Io non riesco a capire da dove arrivi la vostra convinzione che la fanteria persiana sia "scarsa" di suo, "fa ridere" per nessuna ragione particolare, è "schifosa" e basta.
Ora, dato che non stiamo parlando di soldatini con valori di attacco e difesa predefiniti e neppure di Rome (che, a quanto pare, considerate una sorta di "simulatore storico"), credo sia opportuno fare un pò di chiarezza.
Già parlare di esercito persiano in generale è piuttosto rischioso. L'esercito che Dario III (che a quanto pare era senza dubbio un codardo, perché è codardo il generale che scappa davanti a sconfitta certa e soprattutto disponiamo di abbondanti e diversificate fonti su di lui...) ha guidato ad Isso o a Gaugamela era composto da reparti provenienti da luoghi posti a migliaia di Kilomentri di distanza. Avevamo arcieri medi ed ircani, lancieri nubiani, catafratti battriani, incursori cappadoci, mercenari sciti, e così via.
Ora, il principale problema dell'esercito persiano, oltre il numero (se Dario avesse schierato solo il 70% dei suoi uomini avrebbe probabilmente avuto ottime chances di vittoria...), l'organizzazione. Gli ircani parlavano una lingua, i cappadoci un'altra, gli sciti non capivano nulla. Ora, mentre nell'esercito di Alessandro bastavano pochi minuti perché un ordine passasse, con l'aiuto di trombe e buccine, da un capo all'altro dell'armata, in quella persiana l'ordine doveva essere tradotto in una decina di lingue e dialetti, trasmesso ad una infinità di capi reparto tribali, discusso, spiegato, rispiegato... e così la coordinazione fra i vari reparti, spesso, data la natura tribale, in forte contrasto fra loro, veniva totalmente a mancare.
Ecco in cosa consisteva la debolezza del sistema militare persiano. Mica erano scarsi per natura...
Infine, mi permetto di dissentire con Davide per la sua affermazione riguardante la capacità di Cartagine di mettere in mare più navi dell'Impero Persiano. Ciò mi pare incredibile, tenendo solamente conto del fatto che i persiani disponevano di una quantità di marinai e rematori praticamente illimitata, a differenza della città punica; poi, la Persia poteva disporre di centinaia di porti e cantieri sul Mediterraneo mentre Cartagine solo del suo, seppur formidabile, arsenale.