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Livelli di difficoltà

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2014 08:44
11/05/2014 12:55
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Da un mio OT è nata una chiarificazione sui livelli di difficoltà e su ciò che comportano. Vorrei approfondire in questa discussione, così che possa essere utile anche agli altri giocatori che, come me, non usano un TW dai tempi di Med2.

Rispetto ai vecchi TW (dove c'erano due sbarre su cui selezionare la difficoltà, una per la campagna e l'altra per le battaglie), il livello di difficoltà che si può selezionare quando si sceglie la fazione si applica sia alla mappa di campagna sia alle battaglie (per cui se selezioni "difficile", avrai a tale livello sia la campagna sia gli scontri veri e propri).

Il gioco, però, fornisce la possibilità, in game, di modificare la difficoltà delle battaglie (agendo sul tasto "opzioni" e selezionando il livello di difficoltà negli scontri, così l'Ai avrà maggiori bonus ed il giocatore altrettanti malus e viceversa), la cosa comunque non si applica alla campagna, la cui difficoltà rimane sempre quella selezionata all'inizio.

L'enciclopedia specifica che a livello leggendario alcune cose sono disattivate (non si può salvare a tuo piacere, hai meno visuale, ed altro), ma questo si applica anche a livello ultra?

Giocando a difficile, ad esempio, ho visto che i reparti nemici non forniscono informazioni (tranne nome dell'unità, giavellottieri o cavalieri ad esempio, ed il numero di soldati presenti).

Che altre differenze ci sono tra i livelli bassi e quelli alti di difficoltà?
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
11/05/2014 14:18
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Come Antioco anche io sono rimasto a Medieval 2,e aggiungerei alle sue domande anche queste qui:
Ma i bonus e i malus effettivamente cosa sono? cioè mi spiego meglio: mettiamo il caso che due unità identiche si scontrino, (prendiamo i legionari corazzati ad esempio)queste unità hanno tantissime caratteristiche,perchè a livello facile l'unità nemica identica alla mia la trucido? e perchè a molto difficile mi trucidano,nonostante io abbia attivato gli stessi bonus nel momento esatto in cui gli ha fatto lei (tipo : urlo,intimorisci etc..)
-Allora a cosa servono i parametri delle unità? ma vengono forse falsati a livello "molto difficile"?
-Quale è il livello di difficoltà che rispetta realmente i parametri di una singola unità,e che la rende forte se è forte e debole se è debole?


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
11/05/2014 15:00
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Da quanto ho capito, ma aspetto maggiori informazioni dagli esperti, aumentando la difficoltà aumenta la resistenza del nemico (ossia questo impiega più tempo a demoralizzarsi e fuggire), mentre diminuisce quella del giocatore.

Quindi due unità identiche se a livello "normale" vanno tutte e due in rotta quando, per esempio, subiscono X% di perdite, o dopo tot secondi in cui sono state accerchiate, se aumenti la difficoltà il nemico andrà in rotta ad XY% mentre il giocatore prima di quella percentuale. Almeno così ho capito, ma ci devono essere altre cose.
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11/05/2014 15:54
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Re:
Antioco il Grande, 11/05/2014 15:00:

Da quanto ho capito, ma aspetto maggiori informazioni dagli esperti, aumentando la difficoltà aumenta la resistenza del nemico



Si,perchè questo è un fattore importantissimo,da capire e spero vivamente che ci illuminino,perchè se le battaglie a livello molto difficile alterano i parametri delle unità è inutile perderci la testa.Io voglio trovare il livello di difficoltà che aderisca alla realtà e che dia pane al pane e vino al vino.Allora prendiamo come esempio sempre i legionari corazzati,ho letto nell'enciclopedia i loro parametri e li riporto :

Attacco corpo a corpo :58
Danno arma :35
Bonus vs fanteria :2
Bonus di carica :15
Difesa corpo a corpo :56
Armatura :80 (porca miseria XD )
Salute :50
Morale di base :65

Ora,quale è il livello di difficoltà che rispetti questi valori?
Se gioco a "molto difficile" in una battaglia personalizzata ipotetica guidando un'unità di legionari corazzati contro un'altra unità di legionari corazzati,l'IA nemica per esempio come attacco corpo a corpo invece di 58 ha (per dire un numero) 80?
Se così fosse si altererebbero i valori e tutte le caratteristiche che rendono unica un'unità andrebbero in malora.
Spero di no.Illuminateci.






"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
11/05/2014 19:59
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Ciao ragazzi.. Allora premetto che quello che scrivo si basa, naturalmente, solo sulla mia esperienza.
La difficoltà si basa sul fornire un boost in più al morale delle unità e non nelle loro statistiche, ovvero, se accerchiate un unità questa resisterà più a lungo rispetto ad un livello facile, accade anche più frequentemente che un unità in rotta rientri in battaglia ecc.. Ho notato ma devo confermarlo che alcune unità che possono incutere terrore, come gli elefanti, abbiano un effetto maggiore sulle vostre unità.. Tendenzialmente le vostre unità mantengono le loro statistiche di morale base, ma quelle nemiche ci mettono più tempo a perdere morale.. Questo vi obbliga continuamente a cercare di accerchiare /caricare senza sosta il nemico usando le abilità del generale per mantenere al massimo le vostre unità...
11/05/2014 20:47
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Be se è così allora i nemici "barano",io ho gli elefanti e non faccio paura,tu gli hai ed io me la faccio addosso,io ti accerchio e tu fai i 300,tu mi accerchi e mi trucidi...non mi piace tanto.Io voglio un'esperienza di gioco che rispecchi la realtà e soprattutto non alteri i parametri
a questo punto mi pare che la difficoltà "normale " sia quella che non "bara".quindi secondo il tuo punto di vista (o perlomeno è quello che penso di aver capito,correggimi se sbaglio)
- a facile baro io
-a normale c'è uguaglianza e il morale di base aumenta grazie a strategie fatte dal giocatore o dell'IA (tipo,avvicino il generale o chiamo a raccolta)
-a difficile il nemico bara un pochino
-a molto difficile la fa proprio sporca XD

ps: quando dico "bara" intendo dire uno squilibrio di bonus e malus.ironizzo.

Grazie Giordano per le delucidazioni :up .Confido anche in altri consigli.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
11/05/2014 22:39
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Si diciamo che in breve è come hai detto te.. Il livello alla pari sarebbe normale sia in campagna sia in battaglia.
Poi si può dire "ok campagna normale ma battaglie difficili "o viceversa. Dipende da che sfida cerchi.. Io solitamente setto la campagna in normale e le battaglie in difficile/molto difficile cosicché a livello strategico voglio una sfida alla pari, ma a livello tattico cerco di far colmare la stupidità :martello :martello del computer dandogli un vantaggio
..io consiglio sempre di non scendere sotto il livello normale in entrambi i casi altrimenti tu sei un rullo compressore e,come dici tu, non c'è più sfida.. Provate normale / difficile o molto difficile in un verso o nell'altro, secondo me è l'unico modo per avere sfide che non siano ne a favore vostro ne a favore del computer..
Di nulla a buon rendere :up
12/05/2014 10:02
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Io finora ho usato "normale", mi rifiuto di fare "facile", mi vergognerei come un cane. E devo dire che ho vinto diverse campagne (vittoria militare), l'ultima in soli 150 turni circa.

Ora ne ho iniziata una a "difficile" ed in effetti ho visto reparti nemici messi in rotta ritornare a combattere invece di fuggire via e basta. Ma la battaglia, un'imboscata nemica, l'ho vinta comunque, anche se ho perso il generale.
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12/05/2014 10:46
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Re:
Antioco il Grande, 11/05/2014 12:55:


L'enciclopedia specifica che a livello leggendario alcune cose sono disattivate (non si può salvare a tuo piacere, hai meno visuale, ed altro), ma questo si applica anche a livello ultra?

Giocando a difficile, ad esempio, ho visto che i reparti nemici non forniscono informazioni (tranne nome dell'unità, giavellottieri o cavalieri ad esempio, ed il numero di soldati presenti).

Che altre differenze ci sono tra i livelli bassi e quelli alti di difficoltà?



Grazie Giordano ci proverò,sarà dura però con quei "baroni" XD :starwars

Ma oltre ai bonus che l'ia riceve aumentando la difficoltà,c'è qualcos'altro? tipo come dice Antioco che i reparti nemici non forniscono informazioni?




"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
12/05/2014 23:41
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Posso parlare riguardo il livello leggendario. La difficoltà non fa barare nessuno.... A questi livelli tutto ha un reale peso:
Fatica, abilità, esperienza, tipo di truppa, località geografica, periodo della giornata, meteo, ecc.
Il legionario batterà la controparte IA in base a quando lancerà la carica contro il nemico, in base al terreno in cui si trova e in base a quanto detto appena sopra. Insomma un livello maggiore non incrementa le statistiche unità dando vantaggi al nemico.
La difficoltà battaglia ovviamente non è modificabile, non c'è pausa tattica ne possibilità di salvare la partita.
Il livello normale dimezza i bonus e i malus di tutti i fattori di cui sopra, rendendo gli scontri semplici statistiche unità contro statistiche unità niente di più niente di meno.
I Total war son sempre stati impiantati in tal modo.
[Modificato da Jvlivs Caesare 12/05/2014 23:45]
13/05/2014 16:24
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Cioè se ho capito bene,l'aumento di difficoltà non da bonus al nemico? non l'avvantaggia in modo "strano"?
[Modificato da Leonida.7742 13/05/2014 16:30]


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
13/05/2014 16:47
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no no li dà, solo che in battaglia bilancia l'idiozia dell'ia, quindi esce una buona battaglia
a parte le battaglie cmq, un aumento della difficoltà del gioco fornisce dei bonus economici non indifferenti, oltre al fatto che l'ia è favorita durante il reclutamento (spende 600 per degli arcieri, si ritrova i pretoriani che costano 4 volte tanto)


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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14/05/2014 09:22
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Quelle sono problematiche di bilanciamento fra fazioni, onestamente non vedo tutti sti vantaggi per l'IA. Avete una fissazione inutile... giocate ai vari livelli e constatate.
Io avrei preferito, anzi, che i malus e bonus per tipo di terreno fossero molto piú accentuati come in legion arena.
14/05/2014 10:07
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il bilanciamento non c'entra niente. quello c'è se dai dei bonus alle fazioni minori ma non alle maggiori (cosa che succede), non se a difficoltà normale l'ia guadagna di suo 500, mentre a quella leggendaria gliene aggiungono 4000 e le regalano pure unità

è solo un dato di fatto, c'è chi ha chiesto info, le ho date. ti suggerirei di fare un bel paragone tra difficoltà massima e quella minima (puoi prendere rome2, shogun2...). la differenze è molto grande. non so come tu non faccia a vederla o.O


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"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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Quel pochino in più che ottengono le fazioni minori, le fazioni maggiori e il giocatore li recuperano con maggiori e più veloci progressi tecnologici. Le fazioni minori spesso o non hanno centri di ricerca o, in pochissime, ne hanno uno al massimo.
20/05/2014 17:11
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quello è riconducibile alla classica disparità intelligenza artificiale vs umana (l'umano sa svilupparsi meglio dell'ia in qualsiasi ambito)
di fatto, tale disparità viene colmata tramite i bonus ricevuti dall'ia, sempre più importanti man mano che si aumenta la difficoltà della campagna


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
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21/05/2014 08:43
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Se vuoi arrivare sempre allo stesso punto è superfluo elencare altro...
Gli editti, ad esempio, non avvantaggiano il giocatore? L'IA non li ha o, qualora li abbia, io da settembre ad oggi non ho mai visto usarli ad essa.
21/05/2014 08:44
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Se mettiamo tutte le caratteristiche del gioco su una bilancia ne uscirà un risultato che rasenta l'equilibrio.
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