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Perché Roma non rimase una Repubblica?

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  • Eandrika
    00 03/03/2007 17:38
    Ho finito proprio ora di vedere l'ultima puntata di Roma, e mi sono chiesto una cosa: come mai Roma non ritornò ad essere una repubblica, dopo l'assassinio di Cesare?
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    00 03/03/2007 17:43
    Perché ormai il processo di trasformazione si era già avviato;non si sarebbe più potuto continuare con una repubblica.



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    00 03/03/2007 19:13
    Re:

    Scritto da: Eandrika 03/03/2007 17.38
    Ho finito proprio ora di vedere l'ultima puntata di Roma, e mi sono chiesto una cosa: come mai Roma non ritornò ad essere una repubblica, dopo l'assassinio di Cesare?



    bhe, se vogliamo vedere dopo Cesare Roma ritornò ad essere una repubblica, ma rincominciarono le guerre civili che caratterizzarono la repubblica dai Gracchi in poi. Ottaviano riuscì a mascherare e a far accettare quello che Cesare non era riuscito...
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    Per Favore se possibile datemi una mano qui (nn sono giochi scemi, è per la tesina):
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    Generale Massimo
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    00 03/03/2007 19:42
    Le guerre civili caratterizzarono tutta la storia di Roma...dopo la morte di Cesare e l'ultio portata a compimento da Ottaviano, questi nel 27 a.C., con una mossa magistrale, depose ogni potere nelle mani della Res Publica, accettando il titolo di Augusto e di primus inter pares. Di fatto attuò una lenta e paziente appropriazione del potere con una parvenza di legalità. Dopo la congiura del 23 a.C. Ottaviano non ricoprì più cariche pubbliche che potevano costituire un'aperta violazione delle leggi repubblicane, ma assunse le prerogative di alcune cariche pubbliche, pur non avendo il ruolo effettivo di magistrato. L'imperium proconsulare maius et infinitum, la tribunicia potestas e il pontificato massimo gli consentirono di esercitare il potere senza violare alcuna legge. Lo stato romano non cambiò nome e per tutta la sua storia, fino alla sua trasformazione in dominato, si chiamò sempre Res Publica romana. Per mantenere un'ulteriore parvenza di legalità Ottaviano diede inizio alla prassi dell'associazione al potere di un uomo di fiducia che, pur esercitando cariche pubbliche ed avendo potere, era sottoposto alla sua autorità. Ecco allora che in questo modo si preservava la collegialità delle magistrature ai vertici dello Stato romano. Il recupero della tradizione è un'altro tentativo di mantenere una parvenza di repubblica e democrazia. L'istituzione dei vigiles e delle coorti urbane furono un altro punto a favore della persona di Ottaviano.
    Dopo la morte di Cesare in sostanza Roma non poteva più essere una repubblica e necessitava del governo di uno che desse direttive precise allo stato mentre il Senato risultava troppo dispersivo. Ottaviano era la persona giusta per governare grazie alla sua influenza, alla sua intelligenza politica e al suo apparente rispetto delle istituzioni repubblicane. A lui fu affidato il potere per mandato del popolo, almeno dal punto di vista formale.
    -Roma victor- Generale Massimo
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    QUINTUS FABIUS MAXIMUS
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    00 04/03/2007 00:42
    Re:

    Scritto da: Generale Massimo 03/03/2007 19.42
    Le guerre civili caratterizzarono tutta la storia di Roma...dopo la morte di Cesare e l'ultio portata a compimento da Ottaviano, questi nel 27 a.C., con una mossa magistrale, depose ogni potere nelle mani della Res Publica, accettando il titolo di Augusto e di primus inter pares. Di fatto attuò una lenta e paziente appropriazione del potere con una parvenza di legalità. Dopo la congiura del 23 a.C. Ottaviano non ricoprì più cariche pubbliche che potevano costituire un'aperta violazione delle leggi repubblicane, ma assunse le prerogative di alcune cariche pubbliche, pur non avendo il ruolo effettivo di magistrato. L'imperium proconsulare maius et infinitum, la tribunicia potestas e il pontificato massimo gli consentirono di esercitare il potere senza violare alcuna legge. Lo stato romano non cambiò nome e per tutta la sua storia, fino alla sua trasformazione in dominato, si chiamò sempre Res Publica romana. Per mantenere un'ulteriore parvenza di legalità Ottaviano diede inizio alla prassi dell'associazione al potere di un uomo di fiducia che, pur esercitando cariche pubbliche ed avendo potere, era sottoposto alla sua autorità. Ecco allora che in questo modo si preservava la collegialità delle magistrature ai vertici dello Stato romano. Il recupero della tradizione è un'altro tentativo di mantenere una parvenza di repubblica e democrazia. L'istituzione dei vigiles e delle coorti urbane furono un altro punto a favore della persona di Ottaviano.
    Dopo la morte di Cesare in sostanza Roma non poteva più essere una repubblica e necessitava del governo di uno che desse direttive precise allo stato mentre il Senato risultava troppo dispersivo. Ottaviano era la persona giusta per governare grazie alla sua influenza, alla sua intelligenza politica e al suo apparente rispetto delle istituzioni repubblicane. A lui fu affidato il potere per mandato del popolo, almeno dal punto di vista formale.

    l'unico problema è che di ottaviano ce n'è stato 1 solo e di imperatori con un minimo di sale in zucca pochissimi... probabilmente se a un certo punto della storia si fosse tornati ad un regime repubblicano l'impero d'occdiente si sarebbe salvato ma questa è fantastoria [SM=x506638]
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    Sextus
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    00 04/03/2007 00:56
    Di Imperatori buoni ce ne sono stati, finchè Roma è stata Roma.
    I più grandi, non in ordine:
    Traiano, Marco Aurelio, Augusto, Claudio, Claudio II il Gotico, Costantino, Antonino Pio, Giuliano e Aureliano.

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    24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

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    QUINTUS FABIUS MAXIMUS
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    00 04/03/2007 01:27
    Re:

    Scritto da: Sextus 04/03/2007 0.56
    Di Imperatori buoni ce ne sono stati, finchè Roma è stata Roma.
    I più grandi, non in ordine:
    Traiano, Marco Aurelio, Augusto, Claudio, Claudio II il Gotico, Costantino, Antonino Pio, Giuliano e Aureliano.

    Sextus

    sono d'accordo su tutti solo che mi sfugge il nome di claudio II [SM=x506639]
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    00 04/03/2007 01:47
    anche durante il principato di Adriano ci fu pace(se si escludono le perenni lotte lungo il limes) e sopratutto prosperità artistica e letteraria..comunque dopo Cesare a Roma i consoli avevano un potere enorme capace di influenzare in maniera drastica le sorti di Roma quindi risultava sempre più difficile tenere viva la Res Publica!

    [Modificato da Tito Flavio 04/03/2007 1.48]

    "TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






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    Lucio Cornelio
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    00 04/03/2007 13:45

    Alla fine della Repubblica non si può dare una fine precisa... non si può dire cge ieri c'era la repubblica e oggi c'è l'Impero.

    Fatto stà che i primi scricchiolii della fine si potrebbero udire già nel 300 a.C con la conquista dell'Orinete.

    La conquista dell'Orinete mise in moto un meccanismo che avrebbe portato alla fine della repubblica; con l'affluire della ricchezze a Rome dovute alla varie conquiste, si accrebbe il potere dei latifondisti, che, per questioni economiche, preferirono utilizzare schiavi a cittadini nei loro poderi agricoli.
    Così gli agricoltori cittadini romani, non potendo reggere la concorrenza, dovettero vendere i loro appezzamenti e cercare fortuna in città; questo impoverimento è alla base dei problemi che verranno risolti dalla riforma di Mario.
    I contadini, privati della loro fonte di guadagno, si impoverirono così tanto che non avevano il reddito necessario per appartenere a una delle prime 5 classi; così entrarono automaticamente a fare parte della 6 classe, quella dei nullatenenti, che non prestavano serizio militare per impossibilità a procurarsi l'equipaggiamento (per le classi vedi la riforma di Servio Tullio).
    Così il grande serbatoio umano di Roma si esaurì. A questo punto Mario, per continuare ad avere soldati, mise a punto la sua riforma. In questo modo ogni generale poteva avere ai suoi ordini un esercito fedele e così i comandanti militari ebbero anche un grande strumento di pressione politica.
    A questo punto le guerra civili furono la consegueza di queanto appena detto, e così si arrivò ad Augusto e la nascita dell'impero.


    Saluti
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    Sextus
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    00 04/03/2007 17:14
    Claudio II il Gotico fu famoso per aver respinto l'enorme incursione di goti del III sec. d.C. La battaglia decisiva fu combattuta a Naissus, dove 50000 Goti rimasero sul terreno, altro che Adrianopoli [SM=g27980]

    Sextus
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    cesare.Michele
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    00 04/03/2007 19:47
    Dopo Cesare era ormai impossibile ritornare al regime repubblicano. Infatti le guerre civili avevano dimostrato due cose:
    1- che era possibile istaurare una monarchia militare.
    2- che lo stesso popolo romano era disposto ad accettare la sovranità di un uomo forte.
    Per questo Ottaviano riuscì, da abilissimo politico quale era, a fare proprie queste due conseguenze, e a ottenere il potere personale.
    Ormai la repubblica aveva fallito, e l'assasinio di Cesare lo aveva dimostrato. I congiurati, che si facevano chiamare "Liberatori", invece di ricevere la gratitudine popolare per avere liberato Roma da un Tiranno, furono cacciati via, e morirono tutti nel giro di due anni.
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    QUINTUS FABIUS MAXIMUS
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    00 05/03/2007 17:02
    Re:

    Scritto da: Sextus 04/03/2007 17.14
    Claudio II il Gotico fu famoso per aver respinto l'enorme incursione di goti del III sec. d.C. La battaglia decisiva fu combattuta a Naissus, dove 50000 Goti rimasero sul terreno, altro che Adrianopoli [SM=g27980]

    Sextus

    cazzo io voglio un libro fatto per bene sulla storia di roma... che mi consigli???
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    cesare.Michele
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    00 05/03/2007 22:11
    Re: Re:

    Scritto da: QUINTUS FABIUS MAXIMUS 05/03/2007 17.02
    cazzo io voglio un libro fatto per bene sulla storia di roma... che mi consigli???



    beh se ti interessa la storia della Repubblica ci sono i quattro volumi di "Storia Romana" di Theodor Mommsen, che ancora oggi è considerato un guru in materia!
    Veni Vidi Vici
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    Generale Massimo
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    00 06/03/2007 20:53
    Se Roma fosse tornata ad essere una repubblica direi che sarebbe caduta ancora prima di quanto è successo...e comunque con il dominato che si istituì nella tardoantichità un ritorno alla repubblica era del tutto impossibile.
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    Generale Massimo
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    00 06/03/2007 20:56
    Re: Re: Re:

    Scritto da: cesare.Michele 05/03/2007 22.11


    beh se ti interessa la storia della Repubblica ci sono i quattro volumi di "Storia Romana" di Theodor Mommsen, che ancora oggi è considerato un guru in materia!



    E' vero,ma bisogna stare molto attenti perchè molte sue tesi e molto del suo operato oggi è del tutto superato...
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    QUINTUS FABIUS MAXIMUS
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    00 06/03/2007 21:35
    Re: Re: Re:

    Scritto da: cesare.Michele 05/03/2007 22.11


    beh se ti interessa la storia della Repubblica ci sono i quattro volumi di "Storia Romana" di Theodor Mommsen, che ancora oggi è considerato un guru in materia!

    forse 4 volumi solo sulla storia della repubblica nn mi entusiasmano.. non mi dispiacerebbe un libro che parlasse in modo abbastanza accurato di tutta la storia di roma, dalla fondazione alla caduta dell'impero occidentale, magari condito da qualche illustrazione dei legionari, ma forse chiedo troppo [SM=g27976]:
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    Caio Giulio Germanico
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    Immunes
    00 06/03/2007 21:48
    Io ti posso consigliare la grande storia di roma di Antonio Spinosa. Pero non ci sono illustrazione di legionari

    [Modificato da Caio Giulio Germanico 06/03/2007 21.50]

    [Modificato da Caio Giulio Germanico 06/03/2007 21.51]

    Caio Giulio Germanico

    mandare gli uomini in mischia?e perchè mai quando li possiamo sterminare dalla distanza
    Acta est fabula
    Il gioco è iniziato (Augusto)
    De duobus malis, minus est semper eligendum
    Tra due mali bisogna sempre scegliere il minore (Accius)
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    nanoguerriero
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    00 06/03/2007 22:24
    Re:

    Scritto da: Caio Giulio Germanico 06/03/2007 21.48
    Io ti posso consigliare la grande storia di roma di Antonio Spinosa. Pero non ci sono illustrazione di legionari

    [Modificato da Caio Giulio Germanico 06/03/2007 21.50]

    [Modificato da Caio Giulio Germanico 06/03/2007 21.51]




    l'ho lett anch'io ma nn mi sembra troppo affidabile...spesso ti presenta come certi fatti probabilmente leggiendari, e certi fatti (come la frase di pompeo alla sua morte) non son proprio riuscito a trovare a che fonte s'ispirasse...
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    °o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧~2oo9~W i ToKiO HoTeL ™~2o1o~°o¤ø, ̧ ̧,ø¤o°`°o¤ø, ̧

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    cesare.Michele
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    00 07/03/2007 09:42
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Generale Massimo 06/03/2007 20.56


    E' vero,ma bisogna stare molto attenti perchè molte sue tesi e molto del suo operato oggi è del tutto superato...



    beh è ovvio che dal 1800 sono state fatte numerose scoperte, però visto che lui l'ha scritto contando solo sulle fonti antiche, rimane un'opera da cui nessuno studioso di storia romana può prescindere...
    Veni Vidi Vici
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    cesare.Michele
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    00 14/03/2007 19:31
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: QUINTUS FABIUS MAXIMUS 06/03/2007 21.35
    forse 4 volumi solo sulla storia della repubblica nn mi entusiasmano.. non mi dispiacerebbe un libro che parlasse in modo abbastanza accurato di tutta la storia di roma, dalla fondazione alla caduta dell'impero occidentale, magari condito da qualche illustrazione dei legionari, ma forse chiedo troppo [SM=g27976]:



    Se voi ti posso consigliare "Le grandi battaglie di Roma antica" di Andrea Frediani...ci rovi parecchie immagini di legionari...
    Veni Vidi Vici
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    Generale Massimo
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    00 14/03/2007 23:48
    Anche L'esercito romano di Yann Le Bohec e Storia completa dell'esercito romano di Adrian Goldsworthy, più scientifici e precisi di Frediani e con molte immagini...
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