00 12/07/2010 17:50
Tanto era pacifico il re, che la Sicilia era in rivolta quasi continua dal '48. Questo perché? Erano i Siciliani a fare cas..no, o era il governo borbonico a fare schifo? Un grande regno non promulga la costituzione (mentre gli altri Stati italiani concedono solo lo statuto) solo perché ha paura delle manifestazioni di piazza di un popolo pacifico, e poi la ritira sciogliendo il parlamento quando le truppe austriache reprimono le rivolte al nord e promettono d'intervenire anche al sud. Un grande regno non si fa mettere in fuga dalle truppe giacobine della repubblica francese che vogliono occupare Roma, un grande regno non finisce spaccato in due in cinque minuti perché la capitale è insorta contro il suo sovrano creando una repubblica giacobina, un grande regno non crolla solo perché 1.000 tizi con la camicia rossa sbarcano in un punto della costa ed un tizio biondo promette libertà ed eguaglianza; è inutile ammantarsi di belle parole, il regno era arretrato, in mano ai feudatari e tenuto insieme dalla buona volontà. Tanto era ben voluto il re che la Sicilia passò dalla parte di Garibaldi in due minuti, il popolo amava tanto la precedente situazione che Bronte massacrò tutti i suoi nobili all'arrivo di Garibaldi, il popolo amava tanto il suo re che il parroco di Salemi nascondeva i fucili sottoterra in vista di una sommossa e li consegnò subito a Garibaldi. Tanto era amato il re che dopo Calatafimi e l'ingresso a Palermo i Mille non spararono più neppure un colpo, l'isola si consegnò senza lottare. Se il regno fosse stato solido, i Mille sarebbero stati fermati.

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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)