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What if? Una rivoluzione sul modello Francese in Italia

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    Stonewall Jack
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    00 17/09/2010 21:49
    Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    In una animata ma civile discussione con un collega francese in un ambientazione desertica nei pressi di Erbil è venuto fuori questo quesito:
    appurato sia da me che da lui che il nostro paese è governato da una cricca indegna ( e intendo mediamente più indegna di altri paesi, non che altrove non si siano) di uomini politici, secondo voi la conclamata impunità che mostrano in ogni porcheria che fanno (molti paesi hanno dei ladri al governo ma pochi sono così impuniti come i nostri intendo di ogni partito) può essere dovuta al fatto che nella memoria storica loro e della nostra gente non c'è mai stata una rivoluzione popolare?
    Più precisamente sono stato a Parigi per lavoro durante lo scipero nazionale dei trasportatori anni '90 e 2000 e a Budapest tre anni fa fuori da entrambi i parlamenti c'erano un milione di persone in attesa della fine della sessione parlamentare, ho visto la strizza negli occhi dei politici di entrambi i paesi.
    Ma secondo voi è pqerchè questa paura i nostro non l'hanno mai provata che continuano a fare spudoratamente l'inconcepibile?
    Un abbraccio tutto Italiano da un esiliato volontario
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    Miles
    00 17/09/2010 22:13
    Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Stonewall Jack, 17/09/2010 21.49:

    In una animata ma civile discussione con un collega francese in un ambientazione desertica nei pressi di Erbil è venuto fuori questo quesito:
    appurato sia da me che da lui che il nostro paese è governato da una cricca indegna ( e intendo mediamente più indegna di altri paesi, non che altrove non si siano) di uomini politici, secondo voi la conclamata impunità che mostrano in ogni porcheria che fanno (molti paesi hanno dei ladri al governo ma pochi sono così impuniti come i nostri intendo di ogni partito) può essere dovuta al fatto che nella memoria storica loro e della nostra gente non c'è mai stata una rivoluzione popolare?
    Più precisamente sono stato a Parigi per lavoro durante lo scipero nazionale dei trasportatori anni '90 e 2000 e a Budapest tre anni fa fuori da entrambi i parlamenti c'erano un milione di persone in attesa della fine della sessione parlamentare, ho visto la strizza negli occhi dei politici di entrambi i paesi.
    Ma secondo voi è pqerchè questa paura i nostro non l'hanno mai provata che continuano a fare spudoratamente l'inconcepibile?
    Un abbraccio tutto Italiano da un esiliato volontario



    può proprio essere come dici infatti salvo eccezioni di porcherie non ne hanno più fatte dopo le rivoluzioni in Francia. anche in Inghilterra dopo la GLOriosa rivoluzine di robe tipo la famosa recinzione delle terre comuni di 400 anni prima non se ne sono più viste

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    BJB FabioMassimo
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    00 17/09/2010 22:40
    E' una ipotesi probabilmente corretta,anche noi abbiamo avuto le nostre rivoluzioni,ma non sono mai state di massa,la massa è più o meno sempre rimasta fedele al potere.
    ---------------------------------------------------------------







    "Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
    -Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
    Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
    -saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
    * Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

    * Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

    * Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

    * Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

    * Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

    * Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

    * Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

    * Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
    Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
    Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



    il miglior modo per non sentirsi inferiori è sentirsi superiori.

    Possis nihil Urbe Roma visere maius



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    nanoguerriero
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    Il nano rosso
    00 17/09/2010 23:04
    Mah molto schiettamente e stringatamente mi pare un pò troppo semplicistica come visione.
    Adesso come adesso uno scenario rivoluzionario è del tutto impensabile, dubito i politici potessero essere più cauti se avessimo avuto una qualche rivoluzione. E non dimentichiamoci che il passato è passato e le cause di una rivoluzione sono tanto contingenti che è impossibile determinare una propensione di un popolo a fare la rivoluzione.
    --------------------------------------------------

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    Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
    http://totalwargamesitalia.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8793058&
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    Stonewall Jack
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    00 17/09/2010 23:08
    Re:
    nanoguerriero, 17/09/2010 23.04:

    Mah molto schiettamente e stringatamente mi pare un pò troppo semplicistica come visione.
    Adesso come adesso uno scenario rivoluzionario è del tutto impensabile, dubito i politici potessero essere più cauti se avessimo avuto una qualche rivoluzione. E non dimentichiamoci che il passato è passato e le cause di una rivoluzione sono tanto contingenti che è impossibile determinare una propensione di un popolo a fare la rivoluzione.


    Ciao Nano
    La domanda non era se fosse possibile o meno la domanda era diversa.
    Cioè se la memoria storica aiuta una sorta di onestà intellettuale dovuta essenzialmente alla paura della rivolta di massa. Non volevo parlare di contingenze o altro sarebbe un altro what if.

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    00 17/09/2010 23:18
    Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Ernesto che96, 17/09/2010 22.13:



    può proprio essere come dici infatti salvo eccezioni di porcherie non ne hanno più fatte dopo le rivoluzioni in Francia. anche in Inghilterra dopo la GLOriosa rivoluzine di robe tipo la famosa recinzione delle terre comuni di 400 anni prima non se ne sono più viste





    Già in Francia non hanno fatto più porcherie......
    Tolto periodo del terrore,guerra civile in vandea,migliaia di morti per le guerre contro gli altri stati europei.......
    Ricordatevi il popolo ci rimette sempre quando la rivoluzione la fanno gli "intellettuali",questi tirano per se sfruttando il popolo come "carne da cannone".
    Come si dice a Napoli
    "Chi tene pane e vino a da esser giacobino"
    In questo paese una rivoluzione unita non si avrà mai perchè non esiste il popolo "italiano"
    L'unica rivoluzione potrebbe esser possibile quando si arriverà al collasso del sistema di assistenza minima alle regioni meridionali.
    Quando lo stato italo-padano-mafioso non darà più niente allora si che ci sarà una bella rivoluzione.(tra federalismo e tagli non credo dovremmo aspettare a lungo)
    La gente alla fine ha bisogno solo di un altro Fra' Diavolo di un altro Ruffo di un altro Crocco e perchè no un altro Garibaldi(all'incontrario stavolta però [SM=g8119] )
    ___________________________________________________
    "Per quelli come voi la violenza è un diritto,per noi un delitto"
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    00 17/09/2010 23:23
    Re: Re:
    Stonewall Jack, 17/09/2010 23.08:


    Ciao Nano
    La domanda non era se fosse possibile o meno la domanda era diversa.
    Cioè se la memoria storica aiuta una sorta di onestà intellettuale dovuta essenzialmente alla paura della rivolta di massa. Non volevo parlare di contingenze o altro sarebbe un altro what if.





    Ciao ;-)

    La cosa era in verità collegataa, ovvero: la paura di una rivolta di massa è improbabile, e la memoria storica di rivolte di massa nel proprio popolo non sono sufficenti a determinare una tendenza del dato popolo a rivoltarsi; per cui ritengo poco probabile che il senso d'impunità e la corruzione dilagante nel nostro paese derivi dalla mancanza di rivolte di massa, anche se certo derivano fondamentalmente dall'indifferenza della popolazione per tali atti.
    --------------------------------------------------

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    00 17/09/2010 23:26
    Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 17/09/2010 23.18:




    Già in Francia non hanno fatto più porcherie......
    Tolto periodo del terrore,guerra civile in vandea,migliaia di morti per le guerre contro gli altri stati europei.......
    Ricordatevi il popolo ci rimette sempre quando la rivoluzione la fanno gli "intellettuali",questi tirano per se sfruttando il popolo come "carne da cannone".
    Come si dice a Napoli
    "Chi tene pane e vino a da esser giacobino"
    In questo paese una rivoluzione unita non si avrà mai perchè non esiste il popolo "italiano"
    L'unica rivoluzione potrebbe esser possibile quando si arriverà al collasso del sistema di assistenza minima alle regioni meridionali.
    Quando lo stato italo-padano-mafioso non darà più niente allora si che ci sarà una bella rivoluzione.(tra federalismo e tagli non credo dovremmo aspettare a lungo)
    La gente alla fine ha bisogno solo di un altro Fra' Diavolo di un altro Ruffo di un altro Crocco e perchè no un altro Garibaldi(all'incontrario stavolta però [SM=g8119] )




    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO LA QUESTIONE MERIDIONALE ANCHE IN QUESTO TOPIC NOOOOOOOOOOOOOOOOO. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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    00 17/09/2010 23:33
    Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    nanoguerriero, 17/09/2010 23.26:




    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO LA QUESTIONE MERIDIONALE ANCHE IN QUESTO TOPIC NOOOOOOOOOOOOOOOOO. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA




    Qui si parla di futuro non di passato [SM=g8090] [SM=g8090]
    Ho dato solo la mia idea su come possa scoppiare o meno una rivoluzione.
    Non negherai che purtroppo,ripeto purtroppo,questa è la situazione e negarlo non serve
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    00 18/09/2010 00:30
    Re: Re: Re:
    nanoguerriero, 17/09/2010 23.23:




    Ciao ;-)

    La cosa era in verità collegataa, ovvero: la paura di una rivolta di massa è improbabile, e la memoria storica di rivolte di massa nel proprio popolo non sono sufficenti a determinare una tendenza del dato popolo a rivoltarsi; per cui ritengo poco probabile che il senso d'impunità e la corruzione dilagante nel nostro paese derivi dalla mancanza di rivolte di massa, anche se certo derivano fondamentalmente dall'indifferenza della popolazione per tali atti.



    Aspetta non capisco cosa vuoi dire:
    1)La rivolta di massa è improbabile in Italia dici?
    2)"la memoria storica di rivolte di massa nel proprio popolo non sono (? vuoi dire "è" il soggetto è la memoria giusto?) sufficienti a determinare una tendenza del dato popolo a rivoltarsi"
    cioè vuoi dirmi che un popolo che ha una memoria storica di rivolte non vuol dire che le rifaccia? humm dissento fortemente su questo la storia dice il contrario con forza.
    Ancora, Nano: "ritengo poco probabile che il senso d'impunità e la corruzione dilagante nel nostro paese derivi (vuoi dire derivino i soggetti sono due e ti riferisci ad entrambi o solo al secondo?)
    (Scusa non voglio essere pedante ma parlo italiano raramente e a volte mi vengono dei dubbi).

    Quindi tu dici (vediamo se ho capito) che la mancanza di rivolte o la paura che queste possano avvenire non determinino un esame di coscienza da parte dei politici. Corretto?
    però mi domando questo come facciamo a dirlo?
    Cioè se non ci sono rivolte come si fa a sapere come reagirebbero dopo?
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    00 18/09/2010 00:36
    Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 17/09/2010 23.33:




    Qui si parla di futuro non di passato [SM=g8090] [SM=g8090]
    Ho dato solo la mia idea su come possa scoppiare o meno una rivoluzione.
    Non negherai che purtroppo,ripeto purtroppo,questa è la situazione e negarlo non serve



    Sono daccordo con Estel, ma mi rimane il dubbio anche rispetto a quello che dice Nano
    cioè non sono sicuro di come si reagirebbe a livello politico italiano, se ogni volta che si annuncia una data magagna i disoccupati scendono in piazza e circondano (fisicamente intendo) il parlamento.
    Questo l'ho visto con i miei occhi in Ungheria.
    La gente è stata una settimana ad assediarli la polizia era in parte daccordo con i manifestanti. E quelli lo fanno ogni due anni nel 56 si sono anche fatti massacrare dai sovietici.
    Dunque vivendo in un paese dove la rivoluzione l'hanno fatta e essendo passato per almeno un paio dove di rivoluzioni ne hanno fatte 5-6 a testa dico che certamente quello italiano è il meno "popolo" di tutti. Su come si reagirebbe a livello politico è questa la domanda cui non so dare risposta.


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    Pius Augustus
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    00 18/09/2010 01:38
    credo che il fatto che non abbiamo mai avuto una rivoluzione (o una seria epurazione dopo la ww2, al contrario che in germania) renda la nostra classe politica sicura della propria impunità e quindi del tutto amorale. Il popolo italiano è servo nell'animo, tranne alcune elite, perchè la storia lo ha reso così, laddove i francesi, gli inglesi ed altri hanno alzato la testa.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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    00 18/09/2010 01:42
    Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 17/09/2010 23.18:




    Già in Francia non hanno fatto più porcherie......
    Tolto periodo del terrore,guerra civile in vandea,migliaia di morti per le guerre contro gli altri stati europei.......
    Ricordatevi il popolo ci rimette sempre quando la rivoluzione la fanno gli "intellettuali",questi tirano per se sfruttando il popolo come "carne da cannone".
    Come si dice a Napoli
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    In questo paese una rivoluzione unita non si avrà mai perchè non esiste il popolo "italiano"
    L'unica rivoluzione potrebbe esser possibile quando si arriverà al collasso del sistema di assistenza minima alle regioni meridionali.
    Quando lo stato italo-padano-mafioso non darà più niente allora si che ci sarà una bella rivoluzione.(tra federalismo e tagli non credo dovremmo aspettare a lungo)
    La gente alla fine ha bisogno solo di un altro Fra' Diavolo di un altro Ruffo di un altro Crocco e perchè no un altro Garibaldi(all'incontrario stavolta però [SM=g8119] )




    mi dispiace ma sei stato avvertito tante volte, qui nn solo sei andato per l'ennesiva volta off topic, ma hai anche iniziato una delle tante invettive politiche (quindi non una analisi)

    prendi un warnig estel



    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    L'Italia non è mai stata una nazione mentre le altre lo erano e quindi una rivoluzione di massa "centralizzata" non ha mai avuto modo di verificarsi, soppiantata solo da rivendicazioni locali.
    L'Italia è animata da particolarismi per cui ognuno guarda il suo, non è abbastanza radicato negli italiani il senso di nazione.
    Lo "what if" proposto da te non è concepibile perchè qui non ci sono mai state le condizioni, ci siamo sempre accontentati di rivendicare le briciole che il potere ha concesso dopo lotte anche dure, facendole passare come delle piccole vittorie del popolo. L'Italia ha i governi che ha perchè il popolo italiano è fatalista, frazionato e pigro, il sentimento nazionale è troppo debole.
    I nostri governanti sono proprio l'espressione del fatto che in Italia il processo di creazione di una coscienza popolare nazionale è ancora lungi dall'essersi concluso. Poi in futuro mai dire mai, non siamo in grado di fare previsioni da qui a cinque anni, figuriamoci a cinquanta.

    saluti.


    Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
    inter sidereos, Roma, recepta polos

    « L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





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    Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Stonewall Jack, 17/09/2010 21.49:

    In una animata ma civile discussione con un collega francese in un ambientazione desertica nei pressi di Erbil è venuto fuori questo quesito:
    appurato sia da me che da lui che il nostro paese è governato da una cricca indegna ( e intendo mediamente più indegna di altri paesi, non che altrove non si siano) di uomini politici, secondo voi la conclamata impunità che mostrano in ogni porcheria che fanno (molti paesi hanno dei ladri al governo ma pochi sono così impuniti come i nostri intendo di ogni partito) può essere dovuta al fatto che nella memoria storica loro e della nostra gente non c'è mai stata una rivoluzione popolare?
    Più precisamente sono stato a Parigi per lavoro durante lo scipero nazionale dei trasportatori anni '90 e 2000 e a Budapest tre anni fa fuori da entrambi i parlamenti c'erano un milione di persone in attesa della fine della sessione parlamentare, ho visto la strizza negli occhi dei politici di entrambi i paesi.
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    Se non mi ricordo male dai miei studi al liceo una posizione simile è stata espressa da Gobetti nel saggio "risorgimento senza eroi". In sostanza spiega il fascismo come assenza di maturità politica del popolo italiano dovuto al fatto che il risorgimento è stato un movimento espresso principalmente dalla classe dirigente
    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------
    -HUMANITAS- Sapere aude
    Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

    Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
    Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
    La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

    -Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

    "Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

    "Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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    00 18/09/2010 10:28
    Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Tito Flavio, 18/09/2010 1.42:




    mi dispiace ma sei stato avvertito tante volte, qui nn solo sei andato per l'ennesiva volta off topic, ma hai anche iniziato una delle tante invettive politiche (quindi non una analisi)

    prendi un warnig estel







    Sarò anche scemo ma non mi pare di esser andato off topic
    Nella prima parte ho risposto sulla rivoluzione francese
    La seconda su come potrebbe accadere una rivoluzione in italia(perchè il meridione è italia oppure no?)
    Sarò stupido ma non vedo off topic
    Si parla di rivoluzioni vero?
    Iniziative politiche?
    Ho detto formate un partito?
    Ho detto Armatevi e andate all'attacco?
    No non mi risulta..........
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    00 18/09/2010 11:00
    però sei ridondante...credi forse che al nord sia tutto rose e fiori? guarda che anche qua c'è gente stufa di vedere sempre ogni governo stanziare miliardi su miliardi per il sud e poi puntualmente accorgersi che le cose al sud vanno sempre peggio ed i soldi spariscono misteriosamente in tasca sempre ai soliti ignoti, questo tuo perenne accusare gli altri per le disgrazie del sud ha stufato.
    La "rivoluzione" nasce tra la gente esasperata, e di gente esasperata ce n'è al nord tanta quanta ce n'è al sud, o non riesci a capire che in questo paese gli unici che se la passano bene sono quei quattro che detengono il potere?



    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    00 18/09/2010 11:25
    Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Tito Flavio, 18/09/2010 1.42:




    mi dispiace ma sei stato avvertito tante volte, qui nn solo sei andato per l'ennesiva volta off topic, ma hai anche iniziato una delle tante invettive politiche (quindi non una analisi)

    prendi un warnig estel





    Ciao Tito scusa anche me forse il quesito poteva essere interpretato male.
    SJ

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    00 18/09/2010 11:29
    Re:
    luifik, 18/09/2010 9.20:

    L'Italia non è mai stata una nazione mentre le altre lo erano e quindi una rivoluzione di massa "centralizzata" non ha mai avuto modo di verificarsi, soppiantata solo da rivendicazioni locali.
    L'Italia è animata da particolarismi per cui ognuno guarda il suo, non è abbastanza radicato negli italiani il senso di nazione.
    Lo "what if" proposto da te non è concepibile perchè qui non ci sono mai state le condizioni, ci siamo sempre accontentati di rivendicare le briciole che il potere ha concesso dopo lotte anche dure, facendole passare come delle piccole vittorie del popolo. L'Italia ha i governi che ha perchè il popolo italiano è fatalista, frazionato e pigro, il sentimento nazionale è troppo debole.
    I nostri governanti sono proprio l'espressione del fatto che in Italia il processo di creazione di una coscienza popolare nazionale è ancora lungi dall'essersi concluso. Poi in futuro mai dire mai, non siamo in grado di fare previsioni da qui a cinque anni, figuriamoci a cinquanta.

    saluti.


    Perdona Luifik ma mi sembra che tu stia dando una risposta anche ben articolata, per cui il what if mi sembra concepibile.
    Io non ho mai chiesto se la rivolta è possibile lo ripeto ma forse non riesco a spiegarmi. Anche perchè sarei off topic.
    Ho chiesto se il fatto che la rivolta non ci sia mai stata genera ha generato e continuerà a generare impunità.
    Perdonami ma sono due cose diverse.
    SJ


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    00 18/09/2010 11:33
    Charimento a tutti e agli admins
    Non è mai stata mia intenzione chiedere un'opinione politica volevo solo capire cosa ne pensavate della causa-effetto. Non era mia intenzione generare una discussione politica sull'Italia mi interessava sapere cosa ne pensavate in termini di analisi storica.
    Comunque vedo che di gente esasperata dalla condizioni generali del nostro paese ve ne è parecchia. Forse bisognerebbe discuterne al bar non qui sul forum. Se gli admin ritengono che questo topic sia stato mal posto li invito a toglierlo, onestamente non so come si fa!!!
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    00 18/09/2010 11:37
    Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 18/09/2010 10.28:




    Sarò anche scemo ma non mi pare di esser andato off topic
    Nella prima parte ho risposto sulla rivoluzione francese
    La seconda su come potrebbe accadere una rivoluzione in italia(perchè il meridione è italia oppure no?)
    Sarò stupido ma non vedo off topic
    Si parla di rivoluzioni vero?
    Iniziative politiche?
    Ho detto formate un partito?
    Ho detto Armatevi e andate all'attacco?
    No non mi risulta..........




    VERAMENTE HO DETTO INVETTIVA NON INIZIATIVA

    e tu ci sei andanto giù pesante scrivcendo, governo italo-mafioso-padano

    ergo questo è un termine offensivo che scatena off topic e flame, se non ero moderatore a quest'ora mi stavo azzuffando con te per questa insulsa frase.fine della discussione

    scemo tu?...tutt'altro estel...tutt'altro..

    uno scemo non dice quello che dici tu

    [Modificato da Tito Flavio 18/09/2010 11:37]
    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    00 18/09/2010 11:39
    Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Stonewall Jack, 18/09/2010 11.25:


    Ciao Tito scusa anche me forse il quesito poteva essere interpretato male.
    SJ





    no Stonewall, come l'hai posto tu non aveva nulla di male...anzi era interessante...ma qui purtroppo dobbiamo stare sempre con gli occhi aperti [SM=g8320]

    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    00 18/09/2010 11:47
    Grazie Tito
    OK allora decidete voi intanto vado a postare un'altra discussione sto lavorando ad un progetto simpatico meno legato al gioco ma più interessante dal punto di vista storico. Chissà magari trovo qualche adepto.
    SJ
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    00 18/09/2010 14:15
    l'Italia è uno stato con uan storia in gran parte reazionaria...dunque una rivoluzione simil francese sarebbe stata impossibile! (tonnellate di cause economico/sociali supportano ciò, quel poco di "avanguardia" liberale ottocentesca è un fenomeno tuttosommato piccolo, molto importante sul piano storico/simbolico ma molto circoscritto ad alcune aree nazionali)
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    00 18/09/2010 17:09
    Re:
    Vestinus, 18/09/2010 14.15:

    l'Italia è uno stato con uan storia in gran parte reazionaria...dunque una rivoluzione simil francese sarebbe stata impossibile! (tonnellate di cause economico/sociali supportano ciò, quel poco di "avanguardia" liberale ottocentesca è un fenomeno tuttosommato piccolo, molto importante sul piano storico/simbolico ma molto circoscritto ad alcune aree nazionali)




    Vestinus sono daccordo ma ancora una volta non era questo il quesito credo di avere sbagliato il titolo del topic perchè la domanda era nel testo.
    SJ
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    00 18/09/2010 18:46
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Tito Flavio, 18/09/2010 11.37:




    VERAMENTE HO DETTO INVETTIVA NON INIZIATIVA

    e tu ci sei andanto giù pesante scrivcendo, governo italo-mafioso-padano

    ergo questo è un termine offensivo che scatena off topic e flame, se non ero moderatore a quest'ora mi stavo azzuffando con te per questa insulsa frase.fine della discussione

    scemo tu?...tutt'altro estel...tutt'altro..

    uno scemo non dice quello che dici tu




    Beh se questo è andare pesante cosa significa che uno storico non deve descrivere gli orrori dei gulag o dei campi nazisti perchè può offendere russi e tedeschi?
    Negare la realtà non serve a niente.
    Questo purtroppo è il sistema economico-sociale di questo paese inutile negarlo.

    Ecco un altro motivo per cui in questo paese non ci sarà mai una rivoluzione.
    Chi dice la verità è in larga parte ostacolato,insultato e ignorato.
    L'italia come diceva Sciascia è un paese senza verità.

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    00 18/09/2010 19:38
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 18/09/2010 18.46:



    Beh se questo è andare pesante cosa significa che uno storico non deve descrivere gli orrori dei gulag o dei campi nazisti perchè può offendere russi e tedeschi?
    Negare la realtà non serve a niente.
    Questo purtroppo è il sistema economico-sociale di questo paese inutile negarlo.

    Ecco un altro motivo per cui in questo paese non ci sarà mai una rivoluzione.
    Chi dice la verità è in larga parte ostacolato,insultato e ignorato.
    L'italia come diceva Sciascia è un paese senza verità.




    no guarda, tu hai dato un giudizio che ha poco di scientifico dicendo governo italomafiosopadano. è come se uno storico scrivesse "Gli asburgo di merda ruppero il cazzo all'italia fino all'unità".



    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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    00 18/09/2010 19:40
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 18/09/2010 18.46:



    Beh se questo è andare pesante cosa significa che uno storico non deve descrivere gli orrori dei gulag o dei campi nazisti perchè può offendere russi e tedeschi?
    Negare la realtà non serve a niente.
    Questo purtroppo è il sistema economico-sociale di questo paese inutile negarlo.

    Ecco un altro motivo per cui in questo paese non ci sarà mai una rivoluzione.
    Chi dice la verità è in larga parte ostacolato,insultato e ignorato.
    L'italia come diceva Sciascia è un paese senza verità.





    fai un paragone che non sta ne in cielo ne in terra, paragonare l'Italia attuale alla Russia Stalinista o alla Germania Nazista è totalmente fuori luogo

    come diavolo ti permetti di fare una tale insinuazione andando peraltro CONTRO IL REGOLAMENTO? come ti permetti? come mi chiedo???....dammi le prove di quello che dici (via ffz mail)

    qui non si tratta di negare nessuna verità, si tratta di rispettare il regolamento

    estel ti avverto, per quanto stiamo tollerando il tuo comportamento tutto ha un limite

    ora basta davvero, se hai da fare le tue invettive politiche valle a fare dove è consentito, avvisami e noi ti raggiungiamo la

    grazie

    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    00 18/09/2010 21:04
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 18/09/2010 18.46:



    Beh se questo è andare pesante cosa significa che uno storico non deve descrivere gli orrori dei gulag o dei campi nazisti perchè può offendere russi e tedeschi?
    Negare la realtà non serve a niente.
    Questo purtroppo è il sistema economico-sociale di questo paese inutile negarlo.

    Ecco un altro motivo per cui in questo paese non ci sarà mai una rivoluzione.
    Chi dice la verità è in larga parte ostacolato,insultato e ignorato.
    L'italia come diceva Sciascia è un paese senza verità.






    Hai avuto totale libertà di espressione e senza alcun tipo di censura da quando ti sei registrato in questo forum,le tue accuse (anche se rivolte indirettamente) sono infondate.

    Il tuo punto di vista è ormai chiarissimo a tutti all'interno della comunità,le tue posizioni sono lampanti e non v'è alcun bisogno di ribadirle in ogni topic che in qualche modo possa ricollegarsi o possa essere ricollegato -per i capelli- alla questione meridionale.

    A prescindere da quale sia il tuo pensiero,non ti è permesso riallacciarti alla questione meridionale sempre e comunque e secondo i tuoi comodi per un non meglio precisato scopo.

    E poi sei colpevole di scarsa originalità e le personalità eminenti di questo forum (me stesso) ne sono disgustate.
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    00 18/09/2010 21:28
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un quesito postomi da un collega lo giro a voi
    Estel_91, 18/09/2010 18.46:



    Beh se questo è andare pesante cosa significa che uno storico non deve descrivere gli orrori dei gulag o dei campi nazisti perchè può offendere russi e tedeschi?
    Negare la realtà non serve a niente.
    Questo purtroppo è il sistema economico-sociale di questo paese inutile negarlo.

    Ecco un altro motivo per cui in questo paese non ci sarà mai una rivoluzione.
    Chi dice la verità è in larga parte ostacolato,insultato e ignorato.
    L'italia come diceva Sciascia è un paese senza verità.




    Estel facciamo così, mandami una mail nè parliamo in privato se ti va mi fa piacere credo che questo sia semplicemente il posto sbagliato che è quello che dicono gli admin. Anche perchè così mi racconti un pò dell'acqua u linzolu......ci siamo capiti ;-)
    Agli admin meglio così no?
    SJ
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