00 28/01/2007 02:44
S.P.Q.R.
[SM=g27971]
Di Imperi ce ne sono stati tanti, prima e dopo di Roma. Ma di ResPvblica una sola. Anche agli occhi di un romano.
Fa pensare il sistema di valori che distinguono due periodi della cultura romana, la nascita e la caduta. Pur con secoli di distanza, diverso credo religioso, diversa lingua o provenienza un civis romano dell'ultimo secolo forse avrebbe avuto di più in comune dal punto di vista morale con uno dell'età primo-repubblicana.
Trovo paradossale che individui come Curio Dentato e Nerone siano appartenuti alla stessa civiltà, abbiano raggiunto i massimi vertici sociali e di potere nelle loro epoche essendo tuttavia persone opposte, che credevano in valori del tutto diversi. E noi li chiamiamo entrambi romani. Ma hanno vissuto a 3 secoli di distanza l'uno dall'altro! [SM=x506686]
Forse bisogna distinguere tra cosa è propriamente romano e cosa non lo è, anche se quasi impossibile.
Poi però saltano fuori cose come il Corpus Iuris Civilis fatte da persone come Giustiniano nel 6° secolo d.c., che pur essendo imperatore greco di Costantinopoli sogna di ripristinare antiche realtà, quasi riuscendoci con la forza... Mentre tutto il mondo è dalla parte opposta! [SM=g27973]
Cosa vuol dire allora essere romano? Roma è un luogo o un astratto? La sua essenza è l'Impero Universale o la Repubblica Civile? Non potevano avverarsi un Impero Civile o una Repubblica Universale? [SM=g27966] Che mi***ia ho fumato stasera?
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..."Atqve nostris militibvs cvnctantibvs, maxime propter altitvdinem maris, qvi decimae legionis aqvilam ferebat, obtestatvs deos, vt ea res legioni feliciter eveniret: -"Desilite"- inqvit -"commilitones, nisi vvltis aqvilam hostibvs prodere: ego certe mevm rei pvblicae atqve imperatori officivm praestitero"-. Hoc cvm voce magna dixisset, se ex navi proiecit atqve in hostes aqvilam ferre coepit. Tvm nostri cohortati inter se ne tantvm dedecvs admitteretvr vniversi ex navi desilvervnt. Hos item ex proximis [primis] navibvs cvm conspexissent, svbsecvti hostibvs adpropinqvarvnt."

C.IVL.CAESAR COS.
"COMMENTARII DE BELLO GALLICO" -Liber IV, XXV.