00 30/06/2010 10:31
La tesi che Nerone abbia bruciato la città è ormai superata. Gli studiosi propendono per un incendio casuale, del resto lo stesso Tacito aveva attribuito la responsabilità all'imperatore come una voce che era girata in quei giorni e che lui aveva raccolto e riportato. Effettivamente bruciare Roma era facile, e lo dimostrò pochi anni dopo un nuovo violentissimo incendio che la devastò per tre giorni, ma erano i tempi di Tito "la delizia del genere umano" e a nessuno venne in mente di dire che fu colpa sua. Un altro violento incendio scoppiò sotto Commodo, e distrusse il foro della Pace, ma nessuno lo attribuì all'imperatore.

Qualche anno fa a SuperQuark Alberto Angela parlò dell'incendio e dimostrò come la descrizione delle fiamme che si propagavano velocemente, scoppiando anche in punti che sembravano non colpiti direttamente dall'incendio, fosse corretta e dovuta al tipo di materiali usati per costruire ed arredare gli edifici (in pratica le fiamme viaggiavano dentro i palazzi senza uscire all'esterno, tu spegnevi il fuoco al numero 3 di una via ed intanto il fuoco sbucava fuori dal numero 35 della stessa strada, a te sembrava che qualcuno l'avesse appiccato, ma in effetti le fiamme avevano viaggiato di casa in casa lungo tutta la via senza uscire all'esterno).

Alla violenza dell'incendio uniamo che i senatori odiavano il sovrano, e sono senatori tutti gli storici antichi, a loro si unirono gli autori cristiani che di certo non lo amavano, più i Flavi che per giustificare se stessi avranno calcato la mano sul mostro al trono prima di loro, più le stramberie tipo la Domus Aurea, ed il mostro e creato. In verità la plebe lo amava, tanto che anni dopo diversi falsi Nerone uscirono fuori in Oriente e guidarono diverse rivolte locali, poi soffocate dall'esercito. Nerone promosse una riforma economica per aiutare le classi economicamente più deboli favorendo la moneta usata dalla plebe a discapito di quella aurea usata dai ricchi e dai senatori. In politica estera Corbulone riuscì a rendere vassalla l'Armenia, con re Tigrane incoronato a Roma da Nerone stesso, la più grande vittoria estera del periodo. Dopo l'incendio sviluppò un piano regolatore per Roma, pagando di tasca sua parte della ricostruzione ed aiutando gli sfollati. Certo uccise la madre e varie persone, ma chi tra i Cesari non ha fatto mai nulla di male?
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)