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Esistì mai un Italiano come Mussolini?

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  • P.Scipion
    00 02/08/2006 02:14
    Ora che dopo aver proiettato la sua ombra inquietante su tutto il XX secolo,è stato finalmente sdoganato dall'attualità e collocato nella storia,ora che ci è consentito trattarlo in maniera asettica,come Cavour,Crispi,Mazzini o giolitti,senza farci sopraffare da emozioni,possiamo trovarci tutti d'accordo nel dire che Benito Mussolini fu nel bene e nel male,un grande uomo,un grande rivoluzionario,un grande politico,un grande statista?Nessun Italiano prima e dopo di lui,ha mai suscitato tanto isterismo,tanta speranza,tanto orgoglioso patriottismoe tanto dolore.Nessun italiano è stato più amato e più rinnegato,nessuno ha lasciato dietro di se tanto amore,tanto odio e tanta rovina.La grandezza del Duce è connessa con tutti questi estremi.Figlio di se stesso,senza maestri e senza modelli,demagogo e redentore,tattico e opportunista,egli si staglia gigantesco fra gli italiani di tutti i tempi.Storici nostrani e stranieri,si affannano da decenni per ridicolizzarlo sottolineando le sue debolezze,le sue vanterie,il suo narcisismo,e la sua megalomania,ma evitando di spiegare come un uomo di tal fatta sia riuscito a farsi gioco in un paio d'anni dell'intera classe dirigente italiana,ad affascianre per vent'anni milioni e milioni di connazionali e nono e a conquistarsi il rispetto,se non l'ammirazione,delle persoanlità più importanti del suo tempo sia in Italia sia nel mondo.Qual'era allora il suo segreto?

    [Modificato da P.Scipion 02/08/2006 2.22]

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    Pertinax
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    Centurio Primus Pilus
    00 02/08/2006 09:18
    [SM=g27983] [SM=g27983] [SM=g27983]
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    Seth Gecko
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    Miles
    00 02/08/2006 10:12
    io lo qual'era il suo segreto: una mascella enorme






    Non mi sono mai fidato di nessuno, figuriamoci di me stesso.



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    Tymoleon
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    Principalis
    00 02/08/2006 10:49
    Una discussione a dir poco provocatoria, non c'è che dire. Uhmm... Mussolini? Grande carisma, seppe approfittare delle debolezze insite nella repubblica liberale e si inserì nel mondo politico italiano con una facilità disarmante. Era un ottimo politico ma in realtà poco avezzo alle questioni militari.


    E così, nelle operazioni militari:
    Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
    Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
    Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
    SUN TZU

    La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
    BENEDETTO CROCE

    La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
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  • P.Scipion
    00 02/08/2006 11:47
    Re:

    Scritto da: Pertinax 02/08/2006 9.18
    [SM=g27983] [SM=g27983] [SM=g27983]



    era proprio a questo che mi riferivo.Analizzare la sua storia senza farsi sopraffare dai sentimenti,senza partire prevenuti...
    Credete che ce la possiate fare?
    erchè ogni volta che si parla di Mussolini si creano queste cose?Perchè i suoi connazionali invece di nalizzare la sua parabola politica lo denigrano e ne fanno un pagliaccio mettendosi nel ridicolo anche davanti agli stati stranieri?


    Ve lo dico io perchè...perchè tutti ignorano la sua storia..
    Come voi d'altronde...e se non la ignorate prego di postare cose intelligienti.

    Cmq a breve la seconda parte della spiegazione.
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    TGD5511
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    Praefectus Fabrum
    Servo del Lato oscuro
    00 02/08/2006 11:55
    Indiscutibilmente un eccelso politico dal trascinante carisma, secondo me il segreto del suo successo (perchè tenere una dittatura con il favore popolare per 20 anni è un successo) è il fatto di avere capito come trascinare il popolo, ingigantendo le vittorie del regime con una spaventosa propaganda e grandi discorsi (vedi quota 90).
    Negli ultimi anni è subentrata in lui la pazzia, e l'alleanza con il nazismo è stata il suo più grande errore...


    ----------------------------------------

    "Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
    Siamo il primo Impero Galattico!
    Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
    Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
    Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
    Siamo un Impero governato da una maggioranza!
    Un Impero governato da una nuova costituzione!
    Un Impero di leggi,non di politici!
    Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
    Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

    Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
    Imperatore Palpatine



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    smea37gollum
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    Centurio
    00 02/08/2006 12:08
    Re:

    Scritto da: P.Scipion 02/08/2006 2.14
    Ora che dopo aver proiettato la sua ombra inquietante su tutto il XX secolo,è stato finalmente sdoganato dall'attualità e collocato nella storia,ora che ci è consentito trattarlo in maniera asettica,come Cavour,Crispi,Mazzini o giolitti,senza farci sopraffare da emozioni,possiamo trovarci tutti d'accordo nel dire che Benito Mussolini fu nel bene e nel male,un grande uomo,un grande rivoluzionario,un grande politico,un grande statista?Nessun Italiano prima e dopo di lui,ha mai suscitato tanto isterismo,tanta speranza,tanto orgoglioso patriottismoe tanto dolore.Nessun italiano è stato più amato e più rinnegato,nessuno ha lasciato dietro di se tanto amore,tanto odio e tanta rovina.La grandezza del Duce è connessa con tutti questi estremi.Figlio di se stesso,senza maestri e senza modelli,demagogo e redentore,tattico e opportunista,egli si staglia gigantesco fra gli italiani di tutti i tempi.Storici nostrani e stranieri,si affannano da decenni per ridicolizzarlo sottolineando le sue debolezze,le sue vanterie,il suo narcisismo,e la sua megalomania,ma evitando di spiegare come un uomo di tal fatta sia riuscito a farsi gioco in un paio d'anni dell'intera classe dirigente italiana,ad affascianre per vent'anni milioni e milioni di connazionali e nono e a conquistarsi il rispetto,se non l'ammirazione,delle persoanlità più importanti del suo tempo sia in Italia sia nel mondo.Qual'era allora il suo segreto?

    [Modificato da P.Scipion 02/08/2006 2.22]




    l'olio di ricino.
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    Pius Augustus
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    Praefectus Fabrum
    00 02/08/2006 12:14
    vi rispondo con Shirer,riferito al 25 luglio:"così cadde in modo ignominioso il moderno cesare romano,il capo dalle frasi bellicose che aveva saputo approfittare della confusione e della disperazione del XX secolo,ma dietro le pompose apparenze si era dimostrato di cartapesta.Come uomo non mancava di intelligenza,di libri di storia ne aveva letti molti e pensava di averne tratte tutte le lezioni.Ma,come dittatore egli cadde nell'errore di voler trasformare in una grande potenza guerriera e imperiale un paese che mancava delle risorse industriali necessarie per questo scopo ed il cui popolo,a differenza dei tedeschi,troppo civilizzato,troppo smaliziato,troppo realista per credere a simili vuote ambizioni.In fondo il popolo italiano,sempre a differenza dei tedeschi,non aveva mai accettato il fascismo.Lo aveva semplicemente sopprtato sapendo che si trattava di un fenomeno di transizione.Di ciò Mussolini,verso la fine,parve rendersene conto.Al pari di tutti i dittatori egli fu trasportato dalla sete di potere che,come accade inevitabilmente,lo corruppe,gli corrose la mente e gli avvelenò il discrnimento.
    Da quì il suo secondo fatale errore:legare i destni d'italia a quelli della germania nazista:quando la campana incominciò a suonare a morto per la Germania ciò valese anche per l'italia."


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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    Zimisce
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    Centurio
    00 02/08/2006 12:15
    1) Non era un grande rivoluzionario: era solo un reazionario.
    2) Sul grande uomo avrei da ridire, se è vero che dai suoi incontri con Hitler usciva sempre con la faccia da cane bastonato, per tutte le urla che doveva sorbirsi e non riuscì a salvare Galeazzo Ciano dalla condanna a morte di Pavolini e soci.
    3)Grande politico? Non mi pare. Anche Giolitti detenne il potere per tanto tempo. Andreotti, poi, ha surclassato tutti come anni di potere. Entrambi senza usare manganelli e olio di ricino.
    4)Un grande statista non lo è mai stato... diciamocelo francamente: ha portato l'Italia sull'orlo del baratro con un esercito imbarazzante, sbagliando tutti i calcoli, attaccando vilmente la Francia, impelagandosi in Grecia, e poi, più tragicamente, in Russia... insomma: un disastro!

    Infine, il suo unico merito è stato quello di sfruttare, machiavellicamente, il becero maschilismo, sessismo, cameratismo, machismo tipico della cultura italiana e farne strumento di propaganda.

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    Pius Augustus
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    Praefectus Fabrum
    00 02/08/2006 12:22
    e con Nolte:"...era Mussolini.La guerra colse il nemico della Germania vestito da tedesco e lui,il guerriero,non osò opporre resistenza ne cercare coraggiosamente la morte.Dalla schiera dei partigiani qualcuno esclamò:"perchè hai tradito il socialismo?".Tutto quello che aveva segnato in maniera decisiva la sua vita gli veniva per l'ultima volta incontro e di fronte a tutto egli non poteva che riconoscere la propria sconfitta.
    (...)
    La morte di cui morì fu poco meno che un assassinio ma costituì nello stesso tempo una sottile grazia:ebbe la morte dei guerrieri e dei rivoluzionari senza essere stato in fondo nel'uno ne l'altro.
    Con la sua sensibilità intellettuale e nervosa aveva però avvertito e compreso che la guerra e la rivoluzione,ancora molto tempo rpima del loro travolgente apparire,erano le realtà di fondo del suo tempo:e questo rende tanto più rappresentativo un uomo che passò attraverso tutte le idee e posizioni politiche di un epoca,delle quali il fascismo al mondo sembrò la più importante ma probabilmente a lui non fu la più cara."


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
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    E allora perchè dovrei fuggire?"
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    Pertinax
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    Centurio Primus Pilus
    00 02/08/2006 13:28
    quindi si puo parlare di politica ora? [SM=x506651]
  • davide.cool
    00 02/08/2006 13:41
    Re:

    Scritto da: Pertinax 02/08/2006 13.28
    quindi si puo parlare di politica ora? [SM=x506651]



    mi sa che finirà con uno scontro di ideologie politiche come le altre volte e il topic verrà chiuso.
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    Pausania79
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    00 02/08/2006 13:50
    Sicuramente aveva carisma, la sue abilità oratorie sono fuori discussione, sapeva infiammare la folla, soggiogarla.Ha saputo approfittare della situazione dell'italia del dopoguerra incanalando nel partito i delusi, i frustarti, gli odi e i desideri di rivalsa e presentantandosi come l'uomo forte che poteva sollevare l'italia e alla gente solitamente piace l'uomo forte.
    Volendo definire mussolini con una sola parola si può dire: italiano! Eccesso in tutto e come molti italiani che conoscono la storia è malato del passato.
    Ciao a tutti
    "CHI GOVERNA COSTANTINOPOLI GOVERNA IL MONDO" CATERINA II DI RUSSIA
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    =hannibal=
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    00 02/08/2006 16:10
    Okkio che qua gia le premesse sono di politica...vedete di non andare oltre la soglia anche se ci siete molto vicini,senno poi arriva modred e vi trancia il topic.Secondo me qui era meglio evitarlo sto topic;è solo un consiglio naturalmente [SM=g27960]
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    Tymoleon
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    00 02/08/2006 16:50

    Grande politico? Non mi pare. Anche Giolitti detenne il potere per tanto tempo. Andreotti, poi, ha surclassato tutti come anni di potere. Entrambi senza usare manganelli e olio di ricino.

    Non solo non condivido 3 dei quattro punti da te espressi ma sopratutto questo paragone è quantomeno opinabile: da quando l'uso della violenza come strumento e prassi politica è metro di giudizio dell'attività politica stessa?


    E così, nelle operazioni militari:
    Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
    Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
    Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
    SUN TZU

    La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
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    00 02/08/2006 16:58
    Con quel punto intendevo dire: non è un grande politico colui che assurge al potere con la violenza... la politica è ben altra cosa, e i miei due esempi ne sono una valida testimonianza.

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    Tymoleon
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    00 02/08/2006 17:04
    I più grandi uomini politici hanno sempre fatto ricorso alla violenza (termine che comunque non mi piace per niente, troppo generico) anche il caro Giolitti.


    E così, nelle operazioni militari:
    Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
    Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
    Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
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    Pretoriano-
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    Centurio Primus Pilus
    00 02/08/2006 17:05
    onestamente parlando sono convinto che se Mussolini non si fosse schierato con Hitler durante la II guerra mondiale il fascismo in Italia sarebbe durato molto di piu!!!
    Mussolini era ben voluto dalla maggior parte del popolo, nonchè visto con simpatia anche da altri politici mondiali. Il suo unico errore, come detto, è statto schierarsi con il gerarca nazista.
    _____________________________________________________________________________________________________

    Baroni, date a pegno
    Castelli, borgate e città,
    piuttosto che cessar di guerreggiare l'un l'altro.

    Ser Bertran de Born.

    In Guerra gli eroi ci sono da entrambe le parti.


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    00 02/08/2006 17:27
    Guardate Franco
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    Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



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    Pausania79
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    00 02/08/2006 17:27
    Re:

    Scritto da: Tymoleon 02/08/2006 17.04
    I più grandi uomini politici hanno sempre fatto ricorso alla violenza (termine che comunque non mi piace per niente, troppo generico) anche il caro Giolitti.



    Basti pensare solo alle guerre civili combattute a roma.
    Non è che le guerre combattute, le violenze commesse abbiano reso Cesare, Augusto, Silla, Mario o Pompeo meno grandi.
    La violenza è stata per secoli un dei tanti mezzi usati per ottenere e mantenere il potere.
    Certo nella nostra società non è più accettabile (giustamente) ma non si può giudicare la storia con la mentalità di oggi, si falserebbe tutto.
    Ciao a tutti
    "CHI GOVERNA COSTANTINOPOLI GOVERNA IL MONDO" CATERINA II DI RUSSIA
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    Alessandro Magno III
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    00 02/08/2006 20:27
    uhm uno che porta l'italia in guerra senza risorse industriali ne tantomeno finanziarie,uno che toglie la libertà alla mia patria,uno che preferisce il terrore alla parola per governare,uno che si allea cn la germania nazista simbolo dell'oppressione,uno...potrei continuare all'infinito ma poi vi annoierei [SM=g27964] ,diciamo che nn era un grande uomo
    "Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
    Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
    Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
    Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
    Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
    Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
    Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
    Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
    E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
    Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

    Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

    Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

    Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
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    Pertinax
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    Centurio Primus Pilus
    00 02/08/2006 20:34
    doveva fare l'attore
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    Alessandro Magno III
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    Re:

    Scritto da: Pertinax 02/08/2006 20.34
    doveva fare l'attore


    quello comico...gia basta guardarlo in faccia:mascellone e tigna
    "Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
    Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
    Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
    Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
    Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
    Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
    Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
    Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
    E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
    Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

    Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

    Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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    Zimisce
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    Centurio
    00 02/08/2006 21:11
    Alessandro ha fatto un'analisi impeccabile del personaggio. In più voglio dire una cosa: non paragonatelo a Silla, Cesare, ecc... questi uomini erano di un'altra categoria e comunque la cultura romana era fondata sulla guerra. Mussolini fu mediocre anche nel male.

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    Pretoriano-
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    00 02/08/2006 21:21
    Re:

    Scritto da: Zimisce 02/08/2006 21.11
    Alessandro ha fatto un'analisi impeccabile del personaggio. In più voglio dire una cosa: non paragonatelo a Silla, Cesare, ecc... questi uomini erano di un'altra categoria e comunque la cultura romana era fondata sulla guerra. Mussolini fu mediocre anche nel male.



    e meno male aggiungerei [SM=g27975]
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    Baroni, date a pegno
    Castelli, borgate e città,
    piuttosto che cessar di guerreggiare l'un l'altro.

    Ser Bertran de Born.

    In Guerra gli eroi ci sono da entrambe le parti.


  • P.Scipion
    00 02/08/2006 21:27
    prego tutti d rispondee con assoluta obbiettività e di postare cose intelligienti per non infangare questo topic che a me sembra interessante.
    Mi è piaicuto l'intervento di Pius che ha tratto il so discorso da un libro,come si può vedere la descrizione del personaggio è totalmente di parte ed è per questo che io adesso cercherò di analizzarlo obbiettivamente perchè voglio esprimere le mie idee su mussolini...
    Come fatto da pius ora trascriverò un testo dal libro:"l'uomo della provvidenza" di arrigo petacco che su tutti i libri letti u mussolini mi sembra in assoluto il più obbiettivo(odio libri di parte).
  • P.Scipion
    00 02/08/2006 21:38
    ora non posso perchè sono ocupato ma entro domani posto [SM=g27960]
    intanto ocntinuate a discutere [SM=g27964]
    sempre analizzando obbiettivamente...

    ah cmq non vedo ocme questo post possa violare le regole dato che ormai si parla di 80 anni fa,di storia,di guerre,della persoanlità di un uomo,di come ha fatto a diventare quello che è diventato...
  • OFFLINE
    Tercio Real
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    00 02/08/2006 21:51
    Mussolini fu uno dei peggior statisti in campo militare.
    E in campo economico non riusci molto....
    Come gli altri dittatori europi, si appogio nel malcontento popolare dopo la 1 guerra mondiale per ottenere il potere.
    In pratica, mediante il panes et circensis, propaganda patriotica che richiedeva gli antichi valori e la durissima repressioe dei camicia nera, aveva al popolo tranquillo, mentre ci fosse pace e pane che portarsi alla bocca il popolo era tranquillo. (Tanti nonni, sotto Franco e Mussolini la pensavano cosi, e non interessava altro, poiche le sofferenze che avevano sofferto erano molte e l´ignoranza molto alta e facilmente manipolabili).
    E poi si allea con Hitler (Franco fu molto piu intelligente, piu furbo) e con una prepotenza e orgoglio eccessivo si crede capace di intrapendere campagne militare che risultano un fracasso, pergiudicando gli alleati che devono andare in soccorso... [SM=x506664]
    Son note qui le cagate militari degli Italiani nella guerra civile. Persino Franco si alegro quando gli italiani subirono una enorme disfatta nella difesa di madrid da parte dei repubblicani, perche fino quel momento, si credevano gli unici che sapevano di guerra e andavano per conto suo. Poi ubbidivano le ordini di Franco e collaboravano con Hitler e Franco per decidere gli attacchi.

    [Modificato da Tercio Real 02/08/2006 21.53]

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  • P.Scipion
    00 02/08/2006 21:57
    Re:

    Scritto da: Tercio Real 02/08/2006 21.51
    Mussolini fu uno dei peggior statisti in campo militare.
    E in campo economico non riusci molto....
    Come gli altri dittatori europi, si appogio nel malcontento popolare dopo la 1 guerra mondiale per ottenere il potere.
    In pratica, mediante il panes et circensis, propaganda patriotica che richiedeva gli antichi valori e la durissima repressioe dei camicia nera, aveva al popolo tranquillo, mentre ci fosse pace e pane che portarsi alla bocca il popolo era tranquillo. (Tanti nonni, sotto Franco e Mussolini la pensavano cosi, e non interessava altro, poiche le sofferenze che avevano sofferto erano molte e l´ignoranza molto alta e facilmente manipolabili).
    E poi si allea con Hitler (Franco fu molto piu intelligente, piu furbo) e con una prepotenza e orgoglio eccessivo si crede capace di intrapendere campagne militare che risultano un fracasso, pergiudicando gli alleati che devono andare in soccorso... [SM=x506664]
    Son note qui le cagate militari degli Italiani nella guerra civile. Persino Franco si alegro quando gli italiani subirono una enorme disfatta nella difesa di madrid da parte dei repubblicani, perche fino quel momento, si credevano gli unici che sapevano di guerra e andavano per conto suo. Poi ubbidivano le ordini di Franco e collaboravano con Hitler e Franco per decidere gli attacchi.

    [Modificato da Tercio Real 02/08/2006 21.53]




    si..mmm...e dove lo hai letto?

    dico della prima parte...
    io guardate stimo solo pius perchè è l'unico,anche se di parte,che analizza le cose con testi tratti da libri e senza scrivere queste cavolate che potrebbero anche essere sbagliate...cmq devo proprio andare ora...ciao ciao

    [Modificato da P.Scipion 02/08/2006 22.02]

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    00 02/08/2006 21:57
    Re:

    Scritto da: Tercio Real 02/08/2006 21.51
    Mussolini fu uno dei peggior statisti in campo militare.
    E in campo economico non riusci molto....
    Come gli altri dittatori europi, si appogio nel malcontento popolare dopo la 1 guerra mondiale per ottenere il potere.
    In pratica, mediante il panes et circensis, propaganda patriotica che richiedeva gli antichi valori e la durissima repressioe dei camicia nera, aveva al popolo tranquillo, mentre ci fosse pace e pane che portarsi alla bocca il popolo era tranquillo. (Tanti nonni, sotto Franco e Mussolini la pensavano cosi, e non interessava altro, poiche le sofferenze che avevano sofferto erano molte e l´ignoranza molto alta e facilmente manipolabili).
    E poi si allea con Hitler (Franco fu molto piu intelligente, piu furbo) e con una prepotenza e orgoglio eccessivo si crede capace di intrapendere campagne militare che risultano un fracasso, pergiudicando gli alleati che devono andare in soccorso... [SM=x506664]
    Son note qui le cagate militari degli Italiani nella guerra civile. Persino Franco si alegro quando gli italiani subirono una enorme disfatta nella difesa di madrid da parte dei repubblicani, perche fino quel momento, si credevano gli unici che sapevano di guerra e andavano per conto suo. Poi ubbidivano le ordini di Franco e collaboravano con Hitler e Franco per decidere gli attacchi.

    [Modificato da Tercio Real 02/08/2006 21.53]




    la disfatta di guadalajara,per la cronaca i fascisti non furono sconfitti dagli spagnoli o dai russi ma da altri italiani,delle gloriose brigate internazionali.


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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