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TITOLO: Le grandi battaglie di Giulio Cesare

AUTORE: Andrea Frediani

EDITORE: Newton&Compton editori

LUOGO E ANNO DI EDIZIONE: Roma, 2003

GENERE: Saggio


VOTO: [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320] [SM=g6320]

RECENSIONE:
In questo libro Frediani ci narra, con uno stile semplice e scorrevole, le varie battaglie affrontate da Cesare nel corso della sua vita.

Il testo si divide cinque parti.

La prima ("L'ambizione di Cesare") è una breve intrroduzzione, con la narrazione del contesto storico, del carattere, dei limiti, e dei pregi del generale.

Nella seconda ("L'esercito di Cesare") l'autore descrive l'esercito utilizzato da Cesare, fornendo delle descrizioni molto dettagliate sull'equipaggiamento del legionario del tempo.

Nella terza ("I nemici di Cesare") vengono descritti i popoli (galli, britanni, celtiberi, germani, egizi, numidi, pontici) e comandanti (Pompeo, Vercingetorige, Ariovisto, Gli altri) che Cesare dovette affrontare nel corso della sua vita.
Anche qui vi sono descrizioni molto dettagliate sull'armamento delle truppe dei vari popoli.

Con la quarta parte (Le campagne di Cesare: le guerre galliche) inizia la narrazione delle battaglie (da Bibracte a Uxellodunum).
Per ognuna sono presentati contesto, antefatti, schieramenti e tattiche di entrambi i contendenti.

La quinta parte (Le campagne di Cesare: le guerre civili), parallela alla quarta, narra gli scontri avvenuti nelle varie guerre civili affrontate dal condottiero, dalla conquista dell'Italia fino a Munda.





[Modificato da franco.scaglia 25/08/2008 18:28]
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'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

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"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."