00 16/07/2010 18:19
Ci sono colpe per tutti. L'armistizio fu firmato il 3, in 5 giorni ci sarebbe stato tutto il tempo d'avvisare i comandi, in via riservata, della situazione. Gli Americani si rifiutarono di occupare Roma prima dell'annuncio, cosa che avrebbe messo il Governo sotto lo scudo alleato, avrebbe giustificato agli occhi nazisti la resa (la Capitale occupata, il re prigioniero degli alleati, ci dobbiamo arrendere, dimostra che non era vero) e risparmiato agli Americani un po' di pene tra Salerno e Roma. Anche le truppe capirono quello che volevano capire; nel proclama si dice chiaramente "gli atti ostili verso gli anglo-americani devono cessare immediatamente; l'esercito risponderà comunque ad attacchi provenienti da qualsiasi altra parte". Non mi sembra che ci volesse Annibale per capire che "qualsiasi altra parte" significava "da parte tedesca", chi altri ci avrebbe dovuto attaccare, S. Marino? Infatti ci furono repati che si difesero, altri che si sciolsero e filarono a casa perché "gli ordini erano poco chiari". Che avrebbero dovuto dire per radio "gli atti di ostilità si interrompono, però se i nazisti attaccano difendetevi"? Ma questo si pagava ad avere un sistema tanto gerarchizzato che, per evitare problemi, nessuno si muoveva. Un po' di iniziativa personale non avrebbe guastato, ma da un Governo che non s'era neppure preoccupato d'avvisare il principe Umberto che si stava per dichiarare guerra (il principe, a capo delle truppe in Piemonte lo venne a sapere dalla radio che era scoppiata la guerra), che altro ci si poteva aspettare?
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)