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Nerone: folle dittatore o vittima del senato?

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    00 02/09/2006 12:41
    Come da titolo, Nerone fu davvero uno spietato dittatore o fu vittma del senato e degli storici?
    La storia di questo controverso imperatore è molto interessante. Succube della madre prima, e della moglie Poppea poi, gli unici momenti brillanti della sua carriera furono quegli anni in cui Seneca gli faceva da mentore.
    Di lui si è scritto molto, ed è sempre stato condannato. Ma davvero ha importanza la sua vita privata? Ha ucciso la madre, la moglie, e forse pure Seneca.
    Ma quanti imperatori hanno fatto di peggio ma non sono stati maltrattati come lui?
    La storia la scrivono sempre i vincitori e, alla morte di Nerone, il senato era il vincitore.
    Vi faccio un esempio che con Nerone non ha nulla a che fare.
    Alessandro Severo, successore di Eliogabalo.

    Di lui dicono:
    Gibbon: Un grande imperatore;
    Spinosa: Un perfetto incapace succube della madre;
    Montanelli: Un imperatore senza infamia e senza lode;

    Supponiamo che, in un lontano futuro le uniche informazioni disponibili su Alessandro Severo siano quelle di Gibbon, mentre tutte le altre vadano perdute.
    Sui libri di storia si studierà che Alessandro Severo è stato un grande imperatore.

    Sappiamo che il senato, alla morte di Nerone, ne condannò il nome. Nerone non era uno stinco di santo ( come la maggior parte degli imperatori ), aveva dei nemici, tra cui degli scrittori, e al senato facevano comodo.
    Consideriamo pure un altra cosa. Si dice che Nerone abbia accusato e perseguitato i cristiani per l'incendio di Roma ( si dice perchè attualmente circola la teoria che in realtà abbia perseguitato una non so quale setta ebraica con riti molto simili al cristianesimo delle origini ).
    Ma altre fonti dicono che Nerone fu il primo a dare soccorso ai romani. Altre dicono che cantava tronfio ed ebbro dei propri gas nel suo palazzo mentre vedeva bruciare Roma.
    Rimane il fatto che quando lui divenne imperatore Roma era costituita in gran parte di edifici di legno, e alla sua morte era costituita in edifici di marmo. Ovviamente se ne approfittò e costruì la Domus Aurea.
    Però c'è da dire che proseguì egregiamente la guerra di conquista della britannia iniziata da Claudio, e strappò l'Armenia al regno dei Parti. Certo, non aveva comandato le truppe, ma aveva progettato la guerra.
    A differenza di un imperatore come Commodo che stipulò un vergognoso trattato di pace con i quadi e i marcomanni ormai sconfitti, un trattato che andava a loro vantaggio.
    O a differenza di Caracalla che nella guerra contro i Parti combatteva in medio oriente come soldato e non come generale e se ne andava in giro felice e beota per la mesopotamia.
    Per non parlare poi di Costantino, che riformò le legioni solo per evitare che esse si ribellassero a lui ( portò gli effettivi di ogni singola legione da 6000 a 1500, comandate da due generali invece che uno, uno per la cavalleria e uno per la fanteria ) e indobolendole notevolmente.
    E ricordiamoci che Costantino, in ambito familiare, uccise più parenti lui che Nerone.
    Siamo sicuri che Nerone era davvero un imperatore così scadente?
    Oppure, a differenza di Caligola, Domiziano, Claudio, Commodo, Costantino e Massenzio ha avuto autori che lo hanno candannato più duramente e un senato e un successore interessati all'infamia del suo nome?
  • Felix Parvus I
    00 02/09/2006 12:47
    !
    Folle dittatore. [SM=x506634]

    VALE
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    00 02/09/2006 12:59
    mmmh, bè, almeno scrivi le tue motivazioni. Non è un sondaggio.
    Comunque se dovessi fare una graduatoria di imperatori folli, al primo posto ci metterei Commodo.
    Prima o poi aprirò un post su di lui e su come ha accellerato il declino dell'impero [SM=x506658]
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    Caio Logero
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    00 02/09/2006 13:25
    Carissimo Revan

    Nerore arrivò sano di mente, ma la perse completamente stretto come era tra la forte e dispotica madre e l'invadente Seneca.
    Partì con ottime idee, ma essere sovrano e il potere lo fece andar fuori di testa.
    L'aver visto morire il padre ucciso, lui stesso divenuto assassino di Brittanico, costretto a fidarsi dell'uccisore di suo padre, costretto a diffidare di tutto...
    insomma la testa e i nervi "non possono" reggere ed inoltre era profondamente condizionato dalla madre...

    poteva essere un buon sovrano, ma non resse


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    Generale Massimo
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    00 02/09/2006 16:37
    mancava di carattere, si faceva influenzare da scellerati come Tigellino,aveva una concezione orientale e troppo estremista dello Stato. Poi ovviamente i fatti indicati da Caio Logero influirono non poco sulla sua condotta...
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    Antioco il Grande
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    Praefectus Fabrum
    00 02/09/2006 19:10
    Nerone non fu un folle, forse non era adatto a regnare ma comunque fece buone cose. 1 compì una svalutazione del denaro per aiutare il popolo (cosa che al Senato non piacque); 2 durante e dopo l'incendio aiutò i senza tetto e pianificò una città migliore nella speranza di evitare il ripetersi di tali disastri che in effetti, di quella estensione non avvennero più; 3 in politica esterna ottenne il protettorato sull'Armenia che durerà fino ai tempi di Traiano. Certo commise molti errori, il suo amore per la musica non era considerato da vero romano e per questo venne guardato male dagli aristocratici, i vari delitti lo misero in cattiva luce,e poi l'errore maggiore fu accusare i Cristiani (forse innocenti) dell'incendio. Tacito,da buono storico, afferma che i Cristiani, che erano una razza maligna, non erano comunque colpevoli del fuoco e mette in forte dubbio la voce che Nerone avesse cantato durante l'incendio. Il suo contemporaneo Svetonio, gran pettegolo, invece diede per certo che Nerone cantò e pure che se la facesse con sua madre. Queste notizie di cattiva propaganda vennero poi riprese dai primi storici cristiani, tipo Eusebio di Cesarea, che per allontanare il sospetto dai loro confratelli accollarono tutte le colpe al folle Nerone. Naturalemente saranno gli storici cristiani a essere letti per tutto il Medioevo (Tacito verra riscoperto solo nel '600) insieme a Svetonio e a tutti quegli autori minori che già prendevano per buona l'accusa di folle incendiario. Il vero problema è che gli storici romani provenivano tutti dalla classe senatoria perciò chi era rispettoso del Senato veniva ben giudicato dalla storia (Traiano, Antonino Pio, Marco Aurelio) chi invece intaccava gli interessi senatoriali o uccideva qualche suo membro passava alla storia come un incapace (Tiberio o Claudio) o un folle (Caligola, Nerone). Non è un caso che Commodo passi per un discreto sovrano per gli storici cristiani, sotto di lui (che aveva l'amante cristiana) non ci furono dopo molti anni persecuzioni e infatti gli storici cristiani sono gli unici a dire che Commodo fu un buon imperatore. Lo stesso vale per Costantino e tutti gli imperatori filo-cristiani, mentre quelli o pagani o avversari (Giuliano l'Apostata) o quelli di fede ariana (Costanzo II o Valente) vennero tacciati di tutti i mali. Si giunse al paradosso che negli anni in cui Alarico saccheggiava Roma, lo storico cristiano Paolo Orosio, scrivendo la sua Storia contro i pagani, affermasse che nell'Impero tutto ciò che era accaduto prima della nascita di Cristo era stato negativo, mentre dall'anno zero in poi il mondo era andato migliorando fino ai suoi tempi in cui tutto andava bene. In quegli anni anche la sua Spagna inizierà a essere invasa dai barbari. Altra cosa che nocque a Nerone fu l'edificazione della Domus Aurea che sottrasse terreno pubblico alla cittadinanza. Inoltre i sovrani Flavi per giustificare il loro potere calcarono la mano sulle nefandezze del sovrano precedente appogiati dali storici della loro corte (tipo Flavio Giuseppe, altro autore letto dai Cristiani).Certo Nerone commise molte colpe e forse sarebbe stato più felice se avesse solo potuto cantare (in fin dei conti fu quella gran ruffiana di sua madre a fare di tutto affinchè regnasse)ma di certo non fu il mostro che ci viene raccontato, lo dimostra il fatto che alcuni anni dopo la sua morte spuntò in Grecia un tizio che sosteneva di essere Nerore redivivo, nessuno si sarebbe fatto passare per un mostro!
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    Caio Logero
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    00 03/09/2006 17:58
    Re:

    Scritto da: Antioco il Grande 02/09/2006 19.10
    Nerone non fu un folle, forse non era adatto a regnare ma comunque fece buone cose. 1 compì una svalutazione del denaro per aiutare il popolo (cosa che al Senato non piacque); 2 durante e dopo l'incendio aiutò i senza tetto e pianificò una città migliore nella speranza di evitare il ripetersi di tali disastri che in effetti, di quella estensione non avvennero più; 3 in politica esterna ottenne il protettorato sull'Armenia che durerà fino ai tempi di Traiano. Certo commise molti errori, il suo amore per la musica non era considerato da vero romano e per questo venne guardato male dagli aristocratici, i vari delitti lo misero in cattiva luce,e poi l'errore maggiore fu accusare i Cristiani (forse innocenti) dell'incendio. Tacito,da buono storico, afferma che i Cristiani, che erano una razza maligna, non erano comunque colpevoli del fuoco e mette in forte dubbio la voce che Nerone avesse cantato durante l'incendio. Il suo contemporaneo Svetonio, gran pettegolo, invece diede per certo che Nerone cantò e pure che se la facesse con sua madre. Queste notizie di cattiva propaganda vennero poi riprese dai primi storici cristiani, tipo Eusebio di Cesarea, che per allontanare il sospetto dai loro confratelli accollarono tutte le colpe al folle Nerone. Naturalemente saranno gli storici cristiani a essere letti per tutto il Medioevo (Tacito verra riscoperto solo nel '600) insieme a Svetonio e a tutti quegli autori minori che già prendevano per buona l'accusa di folle incendiario. Il vero problema è che gli storici romani provenivano tutti dalla classe senatoria perciò chi era rispettoso del Senato veniva ben giudicato dalla storia (Traiano, Antonino Pio, Marco Aurelio) chi invece intaccava gli interessi senatoriali o uccideva qualche suo membro passava alla storia come un incapace (Tiberio o Claudio) o un folle (Caligola, Nerone). Non è un caso che Commodo passi per un discreto sovrano per gli storici cristiani, sotto di lui (che aveva l'amante cristiana) non ci furono dopo molti anni persecuzioni e infatti gli storici cristiani sono gli unici a dire che Commodo fu un buon imperatore. Lo stesso vale per Costantino e tutti gli imperatori filo-cristiani, mentre quelli o pagani o avversari (Giuliano l'Apostata) o quelli di fede ariana (Costanzo II o Valente) vennero tacciati di tutti i mali. Si giunse al paradosso che negli anni in cui Alarico saccheggiava Roma, lo storico cristiano Paolo Orosio, scrivendo la sua Storia contro i pagani, affermasse che nell'Impero tutto ciò che era accaduto prima della nascita di Cristo era stato negativo, mentre dall'anno zero in poi il mondo era andato migliorando fino ai suoi tempi in cui tutto andava bene. In quegli anni anche la sua Spagna inizierà a essere invasa dai barbari. Altra cosa che nocque a Nerone fu l'edificazione della Domus Aurea che sottrasse terreno pubblico alla cittadinanza. Inoltre i sovrani Flavi per giustificare il loro potere calcarono la mano sulle nefandezze del sovrano precedente appogiati dali storici della loro corte (tipo Flavio Giuseppe, altro autore letto dai Cristiani).Certo Nerone commise molte colpe e forse sarebbe stato più felice se avesse solo potuto cantare (in fin dei conti fu quella gran ruffiana di sua madre a fare di tutto affinchè regnasse)ma di certo non fu il mostro che ci viene raccontato, lo dimostra il fatto che alcuni anni dopo la sua morte spuntò in Grecia un tizio che sosteneva di essere Nerore redivivo, nessuno si sarebbe fatto passare per un mostro!



    Sono d'accordo con Antioco, ma Nerone aveva un progetto in se che il Senato non poteva accettare. Costruire un monarchia sul modello ellenistico.... molti furono le stragi fatti sugli aristocratici, elimiò ogni avversario.... Nerone alla fine perse la testa e non riuscì a percepire il pericolo... fu una brutta fine dopo un ottimo inizio....


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    00 06/09/2006 16:30
    Re:

    Scritto da: Antioco il Grande 02/09/2006 19.10
    Nerone non fu un folle, forse non era adatto a regnare ma comunque fece buone cose. 1 compì una svalutazione del denaro per aiutare il popolo (cosa che al Senato non piacque)...


    vedila come vuoi ma lo svalutare il danaro romano alla fine ha avuto un cattivo risultato [SM=g27972]
    le continue svalutazioni del danario sono state una delle cause del disfacimento economico dell'impero romano [SM=x506637]
    direi che continuando di questo passo è naturale che sia collassato economicamente [SM=x506631]
    prima nerone, poi gallieno, poi decio
    , massimino il trace, aureliano, diocleziano, e molti altri... [SM=x506641]
    alla fine ti davano 10 sesterzi d'oro e li usavi per comprarti l'uva.... [SM=x506630]
    i soldati disertavano e\o deponevano gli imperatori (anarchia militare) ecc ecc.... [SM=x506678]
    nerone: tipico imperatore da panem et circensem [SM=x506676]
    Ebbe così termine l'assedio di Angband; e i nemici di Morgoth ne furono sparpagliati e scissi l'uno dall'altro.E le cime fumanti del Thangorodrim continuarono a rizzarsi in fronte ai reami degli elfi Noldoli e Quendi a cento leghe da Menegroth: lontane, eppure troppo vicine.

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    00 06/09/2006 17:53
    La riforma monetaria venne fatta per aiutare il popolo e la "classe media" che usavano l'argento per vivere contro la classe senatoria grande consumatrice di oro. Svalutando l'aureo si permetteva ai non senatori di pagare gli stessi debiti con molto meno argento e ciò favoriva l'economia e il commercio. Poi la crisi economica continuerà, e Traiano conquisterà la Dacia per le sue miniere d'oro, ma crisi economiche c'erano già state ai tempi di Tiberio. Fu il cambiamento repentino di politica interna (prima filosenatoriale con Seneca e poi filo popolare dopo il pensionamento del filosofo) a nuocere all'immagine di Nerone proprio perché erano i senatori a fare gli storici e vedevano ogni cosa dal loro punto di vista. Certo commise tanti errori, forse troppi anche per un Cesare, ma questo fu causato dalle intromissioni materne prima e poi da loschi figuri come Tigellino, se Nerone voleva un consiglio non aveva a chi rivolgersi. Come ho già detto Nerone forse non avrebbe dovuto fare l'imperatore (in una società che aveva la monarchia assoluta cme quella romana)ma il letterato come era stato Claudio in gioventù. Questi, che pure non aveva fatto politia, divenne imperatore in età matura e seppe regnare, Nerone, salito al trono fanciullo, no.
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