Dunque.
L´inno spagnolo viene chiamato pure Marcha Real o Marcha Granadera (granatiera).
I suoi origini risalgono sicuramente al secolo XVII, la prima menzione é del 1761 in un libro che parla dei nuovi tocchi di tamburi e flauti per la fanteria.
Fu Carlo III a rendere ufficiale la marcia come inno nel 1770, giá da tempo accettato come inno dal popolo, che lo sentiva sempre nelle celebrazioni alle quali partecipava il re o la regina.
Si pensa la marcia potesse essere stato un regalo di Guglielmo I di Prussia a Carlo III quando sposó sua figlia ai tempi nei quali Carlo era ancora Carlo VII di Napoli.
Ci sono altre teorie riguardo l´origine della marcia, dal secolo XI opera d´un filosofo arabo (qualche parte assomiglia lontanamente all´inno attuale dell´opera di questo filosofo), a origine italiana, poiché in un archivio veneziano del XVI secolo si trova una melodia da suonare con flauti appunto chiamata "spagnola". Altri dicono che giá le marcie della fanteria spagnola ai tempi di Carlo V assomigliava molto all´attuale inno.
L´inno non ha mai avuto lettera, poiché anche se accolto dal popolo giá prima dell´ufficializazzione di Carlo III, esso proveniva da ambienti militari e non popolari. Non é un inno nato in un ambiente di esaltazione nazionale, fatto dal popolo o da un poeta patriota, come quello francese, italiano o tedesco.
Ci sono stati lungo la storia vari tentativi di dare una lettera all´inno (nel 1868, anno della rivoluzione in spagna, si cacció via alla Regina, inizio secolo XX sotto Alfonso XIII, Governo Aznar 1996-2004 e l´anno scorso, quando il CIO propose una lettera per le Olimpiadi); tutte queste tentative non ebbero mai l´appoggio del popolo.
Creare una lettera a tavolino, a posteriori, secoli dopo, per una paese con minimo 500 anni di storia, con la pluralitá e complessitá della Spagna é pressoché impossibile, e sempre crea polemica in quasi tutte le fascie della societá qualunque sia la lettera.
La Marcia granadera é stato l´inno ufficiale dal 1770 fino oggi, eccettuando dal 1931-1939, durante la II REPUBBLICA, quando venne usato l´Inno del Riego.
Allo scoppio della Guerra Civile, il bando insorto, chiamatosi bando nazionale, mise di nuovo l´inno precedente come quello ufficiale.
La Falange aveva una propria lettera, fatta nel 1928 a incarico di Primo de Rivera, dittatore dal 1921-1929, dittatore molto simile ai primi anni di Mussolini primi della totale fascistizazzione e le leggi fascistissime, anni in qui Spagna era in peino Regeneracionismo (corrente culturale-politica di ampio spettro e ideologie che comunque auspicava una rigenerazione della Spagna dopo il 1898, anno della perdita delle ultime colonie cuba e filippine) anni del corporativismo, della terza via, della modernizazzione seria della Spagna tramite il lavoro, la forza e le tradizioni....questo da parte dei conservatori come Primo de Rivera...ecco che la lettera si adattava molto bene al partito della Falange, nato dal figlio del dittatore alcuni anni dopo.
Questa lettera, per l´appoggio del regime franchsita, fu quella che ha avuto piú seguito da parte della popolazione, sopratutto quando nei primi anni della dittatura, nel dopoguerra, tante scuole erano in mano alla Falange. La repressione educativa fu fortissima, tanto che mia nonna ha sempre detto che non capisce come mai "dicano" l´inno ora no ha lettera se da "tutta la vita" ha avuto lettera, che lei da piccola la cantava. Perché tutta la vita...é cosí...prima c´era solo povertá assoluta in Spagna...meno male che Franco ci portó le ciabatte e comunisti diabolici...poi prima ancora...bé c´era Carlo V e Filippo II nel 1500 e un po prima c´era la Reconquista...e tutti col brazzo in alto a cantare Cara al Sol e l´inno.
Col passare degli anni la Falange perdette sempre piú potere, Franco doveva fare bella figura dinanzi alla comunitá internazionale e l´ONU, questo giá oltre il 1950, e questa lettera, che non fu mai ufficiale ,venne sempre piú vista come la lettera della Falange e non tanto del Regime. Fino la morte di Franco nel 1975, dove questa lettera era giá solo cantata dai falangisti e dai franchisti piú conservatori e vecchi, la popolazione diciamo media non la sentiva giá come la lettera dell´inno. Infatti ció che gli spagnoli vedevano quando la TV finiva alla notte era l´inno senza lettera con la bandiera dell´acquila imperiale.
Traduco la lettera:
Viva Spagna!
alzate la fronte
figli del popolo spagnolo
che di nuovo risorge.
Gloria alla Patria
che seppe seguire
sopra il blu del mare
il camminar del sole.
Trionfa Spagna gli incudini e le ruote
canta al tempo
dell´inno della fede.
Insieme a loro
cantiamo in piedi
la vita nuova e forte
del lavoro e pace.
Come vedete la lettera é di parte di parte.
Questo video l´ha messo sicuramente non uno di destra, ma un reazionario, un franchista...la cosa strana é che mette dietro la bandiera attuale della Spagna, non quella precostituzionale o franchista. Insomma...uno che non li gira bene la testa.
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON