Tutto preso con la mostra internazionale del cinema di Venezia mi è sfuggita l'amara notizia della dipartita di Gastone Moschin.Ragazzi,qui parliamo di un attorone,celeberrimo per aver partecipato alla trilogia di Monicelli "Amici Miei" e per aver svolto un ruolo di grande importanza nel Padrino Parte II,di Coppola.Voglio parlarvi brevemente di quest'ultimo suo film,perchè,in quanto italiani,ci inorgoglisce il fatto che Francis Ford Coppola lo volle a tutti i costi in un film che passerà alla storia come uno dei capolavori assoluti della storia del Cinema.Moschin,nel ruolo del Boss Fanucci,di origini camorristiche,della cosiddetta "Mano nera" spadroneggia in Little Italy,fino a quando ad un certo De Niro,nei panni di un giovanissimo Don Vito Corleone,gli girano i marroni e lo fa fuori,nella M-A-G-I-S-T-R-A-L-E scena della festa di San Rocco.
Tanto tempo fa negli extra di una vecchia copia di questo film,vidi un commento di Coppola che ammise di essere rimasto estasiato nel momento in cui Gastone seduto a tavolino con De Niro,si gira un caffè,lo beve tutto in un sorso e se ne va via.Disse di non aver mai visto tanta maestria,e lo capisco perfettamente,gli occhi spiritati quando dice: "u pilu int'u stommcu",il verso del "succhiare" la tazza con annesso un: "aaaaaaaaahhhhhhh" di goduria,farebbero impazzire chiunque ami la settima arte.
Che dire...vi lascio le due scene (quella della festa e quella del caffè).Deliziatevi
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"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10