00 12/05/2007 13:46
La calata imperiale parte 3
Bologna è stretta d'assedio da una grande armata e la guarnigione scruta impaurita dall'alto dei bastioni il principe Henry dare ordini ai soldati tedeschi, che costruiscono grandi arieti e alte torri, mentre le catapulte battono le mura....Ma un esercito ancora più grande si avvicina a Venezia e la cinge d'assedio, comandato dal Sacro Imperatore.Ma la guarnigione è forte e al sicuro nelle mura ritiene inespugnabile la città...il Doge sa che l'esercito del consigliere sta giungendo a tappe forzate dalle province dalmate per prendere di spalle l'imperatore e la sua patetica armata.

Un anno dopo il principe assalta e prende con facilità Bologna.La città non è sottoposta a saccheggio e viene lasciata una piccola guarnigione mentre il grosso si dirige su Venezia....ma nel frattempo è arrivata l'enorme armata del consigliere e L'imperatore è in trappola.Il Doge decide di uscire dalla città per scacciare i cani imperiali e buttarli in mare.
La situazione è disperata: Heinrich può schierare 1500 lancieri pesanti, 300 cavalieri e 250 arcieri.Il doge conta su 400 balestrieri, 300 contadini e 300 miliziani mentre il consigliere ha un esercito immenso: gli esploratori farfugliano cifre enormi ma probabilmente si attesta sui 2500-3000 fanti e arcieri.Le armate diffettano solo di cavalleri: ci sono solo le scorte del doge e dell'erede.Inizia lo scontro: un ponte separa la città dai tedeschi e il doge è dall'altra parte del fiume mentre il consigliere arriva alle spalle dell'armata imperiale.Heinrich mette trecento lancieri all'estremità del ponte per creare un tappo e schiera il resto dell'armata contro il consigliere e il suo immenso contingente.In prima linea duecento cavalieri pesanti , seguiti dai tiratori e dalla fanteria.L'imperatore è dietro le linee con 200 fanti di riserva.Quando il monarca dà il segnale la cavalleria si dirige contro i nemici in avvicinamento e appena la distanza è adatta abbassa le lance e carica i tiratori nemici facendone strage, poi si ritira...I miliziani veneziani corrono contro i tedeschi ma vengono anch'essi caricati dalla cavalleria.Ci sono perdite da entrambe le parti ma infine alcune unità venete fuggono.Intanto il doge e i suoi attraversano il ponte e si scontrano con il contingente imperiale, mentre le fanterie del consigliere si scontrano con i lanceri imperiali.La mischia è furibonda e le perdite elevate ma i tedeschi resistono contro forze superiori.Però accade un imprevisto: il Doge sfonda la resistenza e dilaga coi suoi oltre il ponte, minacciando le terga imperiali.Allora Heinrich e tutta la cavalleria caricano la guarnigione cittadina, che essendo formata da tiratori e miliziani non regge e fugge completamente, lo stesso doge cade duellando con l'Imperatore.Quasi tutti vengono catturati.Però la fanteria tedesca sta cedendo contro le superiori fanterie del Consigliere, ma all'improvviso liete trombe suonano e dal bosco appare un possente esercito guidato da un cavaliere che regge lo stendardo imperiale...è il Principe!I veneziani, sgomenti, cercano di salvarsi ma caricati dall'Imperatore e dal suo erede, circondati da ogni dove, non la scampano: tutti sono catturati o giustiziati.Nemmeno uno si salva dall'ira germanica e l'armata imperiale moltrepassa le indifese mura veneziane.Dai tempi della distruzione di Cartagine non si vedeva un simile macello: L'Imperatore ordinò lo sterminio!Tutti i luridi trafficoni veneziani furono passati a fil di spada...ma la guerra non era vinta perchè molti senatori della Repubblica erano velocemente fuggiti a Ragusa e avevano formato un nuovo governo veneziano mentre reclutavano nuove truppe, pronte a combattere l'Impero...poveri schiocchi, non sanno cosa li aspetta...
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