Ho notato che espandersi, alcune volte, è controproducente. Approfittando del fatto che Gallia e Spagna erano per tre quarti in mano a ribelli pidocchiosi, con una serie di campagne incessanti ho riportato tali zone sotto controllo imperiale. Risultato? Proprio perché in mano a patetici ribelli, gli insediamenti erano in situazioni indegne (sottosviluppati, con strutture da morti di fame, alcuni pure appestati). Avevo un grazioso tesoro di 30.000 talenti, con entrate di 10/11.000 talenti a turno, la riconquista mi ha dissanguato!
Il tesoro s'aggira ora sui 5/9.000 talenti e le entrate sono calate a 5/7.000 talenti per turno. La ricostruzione è stata, ed è ancora, un salasso! Certo, quando saranno a regime, quelle città produrranno introiti, spero, ma per ora ho solo buttato soldi (stessa cosa dicasi per le città sul Reno in mano ai barbari. Dopo lunga guerra ho riportato il confine sul Limes, solo che, sebbene ben sviluppate, le città erano ormai d'aspetto barbaro e quindi altri soldi per convertirle alla civiltà, ed a Colonia i miei uomini si son beccati pure il vaiolo!). Mentre che c'ero, comunque, ho annesso Corinto togliendola ai ribelli Macedoni (così ho sostituito il nome Corinzio (!!!!) con il corretto Corinthus, veder Corinzio mi dava i nervi; la città, essendo stata in mano all'impero d'Oriente da sempre, era ben sviluppata, per fortuna).
[Modificato da Antioco il Grande 09/07/2015 19:29]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)