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Fortuna o Dio?

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    IMPERATORE MARCOAURELIO
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    Praefectus Fabrum
    Pennywise
    00 21/07/2011 16:17
    Pongo una questione, forse banale e stupida, sulla quale già da tempo mi interrogo.

    Molte volte, se ci capita un avvenimento sfavorevole o qualcosa non va per come l'avevamo progettata noi, ci capita di dire "che sfiga" o "che sfortuna" o quando qualcosa ci va particolaremente bene diciamo "che fortuna" ecc. Coloro che credono in Dio, che ci credono veramente, in teoria non dovrebbero dire "Grazie a Dio", poichè è Lui che con la sua volontà provvidenziale fa accadere determinate cose invece che altre? Se Dio non esistesse, allora ci sarebbe un Fato, un Destino, che governa le nostre azioni e avrebbe senso dire sfiga o fortuna. Ma per coloro che credono in Dio? Sarebbe una negazione dello stesso, non trovate?

    (Spero che la discussione non sfoci in spam, attenetevi alla questione posta grazie [SM=g8320] )


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    Stephen King's,IT,1990




    Video in italiano:
    http://it.youtube.com/watch?v=PBhNkRCmF58

    Video in inglese:
    http://www.youtube.com/watch?v=8S91U829Ld8&feature=related

    "Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno..." Pennywise Il Clown

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    Costantinus
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    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 21/07/2011 18:30
    Il fatto è che abbiamo un sostrato romano ineliminabile (per fortuna [SM=x1771228] ). I Romani rendevano grazie alla dea Fortuna, noi non siamo molto diversi, anche perchè la maggior parte delle usanze e tradizioni cristiane non sono di derivazione ebraica ma romana (es: il dies natalis, cioè il natale si è sovrapposto al dies solis, cioè il giorno della nascita del dio sole)

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    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

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    SnappoloViBritannia
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    Centurio
    00 21/07/2011 18:44
    Penso che la gente non si ponga simili problemi. [SM=g8229] Se tutti diciamo correntemente "a me mi" nonostante sia sbagliato,pensa questo. Per il resto quoto costantinus.

    Per fortuna io non credo in dio,quindi son sicuro di non sbagliare esclamazione. [SM=g8231]
    ----------------

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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 21/07/2011 19:27
    Ma un modo di dire non indica se credi o meno. Alcuni dicono "perbacco (ossia Per Bacco)", "perdiana (per Diana)", "pergiove (Per Giove)", forse sono pagani? Allora se dico "che c..o" vuol dire che reputo il lato B portafortuna?
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    Pius Augustus
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    Praefectus Fabrum
    00 21/07/2011 19:48
    la tua domanda implica che la coerenza sia un dovere, tanto più per un religioso. Ma così non è.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


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    IMPERATORE MARCOAURELIO
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    Pennywise
    00 21/07/2011 20:07
    Re:
    Pius Augustus, 21/07/2011 19.48:
    la tua domanda implica che la coerenza sia un dovere, tanto più per un religioso. Ma così non è.

    Infatti sarebbe solo per un fatto di coerenza.
    E cmq rispondendo a Antioco io faccio distinzione fra Cristiani e non, e io sto ponendo la questione solo per quanto riguardo sfortuna e sfiga, non altre esclamazioni. [SM=g8320]
    Poi è ovvio che la gente non si pone questi problemi, l'ho detto sin da subito che era un interrogativo stupido e banale [SM=p1736119]




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    arysfalian
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    Distrugge per ricreare meglio
    00 21/07/2011 21:18
    la tua domanda implica già una mezza conoscenza della risposta.
    Invece noi ci troviamo davanti a fatti compiuti che nella quasi totalità non dipendono da noi ma dalle azioni altrui,fossero anche il battito d'ali di una farfalla.
    Per ciò,come ricorda Costantinus,ci aggrappiamo al retaggio culturale romano e poi cristiano per dare grazia a qualcuno che secondo noi ha appoggiato una nostra supplica o speranza.
    Il fatto che usiamo spesso queste locuzioni indica anche una certa ignoranza del linguaggio e del suo uso.
    Se non è Dio è fortuna,se non è fortuna è destino,se non è destino è puro caso,
    Testo nascosto - clicca qui
    [Modificato da arysfalian 21/07/2011 21:20]

    Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
    In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

    Hail to the doctor,TWICE!



    Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

    I Apula "Fervida" Legio

    Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

    perle di saggezza
    il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

    l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








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    IMPERATORE MARCOAURELIO
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    Pennywise
    00 22/07/2011 10:59
    Comunque concordate con me sul fatto che dire "Che sfiga" in presenza di una persona che crede veramente in Dio sia incoerente?


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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 22/07/2011 11:05
    In teoria sì. Del resto un credente non dovrebbe affidarsi a superstizioni o sedute spiritiche o credere nel malocchio, eppure molti credenti, anche sincermante credenti, girano con il corno portafortuna o con il ferro di cavallo. Sono retaggi atavici e difficilmente eliminabili. Del resto non è neppure detto che chi dica "che fortuna" creda nella fortuna stessa, magari lo dice solo perché è un modo di dire.
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    Costantinus
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    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 22/07/2011 13:05
    Anche portarsi il corno appresso è una cosa tipicamente romana, anzi l'hanno inventata loro, che in quanto a superstizione erano i primi al mondo. In questi casi specifici la tradizione antica è talmente radicata che è impossibile sradicarla, anche se poi ci sono anche altre cause.

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    SirGodwin
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    Centurio
    00 11/10/2012 15:48
    Mi sento chiamato in causa proprio perchè sono una di quelle persone che non dice più per fortuna, ma grazie a Dio.. oppure sono stato benedetto..La mia forma mentis tipicamente latina (come del resto di tutti noi italiani) è quella di dare alla fortuna o sfortuna il merito. Oggi ho imparato che Dio è nella mia vita in ogni secondo, e proprio perchè è accanto a me non dovrei dargli il merito? :D è come avere una persona accanto di nome caio mentre parli con una terza persona di nome sempronio, e dici a sempronio " è grazie a caio che...ecc..".
    Ho imparato sempre più a conoscere Dio, perchè la mia fede non si ferma solo ad avere un estraneo a cui credere, ma ad un rapporto di amicizia, di un padre con un figlio... questa è la mia testimonianza e sono contento che qualcuno rifletta anche al come si parla..



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    Augusto.Carducci
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    Fabbro del forum
    00 17/10/2012 21:02
    nel mio mondo non esiste niente di tutto ciò.
    Fortuna e sfortuna sono solo le 2 componenti della stessa cosa: casualità.
    Dio, a meno che non venga a farmi visita (ed è probabile che mi dica da solo che ho le allucinazioni), sta bene sulla bibbia...per il resto non lo vedo davvero in questa valle di lacrime.
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    Quisque est Barbarus alio
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    Tito Flavio
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    Il Pagano
    00 21/10/2012 12:56
    mi ero perso questa discussione, bravo sirgodwin

    ovviamente io dico per Fortuna, la Dea Fortuna mi assiste e mi protegge, anche se spesso la faccio imbufalire con scelte troppo azzardate o mancandole di rispetto

    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    SirGodwin
    Post: 595
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    Centurio
    00 17/11/2012 14:43
    Grazie mille Flavio..e perdona il ritardo eheheh... cmq si è vero..in questa valle di lacrime è stato bene nella Bibbia..ma non credo sia stato meglio in croce..anche perchè il mistero più grande e antistorico della storia è proprio la resurrezione di Cristo. Su ciò si basa la mia fede, come diceva Paolo..(a si l'apostolo :D ).. bè il fatto di non vedere Dio fisicamente non significa che non esiste..del resto questo è uno dei principi scientifici..un es.? la forza di gravità! non la vediamo fisicamente, ma esiste. Dio si manifesta tramite noi, "cristiani" (perchè molti dicono di esserlo ma in realtà, bè..) e anche con altro..del resto la forza di gravità non si vede ma la si percepisce tramite gli oggetti...e per questa valle di lacrime non regna di certo Dio per ora.. ;)



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    Augusto.Carducci
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    00 19/11/2012 10:05
    rispetto ed invidio quasi chi ha fede in un qualcosa, ma non posso accettare un dogma in nessun caso, negherei il senso dei miei ultimi 10 anni di studi.
    per vedere intendo ovviamente in senso ampio, dal sentirlo nell'"anima" al vederlo con gli occhi...ed io ancora non ho avuto queste esperienze.
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    ettore669
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    00 21/06/2013 11:24
    Beh, per fortuna.

    Con fortuna ormai si intende il caso.

    Dato che Dio non esiste la cosa non sarebbe fattibile poi, anche se viene usato per abitudine.
    [Modificato da ettore669 21/06/2013 11:25]
    __________
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