EDKiPhone, 29/03/2008 20.19:
Non capisco tutto questo amore verso i popoli islamici , i quali sembra non ci amino molto...
Superiorità in campo scientifico , ma dov'era tutta sta scienza all'epoca ? Parliamo solo di Astrologia , numeri e caz...te varie.Niente Batteri,Vaccini o robe varie (tra l'altro inventate da occidentali , guarda te)
Nn vorrei entrare in ambito politico perchè so che è vietatissimo ma mi porgo una domanda in questo momento :
Sei tu uno di quei comunisti che urlavano : "10 - 100 - 1000... Nassirya " ?
La medicina araba surclassava quella europea del tempo:
it.wikipedia.org/wiki/Medicina_araba
Ecco cosa scrive un medico arabo della medicina europea:
Un giorno il governatore franco di Munaitira, sul monte Libano, scrisse a mio zio Sultan, emiro di Shaizar, chiedendogli di mandare un medico per curare alcuni casi urgenti. Mio zio scelse un medico di nome Thabit. Questi, dopo nemmeno qualche giorno, ritornò a casa. Eravamo tutti molto curiosi di sapere come avesse potuto guarire così rapidamente dei malati e lo tempestammo di domande. Thabit rispose: «Mi presentarono un cavaliere che aveva un ascesso alla gamba e una donna, afflitta da consunzione. Feci un empiastro al cavaliere e l'ascesso si aprì e migliorò. Alla donna prescrissi una dieta per rinfrescarle il temperamento». Quand 'ecco arrivare un medico franco, che disse: «Costui non sa affatto curali!», e rivolgendosi al cavaliere gli domandò: «Cosa preferisci, vivere con una gamba sola o morire con due gambe?». Avendo il paziente risposto che preferiva vivere con una sola gamba, ordinò: «Conducetemi un cavaliere gagliardo e un'ascia tagliente». Vidi quindi arrivare il cavaliere e l'ascia. Il medico franco adagiò la gamba su un ceppo di legno e disse al cavaliere: «Dagli un gran colpo dì ascia, che la tronchi netto!». E quegli, sotto i miei occhi, la colpì con un primo fendente, e, non essendosi troncata, con un secondo. Il midollo della gamba schizzò via, e il paziente morì all'istante. Esaminata quindi la donna, il medico continuò: «Costei ha un demonio nel capo che si è innamorato di lei. Tagliatele i capelli!» Glieli tagliarono, ed essa tornò a mangiare cibi con l'aglio e la senape, onde la consunzione aumentò. «Il diavolo è entrato nella sua testa» sentenziò il medico, e preso il rasoio le aprì la testa a croce, facendo apparire l'osso del capo, che strofinò col sale. La donna morì all'istante. A questo punto chiesi: «Avete ancora bisogno di me?» Risposero di no, e io me ne venni via, dopo aver imparato sulla loro medicina molte cose che prima ignoravo.-“
E poi gli arabi erano esperti di astronomia, non astrologia, e i numeri non sono tanto trascurabili visto che la notazione posizionale è il fondamento della matematica moderna. Vorrei vedere a calcolare le orbite planetarie con i numeri romani.
[Modificato da WOLFgang 88 29/03/2008 21:15]
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo
Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno
-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-
"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)
"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)