00 14/12/2009 07:41
Re:
Darth Miglia, 13/12/2009 18.43:

C'è da dire che i fattori che principalmente influenzano l'enormità delle armate turche, persiani o asiatiche nella storia, oltre alla popolosità, c'erano per ogni popolo concezzioni diverse di esercito.

I Turchi. I Turchi, oltre che ad una maggiore popolazione, e un'ottima amministrazione, come già detto, avevano un esercito di professionisti, soldati di mestiere vero e prorpio. Certo, in periodo di crisi, mobilitavano anche fanteria coscritta, con poca esperienza, o nulla, ma gli equipaggiamenti, oltre che il soldo, erano forniti direttamente dallo stato, quindi, non equipaggiamenti così scarsi. Certo, per i coscritti, magari sotto la media, ma per i soldati di professione il discorso cambia.

I Persiani. Contando il fatto che era un esercito incredibilmente vasto, che poteva accomunare sotto il suo comando un sacco di popolazioni, si basava sulla quantità. Solo pochi e scelti uomini dello Scià, erano ben armati, addestrati ed equipaggiati, e di solito erano la guardia personale, mai una componente fissa dell'esercito, se non in rare occasioni. I loro eserciti dunque, erano da impatto, basati sulle masse, più che caratterizzati, dalla disciplina e dall'equipaggiamento (vedesi esempio più lampante delle Legioni Romane dopo la riforma di Mario e Silla).

Gli Asiatici. Tema interessante...ognuno aveva politiche e strategie diverse, dipendentemente dal ceto originario a cui facevano parte, avevano addestramento ed equipaggiamento differente. Magari alcuni tramandati dagli avi, altri nuovi o forniti dallo stato, ma erano basati sulla sinergia di ceti diversi, con differentilivelli di addestramento, ma che all'interno di un'armata orientale avevano un loro perchè e motvo di esistere. Di solito, popolani o figli di mercanti minori, erano atti a diventare fanteria da impatto o arcieri, ma addestrati di conseguenza. I figli di mercanti e di ceto nobile, diventavano o fanti scelti, o cavallieri, e così via. Hanno una concezzione strabiliante di ruolo, e gli permette differenti tipi di tattiche e strategie, dipendentemente con il nemico con cui hanno a che fare (trattato interessante è Lau Tzu, l'arte della guerra). Però, cera da dire, gli mancava un vero concetto di coesione di unità, ovvero mancavano totalmente della concezzione del combattimento in ranghi, e nello spalleggiamento. Abili quanto vuoi nel singola tenzone, ma pessimi nel combattere in ranghi. Infatti le loro battaglie si svolgevano su immensi corpo a corpo a persona. Mentre nei periodi Romani, o tardo medievali, c'era già più un concetto di unità.

L'Europa Medievale. Le persone venivano reclutate, e a volte venivano armate dal signore, sennò dovevano cavarsela da soli alla spicciola. Il fulcro delle armate medievali, erano la cavalleria e i soldati pesanti di professione, il concetto di esercito stabile e professionista, dopo l'impero romano, si avrà solo con il rinascimento, e come protagonisti, Spagna, Francia e Gran Bretagna. Di fatto, erano un'accozzaglia di persone, il cui unico quadagno, era dovuto al soldo della fine campagna, e il riscatto ottenuto dal tenere in ostaggio figli benestanti di nobili o mercanti. L'equipaggiamento era per la stragrande maggioranza razziato al nemico. Unica eccezzione erano le unità fisse di confine dei vari feudi, o regni, addestrate ed equipaggiate dal loro signore, per dire che non erano tutti mercenari.

Questo è quanto sò, poi posso anche sbagliarmi, capita [SM=x1771228]




i nobili dai longobardi in poi vivevano solo per la guerra