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G. Castelli, 476 A.D. L'ULTIMO IMPERATORE, € 12,90, Newton Compton Editore, 2010

Dal sito Ibs: "Per le strade di Roma si è appena conclusa la guerra civile tra il barbaro Ricimero, comandante dell'esercito, e il legittimo "augusto" Antemio, trucidato a Trastevere. Flavio Ascanio, dopo avere guidato invano l'ultima resistenza, ha vendicato il suo imperatore provocando la morte di Ricimero. Ma ora, per salvare se stesso e ciò che rimane dell'impero d'Occidente, Ascanio dovrà affrontare una battaglia senza quartiere, destreggiandosi tra intrighi, complotti e assedi. Sullo sfondo, l'affresco del misterioso e torbido V secolo, che segnò la fine della civiltà antica, con i suoi "augusti" imbelli e i barbari insediati in quelle che erano province romane. Rivivono così gli ultimi imperatori d'Occidente, Giulio Nepote e Romolo Augustolo, i generali Oreste e Odoacre, il signore dell'Oriente Zenone, i vescovi difensori delle città, i senatori di Roma chiusi nella miope difesa dei propri privilegi, mentre il fanatismo religioso, la difficile coesistenza con i barbari e le guerre contro i nuovi regni germanici minano inesorabilmente ciò che resta dell'impero. Seguendo Ascanio nel suo peregrinare tra il decadente splendore delle città che vanno trasformandosi in fortezze, il lettore viaggerà da Roma a Costantinopoli, dall'llliria alla Gallia, fino alla remota Britannia, dove Ascanio, al fianco del "gran re" Ambrosio Aureliano, discendente da nobili romani, combatterà la sua ultima battaglia contro gli invasori Sassoni, per difendere un mondo ormai destinato a scomparire".
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)