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Scirin è l'ultima regina sasanide, che assistette all'invasione islamica. Questo è il pregio della collana, trattano figure femminili meno note ma che ebbero comunque una grande rilevanza nella politica dei loro popoli.

Questo è il riassunto dell'Ibs su Brunilde:

"Brunilde è passata alla storia come un grande personaggio crudele e negativo. Perché? E se proprio così non fosse? Brunilde nasce nel 550 d.C. e cresce a Toledo, figlia di un visigoto divenuto re e alleato dell'Impero Romano d'Oriente. Diventa regina di un regno dei Franchi, che per tutta la vita cercherà di riunire sotto una sola corona. Combatterà gli Avari e i Longobardi, ma anzitutto perseguirà il suo disegno politico di unificazione. Avrà buoni rapporti con san Colombano e papa Gregorio Magno, ma poi si scontrerà con loro. Patirà grandi lutti e regnerà come regina o come reggente per 46 anni. Brunilde fu al centro del mondo tardoantico; trattò alla pari con Bisanzio e col papa, ma alla fine fu sconfitta da un altro franco, Clotario, che le infliggerà una morte atroce e umiliante nel 613. E gli storici del tempo non furono dalla parte della vecchia visigota, perché appoggiavano i suoi avversari".

Questa è Gosvinta:

"In un momento critico per i visigoti, comparve la figura di una regina tanto sconosciuta quanto decisiva per la storia di questo popolo. Gosvinta (523 ca.-589) è poco più di un'ombra per la storia, ma attraverso la ricostruzione dei fatti di cui fu protagonista si percepisce la grande influenza che esercitò sul regno visigoto di Spagna. Moglie di due re, Atanagildo e Leovigildo, madre e nonna di regine, nella sua vita si intrecciano intrighi politici e tragedie umane, tra cui una guerra civile e l'assassinio della figlia Galesvinta, ordito con l'approvazione del marito Chilperico, re dei franchi".

Da quanto ho capito, la collana è divisa in donne di stato romane, direi imperiali (Giulia Domna, Placidia, Anna Comnena, Elena, etc.), religiose o sante romane (Melania, Agata, Macrina, etc.), sovrane dei regni romano-barbarici (Gosvinta, Brunilde, Amalasunta, etc.), altre (Scirn, Rabi'a, Anna di Cipro, etc.).

Di tutte quelle che ho letto non ne ho trovata nessuna noiosa o scritta male, certo di alcune le fonti parlano poco e la biografia ne può risentire, ma i pochi dati in possesso dell'autore riescono comunque a dare un quadro della situazione e lasciano il rammarico di non saperne di più.
[Modificato da Antioco il Grande 18/07/2013 10:31]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)