TITOLO: GRANDI NAVI DA BATTAGLIA TEDESCHE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
AUTORE: M. J. Whitley
EDITORE: Fratelli Melita
LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Londra, 1989
GENERE: Saggio storico/tecnico
VOTO: ![[SM=g6320]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/20/764720.gif)
RECENSIONE:
In questo libro l'autore descrive, in modo molto approfondito, le caratteristiche tecniche e le imprese belliche (1939-1945) di alcune grandi navi tedesche.
Il testo si divide in due parti.
La prima è dedicata alle caratteristiche tecniche.
Per ogni tipo di nave (corazzate tascabili, corazzate tipo scharnhorst, corazzate tipo Bismarck, corazzate successive alla Bismarck, portaerei) vengono descritti la storia del progetto, la corazzatura, l'apparato motore, l'armamento e le modifiche successivamente fatte alla nave.
Il tutto completato da tabelle e schemi costruttivi, per una migliore comprensione.
Nella seconda parte vengono invece narrate le operazioni militari alle quali presero parte le navi da battaglia tedesche.
L'attenzione si concentra, ovviamente, sul ruolo che, in tali operazioni ebbero le corazzate.
Ritengo che questo libro, come completezza e grado approfondimento, sia (quasi) perfetto.
Ogni cosa è spiegata in modo impeccabile, e, la parte 'tecnica' permette di avere una ottima conoscenza delle navi, cosa (a mio parere) indispensabile per comprendere gli scontri ai quali presero parte.
Chi volesse farsi un'idea del grado di approfondimento, vada qui
utenti.lycos.it/shinano1945/
Cliccate, nell'ordine, sulle voci 'Kriegsmarine'/'Bismarck'/'Storia e caratteristiche tecniche'.
Magari (specie nella descrizione della corazzatura) farete fatica a capire tutto subito, ma con uno schema della nave (di quelli del libro libro) davanti, è tutto più semplice!
[Modificato da franco.scaglia 08/09/2008 17:38]
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www.contubernium.it
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'Antesignano'
"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.
- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...
Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."
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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."