iulius Caesar 30/12/2014 16:37]
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boh io nelle mie campagne vede sempre gli stati più importanti che emergono..gli arverni e i boi in gallia,iceni in bretannia,roma in italia(che però non va oltre) anche cartagine emerge spesso,così come partia e armenia.insomma una cosa realistica anche se un pò statica e prevedibile.poi ovvio capita che gli etruschi ammazzano i romani o i suebi muoiano dopo 3 turni ma direi che è la cosa bella dei total war questa
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Loro saranno i miei guerrieri migliori, questi uomini pronti ad abbandonarsi completamente a me. Li modellerò come argilla e li forgerò nella fornace della guerra. Avranno volontà di ferro e muscoli d'acciaio. Li vestirò di grandi armature e li armerò con i fucili più potenti. Contagio e malattia non li toccheranno, né l'infermità li tormenterà. Possederanno tattiche. strategie e macchine tali che nessun avversario potrà sconfiggerli in battaglia. Sono il mio baluardo contro il Terrore. Sono i Difensori dell'Umanità. Sono i miei Space Marine ed essi non conosceranno la paura. (L'Imperatore dell'Umanità)
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Sono d'accordo. Io credo che Rome 2 total war sia un gioco perfetto. Eppoi anche negli altri total war le fazioni che sono emerse nella realtà non emergevano più di tanto. In empire non si muove quasi nessuno se non tu. In napoleon sei solo contro Napoleone e così via. In ogni partita di un total tu cambi la storia. Non puoi pretendere che fazioni come Roma emergano solo perché nella realtà hanno conquistato il mondo. E poi se non ricordo male anche loro hanno rischiato di essere distrutti più volte.
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Sono d'accordo. Io credo che Rome 2 total war sia un gioco perfetto



Insomma, perfetto forse è un'esagerazione....


Eppoi anche negli altri total war le fazioni che sono emerse nella realtà non emergevano più di tanto. In empire non si muove quasi nessuno se non tu. In napoleon sei solo contro Napoleone e così via. In ogni partita di un total tu cambi la storia. Non puoi pretendere che fazioni come Roma emergano solo perché nella realtà hanno conquistato il mondo. E poi se non ricordo male anche loro hanno rischiato di essere distrutti più volte.



Qui il discorso che faccio io è un altro: a me sta benissimo quello che dici tu, ossia che le fazioni emergano in maniera casuale, ma io non ho MAI visto Roma o Cartagine emergere, mai. A questo punto siamo arrivati all'opposto: siccome il gioco deve essere casuale e le fazioni maggiori non devono emergere troppo, allora non emergono mai. Io la vedo cosi, poi de gustibus non disputandum est.
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Re:
Royt55, 01/01/2015 19:51:


Qui il discorso che faccio io è un altro: a me sta benissimo quello che dici tu, ossia che le fazioni emergano in maniera casuale, ma io non ho MAI visto Roma o Cartagine emergere, mai. A questo punto siamo arrivati all'opposto: siccome il gioco deve essere casuale e le fazioni maggiori non devono emergere troppo, allora non emergono mai. Io la vedo cosi, poi de gustibus non disputandum est.




Condivido pienamente, soprattutto Roma rimane lì ferma in Italia. Solo nell'ultima campagna aveva qualche possedimento in spagna (poca roba 1 o 2.

Poi strano è trovare staterelli minori con 1 città ma 2/3 eserciti mentre Roma con poche truppe. Sempre nel'ultima campagna ho preso tutta Italia senza trovare manco una legione...bah chissà dov'erano....senza contare che massilia si era presa mezza Europa.

Va bene cercare di bilanciare il gioco ma così diventa troppo inverosimile privandoci anche di belle battaglie.
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Ragazzi provatelo davvero questo mod,sembra molto interessante.Ho fatto qualche turno nella gran campagna con Rome e già gli etruschi mi sono sembrati meno idioti e più aggressivi.Infine ho subito una rivolta a Brindisi e gli schiavi invece di stare fermi sono scesi a prendermi pure Cosenza,persa pure quest'ultima vicino Reggio avevo una bella armata e loro non si sono limitati a starsene al calduccio tra le mura della loro neo città,ma sono scesi a suonarmele...ma questa volta le ho dato io però!

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La cosa curiosa è che a volte, non sempre, anche una Massilia o Siracusa o Atene (che hanno truppe di non eccelsa qualità) riescono a conquistare mezza Europa, ogni tanto anche i Macedoni hanno la loro giornata buona (raramente), un paio di volte ho visto i Battriani ed i Seleucidi, ma mai ho avuto il piacere d'affrontare una Roma degna di questo nome (stesso caso per i Tolomei, annientati da Axum o Meroe). Se non sparisce distrutta da Galli o Punici o gente di passaggio, al massimo unifica, a fatica, l'Italia e lì si ferma.

Solo una volta divenne un pochino più seria, senza eccedere comunque, ma in quel caso erano miei alleati ed io li sovvenzionavo con migliaia di talenti.

Dato il tipo di Ai, invece, le fazioni orientali, nel complesso reggono bene (armate di arcieri a cavallo fanno stragi per ogni dove. Io mi sogno gli Armeni la notte, ormai, mi stanno facendo impazzire nella mia campagna punica, la più difficile che abbia mai giocato).
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Re:
Antioco il Grande, 03/01/2015 09:38:

ma mai ho avuto il piacere d'affrontare una Roma degna di questo nome (stesso caso per i Tolomei, annientati da Axum o Meroe). Se non sparisce distrutta da Galli o Punici o gente di passaggio, al massimo unifica, a fatica, l'Italia e lì si ferma.



Questo è quello che chiedo,ma è tanto difficile per la CA capire che le due Superpotenze del mediterraneo meriterebbero più attenzione? ma va!!!




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05/01/2015 13:10
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al momento al turno 200 e rotti con la Battria Roma è nel mio caso è decisamente uscita dai confini, in pratica non ha la Gallia ma ha preso metà balcani e alcune regioni oltre Reno e Danubio.
I Siracusani (!!!!) hanno in pratica mezza Africa del Nord, l' altra metà è di Atene che non ho ben capito come ha fatto ad arrivare lì
E di nuovo Armenia e Cimmeria si sono dimostrate 2 super potenze, se non hanno predominato è stato solo perchè le ho spazzate via io ma a gioco già inoltrato ed enambe avevano qualcosa come una trentina di nsediamenti a teta ed erano alleate.
In spagna si stanno picchiando i celtiberi e un' altra tribù

Una cosa: qual'è la fazione che a fine cmapagna domina buona parte dell' Oriente, quella di colore verdognolo scuro?
05/01/2015 13:25
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Il mio piccolo contributo:
al momento al turno 200 e rotti con la Battria Roma è nel mio caso è decisamente uscita dai confini, in pratica non ha la Gallia ma ha preso metà balcani e alcune regioni oltre Reno e Danubio.



MIRACOLO !!!

Non so come possa essere accaduto, non me lo spiego, ma sono felice che qualcuno abbia riscontrato una parvenza di impero romano.
Io comunque non ho ancora avuto il piacere... :no
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05/01/2015 15:19
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Molto parvenza, sia chiaro.
Comunque ora che ho concluso la campagna ho dato un' ulteriore occhiata in giro.
I romani non hanno tutta l' Italia, gli etruschi sono tornati alla ribalta e se la stanno contendendo, in compenso sul fronte orientale Roma è arrivata in pratica ai Dardanelli, posso fargli ciao da Nicomedia XD
Per l' area balcanico-greca a Roma manca giusto Sparta (alleata) e Pella dove ci sono dei rimasugli Cimmeri oltre a qualche altra un paio di insediamenti dove c'è l' ultima resistenza dalmatico-ariedieiana(?), a Nord i confini romani sono quelli che ho detto prima.

In Gallia Marsiglia è stata spazzata via e i celtiberi hanno tutta Spagna e e Gallia

Una cosa strana in tutto questo dinamismo:

In Britannia credo sia tutto rimasto invariato dall' inizio della partita.
è una cosa normale?

Ah
cosa spettacolare:
l' Egitto è PROTETTORATO di Atene (che ha più o meno tutto il Nilo)!.
05/01/2015 16:47
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Io in una campagna di qualche mese fa ho fatto una guerra con una Roma fortissima. Io gli prendevo una città e loro me ne prendevano 2 da un altra parte. È continuato così fino alla fine.
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06/01/2015 23:43
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Purtroppo in tutte le mie campagne non ho mai visto nulla di simile.Beati voi :angelo

Comunque ragazzi visto che il gioco è alla sua versione definitiva ed ormai la CA se ultra frega io vi consiglierei di incominciare a spulciare tra le mod.Mi hanno consigliato questa per l'ia

steamcommunity.com/sharedfiles/filedetails/?id=233589292&searchtext=Gu...

...e questa è la sua descrizione ( tradotta con google)

"Does it annoy you that in your campaigns you never get to face the legions of Rome, having arrived at Italy only to find they've been destroyed by a minor faction early on...
Do you get upset that you never get to face the forces of Carthage, seeing that they've been destroyed by an African tribe a few turns in...
Do you want to play a campaign where you know you'll one day have to face the mighty hordes of the Suebi, that you'll always have to face a mighty Roman Empire and that you'll have to one day deal with Eygptian armies."



"Non ti infastidisce che nelle tue campagne non si arriva mai ad affrontare le legioni di Roma, essendo arrivato in Italia solo per scoprire che sono stati distrutti da una fazione minore presto ...
Si ottiene sconvolto che non si ottiene mai per affrontare le forze di Cartagine, visto che che sono stati distrutti da una tribù africana pochi giri in ...
Volete giocare a una campagna in cui sai che dovrai avere un giorno ad affrontare le grandi orde di Svevi, che dovrete sempre ad affrontare un impero potente romano e che dovrete un affare giorno con eserciti Eygptian ."
[Modificato da Leonida.7742 07/01/2015 00:24]


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