TITOLO: Strategikon. Manuale di arte militare dell'Impero Romano d'Oriente, a cura di G. Cascarino
AUTORE: Maurizio imperatore
EDITORE: Il Cerchio
LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Rimini 2006
PREZZO: € 18,00
VOTO: 9/10
RECENSIONE:Scritto alla fine del VI secolo d.C. dall’imperatore bizantino Maurizio, o da un generale del suo staff, lo Strategikon riunisce in sé tutte l’esperienze prodotte dai generali bizantini sul campo di battaglia. L’autore scrive da generale, per i generali, illustrando, anche con disegni, riportati fedelmente in questa edizione, gli schieramenti delle truppe a cavallo ed a piedi sul campo di battaglia, il modo di erigere un accampamento, le tattiche da far usare agli arcieri a cavallo. Il testo è in dodici libri, ognuno dedicato ad un problema specifico. Interessante, oltre per i disegni, anche per gli ordini che riferisce, in latino, e che sono quelli effettivamente usati dagli ufficiali bizantini in campo. È il primo testo che ricordi l’uso della staffa in Europa, da parte degli Avari, e dà una vivida descrizione di come i nemici dell’Impero fossero visti da loro avversari, leggiamo così dei lucidi giudizi su Longobardi, Avari, Persiani e Franchi, principali avversari di Bisanzio in quel periodo. Il curatore, Cascarino, ha completato il testo con belle illustrazioni create apposta, una chiara introduzione e puntuali note esplicative. Unico neo, per me, l’assenza del testo greco a fronte.
Libro I
Addestramento delle reclute, organizzazione dell’esercito e dell’accampamento
Libro II
La formazione di battaglia della cavalleria
Libro III
Le formazioni del tagma
Libro IV
Le imboscate
Libro V
I convogli dei bagagli
Libro VI
Tattiche varie ed esercitazioni
Libro VII
La strategia
Libro VIII
Raccomandazioni generiche utili per il generale e le Massime
Libro IX
Gli attacchi a sorpresa
Libro X
Arte d’assedio e le incursioni nemiche
Libro XI
Consuetudini e tattiche usate dai diversi popoli
Libro XII
Lo schieramento in battaglia
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)