Mikhail Mengsk, 11/03/2008 00:55:
Riguardo all'odio anticattolico: provami che esiste. Provami che il Papa o la Cei non riescono a far arrivare quotidianamente (QUOTIDIANAMENTE) il loro messaggio al popolo italiano. Provami che non esistono schieramenti politici che appena la Chiesa parla si genuflettono, approvano e sottoscrivono. Coff....Giuliano...coff...ferrara?...coff...casini?
@Luca97- hai ragione, le origini cristiane ci sono anche, ma metterle in un testo costitutivo di un'entità sovranazionale non ha alcun senso. Sul fatto che Juan Carlos non rappresenti l'UE è vero, ma è comunque significativo, oppure citami un'occasione in cui l'UE ha espresso apprezzamento per le sparate di Chavez...
Definire Giuliano Ferrara cattolico mi sembra alquanto azzardato. Cattolica é la Binetti, cattolico é Casini, ma Ferrara si attesta piú su posizioni intellettualoidi un po' fini a se stesse. A me pare che abbia perso anche lui il filo del discorso con questa moratoria sull'aborto, perché io, sinceramente, non ho ancora capito di che cosa si tratta.
Sul fatto che i politici si genuflettano, é probabile, anzi, probabilmente si genuflettono molto piú di un tempo. Probabilmente la politica é diventata meno cattolica (ed i valori di cui sono portatori i politici nelle vite private ne sono testimoni), ma piú clericale. Questo posso condividerlo. Io credo che comunque stiamo provincializzando un po' troppo il discorso, in quanto si parlava di EU e non di Italia.
Riguardo alle radici cristiane mi permetto di dissentire. Inserire un riferimento alle radici cristiane non vuol dire creare un modello "teocratico", vuol dire piuttosto non rinnegare le proprie radici, in primis, e soprattutto ricordare in quale area andare a ricercare il pensiero filosofico su cui si fonda la comunitá europea. Sarebbe stato altrettanto interessante un rimando alla filosofia classica. L'Europa ogni tanto ha il vizio (molto francese peraltro) di abbandonarsi all'illuminismo ateo, salvo poi ritornare in seno alle proprie radici classico-cristiane quando ci si ritrova a scontrarsi con i limiti del pensiero relativista.
Riguardo alla questione Chavez, l'EU non ha mai espresso nessuna opinione, non esprimendo praticamente mai una posizione unitaria in politica estera (grossissimo limite, che va al piú presto superato). Mi ricordo peraltro parole di incoraggiamento da parte del ministro degli esteri D'Alema, mi pare in occasione delle ultime elezioni. Chavez é un dittatore, che sul suo antagonismo agli USA raccoglie simpatie nella corrente "radical-chic" europea. Ma che l'Europa non confonda la politica di indipendenza dagli USA, all'abbracciare persone che andrebbero ben tenute alla larga, come questo Chavez. Le prove del coinvolgimento con le FARC Colombiane scovate solo settimana scorsa sono testimonianza della pericolositá e della bassa moralitá di quell'uomo.
Per inciso, io sposo la tesi di Fassino quando diceva: "L'Italia (e per proprietá transitiva l'Europa) deve essere e sará sempre un amico degli USA, ma un amico responsabile, che saprá dire all'altro quando quello sta sbagliando". Questo odio atavico nei confronti degli USA, che giace nei cuori della sinistra arcobaleno (e forse anche di qualche elettore del PD, nostalgico di Botteghe Oscure), lo trovo anacronistico ed insensato. Per di piú in prossimitá di una elezione che speró cambierá qualcosa (anche se credo che le novitá piú interessanti le porti McCain piú che Obama). E' anche vero che gli Stati Uniti sono l'ultima vera monarchia esistente sulla faccia della terra (in fondo sono una monarchia elettiva), un paese in cui esistono contraddizioni immense, ma sono pur sempre inscindibili dalla realtá europea essendo dei "fratelli minori". Stará a noi cercare di correggere il tiro degli Stati Uniti, e farli passare dall'adolescenza all'etá matura.