Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Total War Games Italia Forum La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War. Total War: Warhammer - Total War: Attila - Total War: Rome 2 - Total War: Shogun 2 - Napoleon: Total War - Empire: Total War - Medieval II: Total War - Total War Eras - Rome: Total War

Rome Casus Belli Gold 1.7.0

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 28/01/2010 23:23
    Ragazzi, sto lavorando pian piano alla sistemazione di Casus Belli 1.7.0 Gold, versione integrale.
    Io e fusen ultimamente abbiamo già implementato molto il mod. Ma io sto dandogli una sistemazione definitiva.
    Ho già reskinnato diverse unità iberiche fra le varie cose già fatte. Dovrei correggere un pò le varie descrizioni del gioco e magari aggiungere qualche nuovo edificio. Pensavo alla Guardia Segreta.
    Non posso permettermi di aggiungere scripts, perché la cosa è complicata.
    Se qualcuno è disposto a darmi una mano nella stesura definitiva del mod, ( magari qualcuno bravo con i files di lettura), è il benvenuto.
    [Modificato da Iulianus Apostata 28/01/2010 23:24]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Sean Cappone
    Post: 1.855
    Registrato il: 29/04/2008
    Città: TORINO
    Età: 31
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 02/02/2010 12:25
    non riesco a mandarti ffz
  • OFFLINE
    Dio0
    Post: 608
    Registrato il: 27/01/2009
    Città: RONCHI DEI LEGIONARI
    Età: 32
    Sesso: Maschile
    Centurio
    00 02/02/2010 16:22
    volevo sapere come era finita la storia del danubio e i valeri..siete riusciti a fermarli? lasciando i guadi aperti?

    « Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. » (Plutarco, Vite Parallele, Timoleonte, 27)


  • OFFLINE
    Sean Cappone
    Post: 1.855
    Registrato il: 29/04/2008
    Città: TORINO
    Età: 31
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 02/02/2010 19:04
    Giuliano, hai una mail o qualcosa per comunicare con te in privato?
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 02/02/2010 20:11
    Re:
    Dio0, 02/02/2010 16.22:

    volevo sapere come era finita la storia del danubio e i valeri..siete riusciti a fermarli? lasciando i guadi aperti?



    Il Guado è rimasto chiuso.Quindi i Valeri non vanno più a Nord facilmente.

    X Sean Cappone.
    La mia email è esperide85@alice.it
    Se vuoi puoi scrivermi anche sulla posta quì del forum.


    ----
    Comunque sto portando avanti il mod ormai da qualche settimana, ed ho corretto, aggiunto e modificato un sacco di cose.
    Ho reskinnato unità iberiche, riformato l'AOR rendendolo più realistico.
    Ho differenziato l'AOR dacico da quello tracio, l'AOR scitico da quello sarmato.
    Ora La lega Achea, la Macedonia e i Seleucidi hanno tre differenti AOR, e non più un'unica area condivisa.
    Anche i Cartaginesi e i Numidi hanno AOR differenti ora.


    Tante altre cose..
    Per il rilascio si dovrà aspettare un pò di tempo.


    [Modificato da Iulianus Apostata 02/02/2010 20:21]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Sean Cappone
    Post: 1.855
    Registrato il: 29/04/2008
    Città: TORINO
    Età: 31
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 02/02/2010 20:15
    non riesco sulla posta ffz, non funge
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 04/02/2010 11:19
    Intanto sto riformando il sistema di arruolamento nelle caserme. Ora tutte le caserme fin dalla Caserma della Coorte si possono costruire dopo la riforma di Mario.( così è più storico, dato che la coorte è l'esercito mariano).
    In compenso tutte le fazioni non romane reclutano tutte le loro unità fin dalla caserma manipolare, ( che è stata arricchita con bonus alle armature, si può costruire sempre, prima e dopo la riforma di mario )
    Così le fazioni non romane non dovranno aspettare la riforma di Mario ( che nella mia versione avviene tardi), per addestrare tutte le truppe.
    I Romani reclutano le truppe pre-mariane soltanto nella caserma manipolare,quelle mariane solo nella Caserma della Coorte, quelle augustee solo nella Caserma della Legione, quelle imperiali solo nella Caserma Provinciale.
    Ora la suddivisione degli eserciti riformati è molto più rigida.
    Ho cambiato un pò i livelli i esperienza per adattare il game-play alle nuove modifiche.
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 793
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: CESARO'
    Età: 34
    Sesso: Maschile
    Centurio
    Jarl Bloodaxe
    00 05/02/2010 09:54
    Mi davvero piacciono questa tue modifiche. E' molto più regolamentato ora...aspettiamo la 1.7 allora....


  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 05/02/2010 23:26
    Ecco il nuovo splash screen di Rome Casus Belli Gold 1.7.0, ( l'ho fatto io).

    [Modificato da Iulianus Apostata 05/02/2010 23:28]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 793
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: CESARO'
    Età: 34
    Sesso: Maschile
    Centurio
    Jarl Bloodaxe
    00 05/02/2010 23:40
    Elettrizzante...non vedo l'ora di provarlo...


  • OFFLINE
    Gianmarco84
    Post: 306
    Registrato il: 29/04/2009
    Città: TREZZANO SUL NAVIGLIO
    Età: 40
    Sesso: Maschile
    Principalis
    00 06/02/2010 04:11
    Molto bello lo splash :-) poi una volta installata la 1.7 bisogna riniziare da capo la campagna? o si può continuare sul vecchio file?



    "DarkSoul2403 Canale di youtube con i miei ridoppiaggi."
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 06/02/2010 11:22
    bisogna reinstallare tutto da capo il mod, la 1.7.0 è un' altra versione. Quindi ogni salvataggio precedente non è compatibile.
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Gianmarco84
    Post: 306
    Registrato il: 29/04/2009
    Città: TREZZANO SUL NAVIGLIO
    Età: 40
    Sesso: Maschile
    Principalis
    00 06/02/2010 15:40
    Ah ok grazie :-) Allora smetto di giocarci in attesa della nuova versione, sennò dopo ho ancora più cose da rifare.



    "DarkSoul2403 Canale di youtube con i miei ridoppiaggi."
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 07/02/2010 15:43
    Riposizionate le città di Antiochia e Alicarnasso sulla mappa webbird. Ora sono più vicine.
    Ora ci sono solo due campagne: la Rome Casus Belli 1.7.0 a.c. su mappa webbird e "La Rivolta di Boudicca"
    Le mini-campagne le ho eliminate per anti-storicità ( iniziavano nel III sec. a.c., mentre il mod Casus Belli è strutturato per il 170 a.c. )
    Poi ho eliminato la "Rome Casus Belli" su mappa Mundus Magnus.
    Lavorare su troppe campagne era diventato troppo faticoso, perciò ho deciso di concentrare gli sforzi sulla mappa migliore , ( la webbird ), che sto implementando molto, correggendo varie cose. Se riesco aggiungerò nuove provincie a questa mappa.
    Ora la "Rome Casus Belli" webbird è campagna imperiale ( non più provinciale), con possibilità di fare campagne brevi.
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    stardestroyer1979
    Post: 384
    Registrato il: 27/07/2005
    Sesso: Maschile
    Principalis
    00 07/02/2010 19:31
    Ciao!

    Non mancava anche il marmo ai Corneli a Capua?

    Sarebbe troppo casino fare una campagna a 1a sola fazione?

    [SM=g8920]
    Aoh! Quando dicovi: "Segutemi miei pugnaci!" dovetemi seguire et pugnare... altrimenti quì ci si piglia per le natiche...

    Free Image Hosting at www.ImageShack.us
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 07/02/2010 21:35
    Il marmo non ha più alcun effetto sui reclutamenti, né sulla cotruzione del palazzo imperiale.
    C'è già una campagna provinciale coi Giulii in Britannia nel 61 d.c.
    Farne altre è fuori discussione.


    -------------------------------------------------
    Questi invece sono i nuovi Legionari Pontici.
    Ho tolto il pennacchio e ho rimpicciolito lo scudo, per dargli un impronta più orientale

    .

    Questi invece i nuovi Lancieri Lusitani. Ho fatto la tunica bianca, reskinnato un pò tutto ,( cambiando la tonalità).



    Questi gli Scutari Corazzati, che sostituiscono i vecchi Scutari iberici.
    Gli ho messo una skin con la lorica hamata ( quasi tutta la skin
    è opera dello storico Alaudae team, soltanto lo scudo lo ho aggiunto io).
    Ora combattono solo con la lancia, hanno il vantaggio dell'armatura rispetto ai vecchi Scutari.
    Notare anche gli ufficiali iberici, che ormai hanno skin proprie e non più mutuate da altre fazioni.




    I Pezeteri di Pergamo, (nelle battaglie personalizzate li hanno i Seleucidi):



    [Modificato da Iulianus Apostata 08/02/2010 15:12]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Sean Cappone
    Post: 1.855
    Registrato il: 29/04/2008
    Città: TORINO
    Età: 31
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 08/02/2010 21:59
    eh si, proprio un lavorone!
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 08/02/2010 23:40
    RIFORMATO IL SISTEMA D’ARRUOLAMENTO:

    CASERMA MANIPOLARE:--permette di arruolare
    Opliti Italici
    Sanniti
    Lucani
    Guardie Cittadine
    Astati
    Principi
    Principi Veterani
    Triari
    Veliti
    Funtidores

    CASERMA DELLA COORTE ( si può costruire dopo la riforma di Mario)
    Guardie Cittadine
    Antesignani
    Coorte della Legione originaria ---(reclutabile in Tutta Italia, tranne Sicilia, Corsica e Sardegna)
    Prima Coorte della Legione Originaria

    CASERMA DELLA LEGIONE ( si può costruire dopo la riforma di Mario)
    Guardie Cittadine
    Ausiliari leggeri
    Antesignani
    Coorte della Legione originaria ---(reclutabile in Tutta Italia, tranne Sicilia, Corsica e Sardegna)
    Prima Coorte della Legione Originaria
    Coorte della Legione ---(reclutabile in Tutta Italia, tranne Sicilia, Corsica e Sardegna)
    Prima Coorte della Legione

    CASERMA PROVINCIALE: ( si può costruire dopo la riforma di Mario)
    Guardie Cittadine
    Ausiliari
    Ausiliari Orientali
    Ausiliari Africani
    Ausiliari leggeri
    Legione Imperiale
    Coorte della Legione---(reclutabile in Tutta Italia, tranne Sicilia, Corsica e Sardegna)
    Prima Coorte della Legione

    CASTRA PRAETORIA: ( si può costruire dopo la riforma di Mario)
    Aumentato il bonus per la legge

    .........cavalleria..................................................

    STALLE:
    Equiti
    Cavalieri Italici

    SCUDERIE: ( dopo la riforma di Mario)
    Cavalieri Romani

    IPPODROMO: (dopo la riforma di Mario)
    Cavalieri Romani
    Cavalleria Ausiliaria

    CIRCO MASSIMO: ( dopo la riforma di Mario)
    Cavalleria Ausiliaria

    ............arcieri..............................

    CAMPO D’ARMI PESANTI (dopo la riforma di Mario)
    Arcieri Ausiliari Siriani
    Onagri Pesanti



    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Tutte le fazioni non romane possono reclutare tutte le loro unità di fanteria fin dalla CASERMA MANIPOLARE e quelle di cavalleria fin dalle STALLE .
    Non dovranno aspettare la riforma di Mario ( antistorica per i Seleucidi e tardiva nel gioco), per reclutare unità d'elite.
    Inoltre la CASERMA MANIPOLARE e le STALLE danno ora ottimi bonus ( prima non li davano ) .
    In proporzione, man mano che il livello aumenta, i bonus alle armi ( che in tutte le caserme di fanteria e cavalleria sono stati aumentati rispetto a prima ), diventano sempre maggiori.
    Legionari Numidi e Legionari Pontici reclutabili fin dal terzo livello di caserma, quindi dopo la riforma di Mario, ( Caserma della Coorte per i Romani ).
    Uno degli effetti è che ora le varie fazioni, laddove hanno la Caserma di fanteria e di cavalleria di secondo livello, possono fin dalll’inizio reclutare eserciti eterogenei e potenti, (con diverse unità d’elite già disponibili) .

    [Modificato da Iulianus Apostata 08/02/2010 23:42]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Fofobo
    Post: 38
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: BAGHERIA
    Età: 45
    Sesso: Maschile
    Miles
    00 10/02/2010 19:25
    Ti volevo chiedere
    Ciao Iulianus,
    Perchè non togliere la maschera alla cavalleria legionaria(non mi piace tanto, so che è da cerimonia)?
    Perchè in tutte le città(con castrum) i legionari si reclutano una volta a turno tranne che a Milano?

    Grazie in anticipo per le risposte.
    buon lavoro per la nuova versione..
    Saluti

    "Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 10/02/2010 23:36
    Non ho intenzione di modificare le skin create dal vecchio team di Casus Belli. I Legionari a cavallo mi piacciono così come sono.
    Mi dispiace.
    A Mediolanum viene reclutata la Legione di Cesare, evidentemente questa non si può reclutare troppo spesso, ma controllerò.
    Gli Antesignani invece non li aveva creati il vecchio team.

    -----------------------------------------------

    Nuovi Antesignani romani.
    Ora indossano una corazza pettorale di bronzo, invece della lorica in cuoio:







    [Modificato da Iulianus Apostata 10/02/2010 23:39]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    Fofobo
    Post: 38
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: BAGHERIA
    Età: 45
    Sesso: Maschile
    Miles
    00 11/02/2010 09:35
    Re:

    A Mediolanum viene reclutata la Legione di Cesare, evidentemente questa non si può reclutare troppo spesso, ma controllerò.
    Gli Antesignani invece non li aveva creati il vecchio team.

    -----------------------------------------------



    Mi spiego meglio, a Mediolanum quando metto in coda reclutamento la legione(non una, ma molte) il turno seguente me le ritrovo già reclutate. Mentre nelle altre città, se per esempio metto 5 legioni a reclutamento, devo aspettare 5 turni per far si che siano reclutate.
    Tu cosa preferisci..tipo Mediolanum o una legione per turno?

    Grazie
    Saluti

    "Certezza di morte.. scarse possibilità di successo..cosa stiamo aspettando?"
  • OFFLINE
    enzo1@
    Post: 1.678
    Registrato il: 09/03/2008
    Sesso: Maschile
    Tribunus
    00 11/02/2010 10:18
    ragazzi prima di tutto complimenti x il lavoro che state facendo e poi volevo chiedervi un paio di cose i costi di reclutamento e mantenimento rimarranno invariati?e poi x quanto riguarda l ordine pubblico ci saranno dei cambiamenti? cioè le citta conquistate saranno sempre soggette a rivolte continue?
  • OFFLINE
    Costantinus
    Post: 5.570
    Registrato il: 10/09/2007
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 11/02/2010 18:33
    Ma non è meglio una hamata per gli antesignani?

    ___________________________________________

    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

  • _Agrippa_
    00 11/02/2010 19:39
    lol credo k è la prima volta k vedo un antesignano con quella armatura ,, quoto constantinius un hamatae è ideale x quel tipo di unità
  • OFFLINE
    Iulianus Apostata
    Post: 2.079
    Registrato il: 24/03/2009
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    00 11/02/2010 23:44
    Niete da fare ragazzi . Gli Antesignani rimangono con la corazza pettorale.
    Ormai ho deciso.
    Andate a leggere la descrizione di Wikipedia sugli Antesignani e andate a vedere gli Antesignani di Europa Barbarorum.
    Sono come nell'immagine.
    E comunque mi piacciono così, perciò non li cambio.

    ---------------ordine pubblico e reclutamenti
    Pero ora non ci sono stati cambiamenti, forse in futuro ce ne saranno.



    Comunque ragazzi, per un pò di tempo sarò molto poco presente nel forum.
    Per motivi di lavoro avrò sempre meno tempo per moddare. Né ho creata di roba finora.
    Continuerò a farlo nei ritagli di tempo.
    Terrò presente la segnalazione di Fofobo a cui chiedo:
    Che legioni recluti a Mediolanum? Quella situazione ti capita con la Legio X Equesstris nel campo legionario?
    [Modificato da Iulianus Apostata 11/02/2010 23:58]
    -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 793
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: CESARO'
    Età: 34
    Sesso: Maschile
    Centurio
    Jarl Bloodaxe
    00 13/02/2010 18:15
    Per la segnalazione di fofobo posso dire che a Mediolanum e ad Alexandria se metto in coda di reclutamento 9 unità di legione storica (rispettivamente Legio X equestris e Legio II Traiana fortis) le recluto tutte e nove in un turno (proprio come succede a fofobo e se non mi sbaglio succede pure per quanto riguarda la legione storica che si può reclutare in Belgio, non ricordo il nome). Invece gli altri campi legionari in un turno posso reclutare solo una unità di legione storica.

    Iulianus ormai sarai stufo dei complimenti ma te li faccio lo stesso [SM=g8119] per aver portato a termine questo tuo progetto, che non vedo l'ora di provare....

    Aspettando la 1.7 [SM=g8920] [SM=g8263]


    P.s. belli i legionari pontici... [SM=g8335]
    [Modificato da ironman1989. 13/02/2010 18:16]


  • OFFLINE
    Costantinus
    Post: 5.570
    Registrato il: 10/09/2007
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Praefectus Castrorum
    Roma Victrix
    00 13/02/2010 19:30
    Non vorrei abbandonarmi in disquisizioni archeologiche ma comunque è una pazzia farli con le muscolate. A quell'epoca l'armatura era fornita dallo stato, e non risulta mai che abbiano fornito delle muscolate.
    A parte che poi quelli erano soldati molto mobili, per cui un'armatura del genere era controproducente
    [Modificato da Costantinus 13/02/2010 19:38]

    ___________________________________________

    "Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

    "A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

    "Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 793
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: CESARO'
    Età: 34
    Sesso: Maschile
    Centurio
    Jarl Bloodaxe
    00 13/02/2010 23:52
    Wikipedia però dice espressamente che gli Antesignani non avevano una lorica hamata ma solo dei pettorali di bronzo...

    it.wikipedia.org/wiki/Antesignani
    [Modificato da ironman1989. 13/02/2010 23:53]


  • OFFLINE
    Dio0
    Post: 608
    Registrato il: 27/01/2009
    Città: RONCHI DEI LEGIONARI
    Età: 32
    Sesso: Maschile
    Centurio
    00 14/02/2010 14:47
    Re:
    ironman1989., 13/02/2010 23.52:

    Wikipedia però dice espressamente che gli Antesignani non avevano una lorica hamata ma solo dei pettorali di bronzo...

    it.wikipedia.org/wiki/Antesignani




    vorrei ricordare come disse costantinus temo a dietro..che non bisogna prendere per oro colato quello che dice wiky...non sarebbe la prima volta che wiky dica una cosa e poi ad osservare effettive fonti storiche si scoprono cose completamente diverse...l'ideale sarebbe trovare una fonte storica ce possa confermare il tutto...cmq personalmente concordo con costantinus sulla praticità..una muscolata oltre a essere assolutamente poco pratica...è costosa da fabbricare...e soprattutto una volta fatta non la darei a degli ausiliari...che per l'appunto sono economici..

    « Apparve allora il Crimiso e si videro i nemici che lo stavano attraversando: in testa le quadrighe con le loro terribili armi e già pronte alla battaglia, dietro diecimila opliti armati di scudi bianchi e che, a giudicare dallo splendido armamento, dalla lentezza e dall'ordine con cui marciavano, si suppose che fossero Cartaginesi. » (Plutarco, Vite Parallele, Timoleonte, 27)


  • OFFLINE
    ironman1989.
    Post: 793
    Registrato il: 10/12/2009
    Città: CESARO'
    Età: 34
    Sesso: Maschile
    Centurio
    Jarl Bloodaxe
    00 14/02/2010 14:57
    So benissimo che wikipedia non è la rivelazione di Dio sceso in terra...ma ti posso dire che ogni tanto è migliore di molti manuali universitari di storia antica che mi sono dovuto studiare, incompleti e superficiali. Qualche giorno fa ho dato civiltà bizantina e il sistema della pronoia l'ho capito grazie a wikipedia che il manuale era fatto coi piedi... [SM=g8334]


    Se può essere utile ho trovato questo

    cid-47c43dda08fee76c.skydrive.live.com/self.aspx/VEXILLUM/vexillum.pdf#resId/47C43DDA08FE...
    [Modificato da ironman1989. 14/02/2010 15:05]


1