00 29/09/2018 14:21
Penso che sia, più che altro, per permettere di andare avanti con le catene dei propri edifici, se non fosse possibile convertire gli edifici alla propria cultura si rimarrebbe bloccati, poiché è questa l'impostazione. Se la cosa appare normale se si passa dai barbari ai romani (poiché è quello che è storicamente successo), l'inverso appare decisamente più strano. Si potrebbe in parte dire che i barbari non sono capaci di gestire e mantenere certi servizi ed edifici, se pensiamo che dopo la caduta dell'impero la qualità stradale per dire è andata di molto deteriorandosi (in realtà per svariate questioni, ma semplifico), detto che è piuttosto difficile che un gioco possa cogliere cose come la progressiva contaminazione culturale e tecnologica che le varie popolazioni/civiltà hanno nel corso del tempo. Si poteva certamente fare meglio per gli aspetti giustamente evidenziati da =sigfrido= ma diciamo che comunque sono inevitabili alcuni compromessi se non qui in svariati altri aspetti.

Detto che comunque dalle mie esperienze perlomeno in Rome II e Attila la IA prima di convertire l'intero insediamento principale alla sua cultura può volerci tanto tempo, sopratutto se sono da convertire strutture di alto livello. Nella fattispecie per le mura è necessario convertire l'edificio della catena principale, non di rado vedo insediamenti con tipo mura romane/greche e l'interno mezzo barbarico. In una campagna con Zenobia Roma era caduta in mano ad una confederazione germanica da tipo un centinaio di turni, quando l'ho conquistata ho combattuto in una "normale" Roma.

Non sono sicuro, sarebbe da vedere, ma forse a prescindere anche dalla possibile completa riconversione culturale certe città speciali come Roma, Cartagine, Alessandria e mi pare ancora un paio mantengono comunque sempre quella mappa speciale (giusto la città si allarga a seconda del livello di sviluppo). Ma come detto, non ho la certezza della cosa.

[Modificato da Exodus 89 29/09/2018 14:23]