00 20/09/2010 15:05
TITOLO: La Guerra dei Mondi

AUTORE: H. G. Wells

EDITORE: Mursia

LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Milano 2009

PREZZO: € 14,00

VOTO: 9/10

RECENSIONE: "Alla fine del XIX secolo nessuno avrebbe creduto che le cose della terra fossero acutamente e attentamente osservate da intelligenze superiori a quelle degli uomini; che l'umanità intenta alle proprie faccende venisse scrutata e studiata, quasi forse con la stessa minuzia con cui un uomo potrebbe scrutare al microscopio le creature effimere che brulicano e si moltiplicano in una goccia d'acqua".

Così inizia una delle più famose storie di fantascienza del mondo. Pubblicato da Wells nel 1897, il breve romanzo racconta dell'arrivo di un misterioso cilindro metallico, apparentemente inviato da Marte, nella campagna inglese di fine '800. Il romanzo è narrato in prima persona da un uomo, che rimarrà anonimo, che abita nel paesino presso cui il cilindro precipita. Dopo la prima sorpresa, la folla di curiosi scopre che il cilindro contiene vita intelligente, dei Marziani che escono dal suo interno ed iniziano a costruire qualcosa. Lo stupore cede, ben presso, il passo alla preoccupazione ed all'orrore, quando i Marziani bruciano con un raggio degli umani troppo curiosi; intanto giungono notizie di nuovi cilindri atterrati qua e là nei dintorni di Londra. Quando dalla buca scavata dal cilindro precipitato escono fuori enormi mezzi meccanici a tre piedi, i tripodi, che iniziano a distruggere ogni cosa sul loro passaggio, senza che l'esercito riesca a fermarli, lo scopo della "visita" diventa chiaro: invasione. Il protagonista fugge ed assiste impotente alla fine della civiltà umana.

Con questo romanzo, Wells (autore di altri capolavori come L'Uomo invisibile, La Macchina del Tempo e L'isola del dottor Moreau) traccia una linea ben chiara nella storia della fantascienza, allora agli inizi. La minaccia dell'arrivo di Marziani brutti e cattivi, d'allora, rimarrà per sempre impressa nella mente degli uomini (un'immagine rafforzata negli anni '30 dal programma radiofonico di Orson Welles che ripropose la storia scatenando il panico negli Usa). Interessanti i commenti del protagonista, attraverso cui l'autore critica la tronfia superbia degli uomini del suo tempo, e dell'Inghilterra in particolare, che si reputano onnipotenti e signori del pianeta, imbevuti di positivismo e selezione naturale, e si riscoprono indifesi come formiche mentre i Marziani li annientano ("prima di giudicarli troppo severamente, dobbiamo ricordare quale spietata e completa distruzione la nostra specie ha compiuto, non solamente di animali, come lo scomparso bisonte e il dodo, ma delle stesse razze umane inferiori").

Opera spettacolare, angosciante in alcuni momenti, ben superiore alle due versioni cinematografiche che le sono state dedicate (nel '53 e più recentemente con Tom Cruise), vero caposaldo della fantascienza di tutti i tempi.


[Modificato da Antioco il Grande 03/10/2010 10:45]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)