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Regno del Prete Gianni

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    Romolo Augustolo
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    Thomas Muntzer
    00 30/03/2010 22:56
    nel 1165, alessio comneno riceve una lettera da un certo Prete Gianni, egli si dichiara prete-sovrano di un vastissimo impero nelle terre asiatiche dopo l'armenia, e seguace della fede Cristiano-Nestoriana.
    dichiara di essere ricchissimo e i crociati in seguito spereranno in un suo ipotetico aiuto. incuriosito, ho fatto delle ricerche su wikipedia, per vedere se effettivamente ci fosse qualcosa di vero. in effetti,nel 1190 circa, un monaco armeno confermò a Ottone di Frisinga l'esistenza di un sovrano cristiano prete e re, che reggeva un vastissimo impero dopo l'Armenia e la Persia ma prima della Cina e dell'India.
    ne parla anche Frà Giovanni da Pian del Carpine (ambasciatore papale in estremo oriente) che racconta che il gran khan Ogudai (successore di Gengis Khan)era stato sconfitto dai sudditi di un re cristiano, il Prete Gianni, che erano conosciuti come «Quegli Indiani chiamati Saraceni neri, o anche Etiopi».
    Marco Polo, ne il Milione (1299), fornisce invece una versione molto più elaborata della storia. Il Prete Gianni è descritto come un grande imperatore, signore di un immenso dominio esteso dalle giungle indiane ai ghiacci dell'estremo nord. I Tartari erano suoi sudditi, gli pagavano tasse ed erano l'avanguardia delle sue truppe. Questo fino al giorno in cui non elessero Gengis Khan loro khan. Quest'ultimo, come riconoscimento della propria indipendenza, chiese in moglie una figlia del Prete Gianni. Avutone un rifiuto, gli mosse guerra. Una serie di eventi sensazionali accompagnarono la campagna militare che si chiuse con la vittoria tartara.

    storicamente, ho scoperto stanotte che in effetti un impero retto da un cristiano c'era: era l'impero dei Kara Khitai (vocabolo turco che vuol dire cinesi neri, da cui forse i saraceni neri detti etiopi di Fra' Giovanni da Pian del Carpine) che regnò tra il X e il XIII secolo e all'apice della sua potenza sottomise moltissime popolazioni dell'Asia Centrale. il suo più grande imperatore fu il khan Yelü Dashi. Sconfisse Arabi, Tartari, Turchi, Cinesi e Russi, e regnò dal 1126 al 1144. Yeliutashi era cristiano nestoriano, come lo erano molti suoi sudditi.

    è quindi possibile che la leggenda medioevale del Prete Gianni sia identificabile con il sovrano dei Kara Khitai? sapete di più su questo popolo, la sua storia e il territorio su cui governò? non ne ho mai sentito parlare, sono molto incuriosito. chiedo a voi perchè sicuramente ne saprete di più di wikipedia, grazie 1000 [SM=g8335] .
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    Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!!
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    Sertorio64
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    00 17/04/2010 15:08
    Re:
    Romolo Augustolo, 30/03/2010 22.56:

    nel 1165, alessio comneno riceve una lettera da un certo Prete Gianni, egli si dichiara prete-sovrano di un vastissimo impero nelle terre asiatiche dopo l'armenia, e seguace della fede Cristiano-Nestoriana.
    dichiara di essere ricchissimo e i crociati in seguito spereranno in un suo ipotetico aiuto. incuriosito, ho fatto delle ricerche su wikipedia, per vedere se effettivamente ci fosse qualcosa di vero. in effetti,nel 1190 circa, un monaco armeno confermò a Ottone di Frisinga l'esistenza di un sovrano cristiano prete e re, che reggeva un vastissimo impero dopo l'Armenia e la Persia ma prima della Cina e dell'India.
    ne parla anche Frà Giovanni da Pian del Carpine (ambasciatore papale in estremo oriente) che racconta che il gran khan Ogudai (successore di Gengis Khan)era stato sconfitto dai sudditi di un re cristiano, il Prete Gianni, che erano conosciuti come «Quegli Indiani chiamati Saraceni neri, o anche Etiopi».
    Marco Polo, ne il Milione (1299), fornisce invece una versione molto più elaborata della storia. Il Prete Gianni è descritto come un grande imperatore, signore di un immenso dominio esteso dalle giungle indiane ai ghiacci dell'estremo nord. I Tartari erano suoi sudditi, gli pagavano tasse ed erano l'avanguardia delle sue truppe. Questo fino al giorno in cui non elessero Gengis Khan loro khan. Quest'ultimo, come riconoscimento della propria indipendenza, chiese in moglie una figlia del Prete Gianni. Avutone un rifiuto, gli mosse guerra. Una serie di eventi sensazionali accompagnarono la campagna militare che si chiuse con la vittoria tartara.

    storicamente, ho scoperto stanotte che in effetti un impero retto da un cristiano c'era: era l'impero dei Kara Khitai (vocabolo turco che vuol dire cinesi neri, da cui forse i saraceni neri detti etiopi di Fra' Giovanni da Pian del Carpine) che regnò tra il X e il XIII secolo e all'apice della sua potenza sottomise moltissime popolazioni dell'Asia Centrale. il suo più grande imperatore fu il khan Yelü Dashi. Sconfisse Arabi, Tartari, Turchi, Cinesi e Russi, e regnò dal 1126 al 1144. Yeliutashi era cristiano nestoriano, come lo erano molti suoi sudditi.

    è quindi possibile che la leggenda medioevale del Prete Gianni sia identificabile con il sovrano dei Kara Khitai? sapete di più su questo popolo, la sua storia e il territorio su cui governò? non ne ho mai sentito parlare, sono molto incuriosito. chiedo a voi perchè sicuramente ne saprete di più di wikipedia, grazie 1000 [SM=g8335] .


    cosa vuoi fonti scritte ce ne sono poche o niente: fu fagociatato dai mongoli forse guidati da Subotai ma non distrutto infatti buona parte dei mongoli che raggiunsero la siria erano nestoriani e ci fu persino un tentativo di alleanza promosso dal papa. Mi pare che Marco Polo parli di uno scontro tra una tribù di confessione Nestoriana ed un'altra vinta dalla prima perchè terrorizzò i cavalli dei nemici con i razzi dei fuochi artificiali ....

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    Xostantinou
    Post: 2.031
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    Tribunus Angusticlavius
    Ελέω Θεού Βασιλευς
    και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    00 17/04/2010 17:19
    en.wikipedia.org/wiki/Kara_Khitay



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    Romolo Augustolo
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    Principalis
    Thomas Muntzer
    00 19/04/2010 21:35
    grazie mille a entrambi.
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    Bernhard Rothmann (Munster, 13 Gennaio 1534) :i vecchi credenti non vogliono permettere a nessuno di scegliere quale vita condurre, vogliono che voi lavoriate per loro e siate contenti della fede che vi consegnano i dottori. la loro è una fede di condanna, è la fede spacciataci dall'antiscristo! ma noi, fratelli, noi vogliamo redenzione! noi vogliamo libertà e giustizia per tutti! noi vogliamo leggere liberamente la parola del signore e liberamente scegliere chi deve parlarci dal pulpito e chi rappresentarci in consiglio! chi infatti decideva i destini della città prima che lo scacciassimo a pedate? il vescovo. e chi decide ora? i ricchi, i notabili borghigiani, illustri ammiratori di lutero solo perchè la sua dottrina consente loro di resistere al vescovo! e voi, fratelli e sorelle, voi che fate vivere questa città, non potete mettere parola nelle loro sentenze. voi dovete soltanto ubbidire, come sbraita lo stesso lutero dalla sua tana principesca.i vecchi credenti vengono a dirci che i buoni cristiani non possono occuparsi del mondo, che devono coltivare la loro fede in privato, seguitando a subire in silenzio i soprusi, perchè tutti siamo peccatori condannati a espiare. ma il tempo è giunto! i potenti della terra saranno spodestati, i loro scrani cadranno, per mano del signore. cristo non viene a portarci la pace, ma la spada. le porte sono ora aperte per coloro che sapranno osare. se penseranno di schiacciarci con un colpo di spada, con la spada pareremo quel colpo per restituirne cento!!!