00 30/06/2010 18:02
Qui si mostra il limite di Nerone, per altri aspetti un buon imperatore, accusò degli innocenti ed inoltre fu eccessivo nella punizione; lo stesso Tacito ammette che, sebbene i cristiani fossero una razza per lui odiosa, la punizione fu sproporzionata tanto che la gente finì per avere pena di loro. In questo modo Nerone non riuscì nel suo intento e le dicerie sull'imperatore che canta mentre Roma brucia rimasero. Se Tacito riferisce come una voce, tra le tante, la notizia che Nerone era l'incendiario, già Svetonio, che scrive negli stessi anni di Tacito, dà la cosa per certa, è stato Nerone a bruciare Roma e a suonare durante l'incendio; due secoli dopo Cassio Dione conferma la notizia aggiungendo che mentre la città bruciava Nerone cantava dalla cima di una torre nei giardini di Mecenate la "Caduta di Troia".

Per la questione cristiana c'è anche da dire un'altra cosa. Una volta ho letto una teoria molto interessante. La teoria sostiene questo: sarebbe possibile che alcuni Cristiani abbiano veramente aiutato le fiamme a propagarsi, o quanto meno, in cerca di martirio, abbiano confessato un crimine non commesso. Tacito riferisce che testimoni oculari videro persone diffondere le fiamme ed ostacolare il lavoro dei vigili; a chi domandava loro il motivo, questi risposero di agire così perché avevano ricevuto ordini superiori. Tacito aggiunge che la gente pensò che fossero ladri che volevano approfittare del caos o agenti dell'imperatore. La teoria che ho letto io invece avanza l'ipotesi che potessero essere fanatici cristiani che, pensando che quello fosse la fine del mondo, volevano aiutare l'incendio. Del resto qualche squilibrato o un cristiano fanatico poteva ben accusarsi dell'incendio e tirare nell'accusa altri suoi conoscenti. Ancora ai tempi della grande persecuzione del III sec., i capi della Chiesa africana dovettero imporsi con fermezza per evitare che i fedeli si andassero ad accusare di cristianesimo davanti alle autorità per ricevere il martirio; quindi qualche svitato potrebbe aver aiutato l'incendio o essersi accusato sebbene innocente. Davanti alle prime confessioni le autorità avrebbero smesso di indagare e avrebbero puntato il dito contro la comunità cristiana. Come detto questa è comunque un'ipotesi.

L'unica cosa certa è che furono visti strani figuri appiccare le fiamme quando già l'incendio era fuori controllo. A chi chiedesse loro il motivo risposero di eseguire ordini superiori, forse erano solo ladri, ma chissà.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)