Credo che il Bullismo come fenomeno sociale é stato sempre molto presente. Anzi 50 anni fa molto di piú.
Semplicemente 50 anni fa il bullismo non era visto come un fenomeno da eliminare, bensí come un fenomeno inerente alla societá, una societá ricordiamo piú analfabeta, tradizionale e religiosa.
Oggigiorno invece a partire degli anni 70, con la modernitá negli insegnamenti, dopo il 68 (per l´amor del cielo non critico io il 68, ma considero che ce stato un travisamento del vero spirito del 68), si sono evoluti nella societá concetti tali come l´educazione moderna mal capita, i genitori amici dei propri figli, figli ai quali non si deve dire con durezza no, che si deve dialogare con loro, un´educazione che porti verso un rispetto tra le persone e i bambini...tutto questo ha portato a due fenomeni nell´attualitá:
In primo luogo oggi fenomeni sociali come il bullismo sono visti come una piaga orribile e si fa grande rumore quando si sente una notizia di tale genere, poiché ora il bullismo é segno di allarme sociale...
In secondo luogo oggi l´educazione é molto piú lassa, il bene materiale del quale i nostri genitori non godettero, assieme alle idee di educazione sviluppate da psicologi, sociologi...dopo il 68 ha creato in tanti casi bambini dittatori nella propria casa (casi di figli che picchiano ai loro genitori si sentono sempre di piú), bambini iperprotetti dinanzi al mondo....
Tutto questo crea una gioventú dedita al puro edonismo della peggio qualitá, al consumismos sfrenato, a un distaccamento con la politica e diciamo la vita che i suoi genitori devono affrontare oggigiorno.
Si puó dire che gli ideali dell´educazione post-68 nella stramaggioranza sono falliti nella pratica, creando una gioventú che ha tutte le possibilitá e non ne aprofitta una, e perció il bullismo persiste sotto forme oggi giorno, per la perdita magari di antichi valori, motlo criticabili, ma che davano una guida tramite i paraocchi alla massa di allora, come dicevo sotto forme oggigirono piú brutali.
Perció da un lato si é creata una gioventú diciamo in parole povere piú povera, che basicamente non capisce la durezza del mondo e non vuole uscire dal sogno dell´infanzia che dura 30 anni iperprotetta.
E da un altro lato oggigiorno fenomeni come il bullismo sono intollerabili, senza che nella gioventú esso sia stato sradicato, poiché 50 anni esisteva ancora.
Mio padre mi dice sempre che nel suo quartiere, prima i bambini e adolescneti facevano la vita nel quartiere, sempre nella strada a giocare, ecco che mio padre mi dice sempre che il bullismo era una cosa normalissima.
Lo stupido della classe o del quartiere veniva picchiato o ridicolizzato, cosí pure i grassi, le risse tra gruppetti di ragazzi erano normalissime. Si facevano guerre di pietre. E peró si manteneva un severo rispetto verso i grandi, poiché una societá molto piú basata nella violenza e l´uso della forza. Il padre bastava che desse uno schiaffone al figlio che quello rimaneva zitto.
Oggi quello é intollerabile...il bambino puó venirne traumatizzato oddio.
I bambini, gli adolescneti sono stati figli di puttana con quelli che non gli piaccino sempre.
[Modificato da Tercio Real 11/01/2009 20:19]
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON
