Oltre ai titoli segnalati ricordo altri tre autori:
ZOSIMO, "Storia Nuova", Bur 2007, € 16,00 (testo greco a fronte).
MALCO DI FILADELFIA, "Frammenti", Bibliopolis 1982, € 28,00 (testo greco a fronte).
DUCAS, "Historia turco-byzantina", Il Cerchio 2008, € 18,00 (solo traduzione).
Il primo ha bisogno di poche presentazioni, agli inizi del VI secolo d.C., Zosimo, pagano, compose sei libri di storia da Augusto al sacco di Roma del 410. Sebbene non sia un grande scrittore, il suo modello, Polibio, lo supera enormemente, è fonte preziosa per la storia imperiale, soprattutto del IV - V secolo. Il suo essere pagano lo rende fonte alternativa ed insostituibile rispetto agli storici ecclesiastici suoi contemporanei.
Di Malco di Filadelfia sappiamo che compose una Storia bizantina in 7 libri, l'opera è perduta tranne alcuni frammenti riuniti in questo volume, il periodo coperto è la seconda metà del V secolo, regno di Zenone e dintorni.
Ducas fu, con Sfranze, storico della caduta di Bisanzio in mano turca, la sua Storia copre gli anni tra il 1341 ed il 1462.
A questi possiamo aggiungere due storici della Chiesa del IV secolo:
EUSEBIO DI CESAREA: "Storia Ecclesiastica", Città Nuova 2001, volumi 2, € 23,00 il primo e 24,00 il secondo (solo traduzione).
EUSEBIO DI CESAREA, "Vita di Costantino", D'Auria 2001, € 35,00 (solo traduzione).
RUFINO DI CONCORDIA, "Storia della Chiesa", Città Nuova 1997, € 12,00 (solo traduzione).
Il primo non ha bisogno di presentazioni, vescovo di Cesarea fu la voce ufficiale di Costantino I, ed il creatore della storia ecclesiastica.
Il secondo fu un traduttore in latino di Eusebio, la sua opera è la riduzione in latino della Storia Ecclesiastica di Eusebio che poi Rufino continuò fino all'età di Teodosio II, questa edizione è in effetti la seconda parte, dal Concilio di Nicea a Teodosio.
A questi testi posso aggiungere un'antologia che riunisce il meglio della letteratura bizantina da Costantino I a Costantino XI:
"Bisanzio nella sua letteratura", Garzanti 2004, € 14,00.
Oltre agli storici, che sono la parte principale, ci sono poeti, romanzieri ed altri per avere un'idea più ampia della vastità della letteratura bizantina.
[Modificato da Antioco il Grande 04/11/2008 15:21]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)