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Le annotazioni tradotte della campagna cartaginese in italia e non

  • Messaggi
  • davide.cool
    00 17/07/2006 17:04
    Estratto delle annotazioni comunemente attribuite ad Amilcare Barca ed effettuate durante la campagna di Spagna.

    Annotazioni effettuate durante l’assedio e la successiva presa
    di Gades.

    “... Esattamente come previsto sbarcammo sulle coste della Spagna, vicino a Gades, senza
    alcun incidente degno di nota. Praticammo i sacrifici rituali in onore della dea Salambó e
    piantammo il nostro accampamento, e poi inviai esploratori a esaminare la zona...”

    “ I nostri esploratori hanno catturato una spia; ora, grazie alle informazioni che siamo riusciti a
    estorcergli, sappiamo dell’esistenza di un imbarcadero a sud della nostra posizione. La sua
    cattura è cruciale per mantenere il contatto con Cartagine e poter ottenere rinforzi in caso di
    necessità. Ho discusso la strategia da seguire con Asdrubale, mio vicecomandante, e abbiamo
    deciso di dividerci le truppe e lanciarci alla cattura dell’imbarcadero. Asdrubale è al comando
    dei tuareg; un’altra parte dei guerrieri resta al mio comando, e lascio alcuni uomini di riserva. In
    questo modo Asdrubale si fa carico delle truppe più rapide e agili del nostro esercito, mentre io
    comando la sezione più devastante. Anche se questa divisione delle truppe sembra sensata, al
    momento (e finché non conosceremo meglio il territorio in cui ci muoviamo) le due falangi
    dell’esercito resteranno vicine...”

    “... Prendemmo l’imbarcadero senza quasi subire perdite. Prima di procedere verso l’interno
    tornammo al punto in cui eravamo sbarcati, seguimmo la spiaggia verso nord e trovammo un
    villaggio iberico difeso da pochi militi. Li sottomettemmo molto facilmente e ci impadronimmo del
    villaggio, assicurando così al nostro esercito il rifornimento di provviste. Mentre ci addentravamo
    nella terraferma, alcuni banditi nascosti tra la sterpaglia ci tesero un’imboscata; li sbaragliammo,
    ma nella schermaglia perdemmo alcuni uomini. Fu una fortuna il fatto che le nostre due falangi
    dell’esercito fossero restati unite perché, in caso contrario, avremmo subito molte più perdite”.

    “ Continuando ad avanzare in direzione nordest, ci imbattemmo presto nei primi segni di
    resistenza seria da parte degli iberi. Un gruppo di difensori proteggeva un forte commerciale; li
    attaccammo e catturammo il forte. Al suo interno incontrammo un commerciante che ci propose
    di scambiare i viveri con oro. Dirigemmo quindi i rifornimenti del villaggio sulla spiaggia verso il
    forte commerciale per barattare con l’oro tutti i viveri ottenuti, e stabilimmo una rotta
    permanente dal forte verso il porto e dal porto verso Cartagine per ottenere rinforzi. Abbiamo
    deciso di fare lo stesso con tutti i villaggi e i forti commerciali che cattureremo per assicurare un
    continuo flusso d’oro verso Cartagine, senza trascurare i viveri necessari per le nostre truppe...”

    “... I rinforzi hanno iniziato ad arrivare; alcuni uomini ci allertano sui banditi imboscati vicino alla
    spiaggia. Abbiamo ordinato alle truppe di evitare il combattimento con loro e di proseguire
    direttamente verso le nostre posizioni avanzate...”

    “... Sono tornati i tuareg che avevamo inviato a esplorare la zona dopo la cattura del forte. Ora
    conosciamo la situazione esatta di Gades e, cosa più importante di tutte, l’ubicazione precisa
    dei villaggi e dei forti commerciali che la circondano. Per conquistare Gades è di vitale
    importanza controllare il maggior numero possibile di queste strutture; quindi debiliteremo il
    nemico e aumenteremo i nostri invii a Cartagine, per poter ricevere truppe d’appoggio in caso di
    necessità.

    "il problema principale che ci si può presentare per raggiungere questo obiettivo sono le
    continue battute che gli iberi intraprendono da Gades. Ho disposto con il mio vicecomandante
    che le truppe più veloci restino al sicuro nei forti assediati, per evitare la cattura, mentre
    attendono l’appoggio delle mie truppe d’assalto...”

    “... Gades è caduta. Dopo vari tentativi abbiamo sferrato l’ultimo attacco all’alba, quando sono
    arrivati gli ultimi rinforzi. Abbiamo abbattuto le porte e le unità più veloci sono penetrate nella
    fortezza. Quando hanno iniziato a combattere con i nemici appostati all’interno del foro ed è
    cessato il lancio di frecce dalle mura esterne, ho ordinato alle truppe d’assalto di attaccare.
    Abbiamo subito molte perdite, ma la fortezza ha ceduto. Ora dobbiamo solo resistere agli
    attacchi del nemico fino all’arrivo di Annibale e del suo esercito. Ho ordinato che tutte le rotte
    dell’oro, che prima si dirigevano a Cartagine, siano deviate verso il foro di Gades. Con quella
    ricchezza rafforzerò il mio esercito assoldando mercenari iberici, particolarmente abili nella
    difesa. Abbiamo anche ordinato a uno dei villaggi conquistati di inviare direttamente i viveri al
    foro di Gades. Avremo bisogno di quel rifornimento per resistere all’assedio e aumentare la
    popolazione, se si rendesse necessario chiamare alle armi la popolazione civile...”

    continua >>>
  • davide.cool
    00 17/07/2006 17:06
    Estratto delle memorie di Maharbal, luogotenente di Annibale Barca nelle campagne in
    Annotazioni effettuate durante la campagna nell’altopiano
    settentrionale spagnolo.

    “... Attraverso un valico angusto ci dirigemmo verso la città di Obila. Che strana terra è la
    Spagna: incredibilmente bella ma allo stesso tempo selvaggia, agreste e insieme minacciosa.
    Solo qualcuno come Annibale può osare valicare queste montagne con l’unico aiuto di un
    pugno di tuareg e tre elefanti da guerra. L’impresa appare ancora più difficile se teniamo conto
    del fatto che non dovevamo assolutamente perdere i muli carichi d’oro che ci accompagnavano.
    Il piano di Annibale era prendere Salmantica con l’aiuto di mercenari iberici; in tal modo avrebbe
    riservato il grosso dell’esercito cartaginese, già sbarcato nella penisola, per le battaglie che si
    sarebbero certamente presentate prima di affrontare la nostra destinazione finale: Roma”.

    “...Abbiamo scortato i muli lungo il passo di montagna, lottando contro lupi e banditi imboscati.
    Gli ordini di Annibale erano chiari: proteggere i muli a ogni costo... e così abbiamo fatto, anche
    a costo di perdere alcuni valorosi guerrieri. Si indovinava già la fine del cammino quando ci
    siamo imbattuti in Quinto e nei suoi uomini. Quinto era il comandante di Obila, la fortezza vicina
    a Salmantica, e si offrì di aiutarci con le sue truppe in cambio dell’oro trasportato dai nostri
    muli... I piani di Annibale sembravano avverarsi”.

    “... Immediatamente abbiamo inviato i tuareg superstiti a esplorare la zona. Grazie a loro
    abbiamo saputo dell’esistenza di due accampamenti teutoni a nord di Obila. Annibale ha
    assunto il comando della maggior parte delle truppe che ci ha offerto Quinto ed è partito per
    catturare gli accampamenti e i forti nelle immediate vicinanze. Io sono rimasto al comando della
    cavalleria, con l’obiettivo di conquistare un altro accampamento teutonico a ovest di Obila.
    Subito dopo aver preso gli accampamenti ci siamo dedicati alla cattura sistematica di tutti i forti
    e i villaggi vicini a Salmantica, e ci siamo impossessati anche di alcune strutture che aveva già
    catturato lo stesso Quinto. Abbiamo incontrato una dura resistenza per conquistare alcuni forti
    ma, con l’aiuto dei teutoni reclutati negli accampamenti e degli uomini che Quinto ci inviava
    quando subivamo grandi perdite, abbiamo catturato uno a uno tutti gli insediamenti. Solo
    quando abbiamo avuto in nostro potere la maggior parte di loro, abbiamo iniziato a progettare
    l’attacco a Salmantica...”

    “... La battaglia per conquistare Salmantica è stata dura e molto lunga, poiché all’interno delle
    sue mura si trovavano numerosi guerrieri intenzionati a far pagare cara la loro sconfitta.
    Distruggemmo le porte e riuscimmo a farci strada verso il centro; lì combattemmo contro le
    unità nemiche finché non prendemmo il controllo di quella parte della fortezza. Avevamo subito
    molte perdite, quindi ci raggruppammo attorno alla sorgente di acqua curativa per accudire i
    nostri feriti e restare a una buona distanza dai proiettili che venivano scagliati dalle mura
    esterne. Comprendemmo poi che non disponevamo di forze sufficienti per intraprendere
    l’attacco decisivo al foro. La nostra situazione era disperata, poiché buona parte dei rinforzi che
    ci inviava Quinto morivano prima di giungere a destinazione, trafitti dalle frecce nemiche.
    Annibale decise allora di utilizzare i teutoni che restavano negli accampamenti. Grazie a loro
    lanciammo un primo attacco contro il foro, e i rinforzi ne approfittarono per attraversare le mura
    senza essere colpiti e per sostenere un secondo attacco contro l’edificio centrale della
    fortezza”.

    “... Salmantica è caduta, ma Quinto non sembrò soddisfatto dell’oro che gli consegnammo e ci
    dichiarò guerra. Immediatamente deviammo verso il foro tutta la produzione dei villaggi e
    iniziammo a reclutare iberi a Salmantica. Mentre i nostri mercenari teutoni fustigavano le
    posizioni di Quinto, reclutammo il maggior numero possibile di difensori, frombolieri e guardie di
    élite. A poco a poco, quindi, stringemmo l’accerchiamento attorno a Obila fino a controllare tutti i
    villaggi e i forti vicini. Alcuni forti contenevano molte truppe, per cui evitammo il confronto diretto
    e li perseguitammo invece con le nostre catapulte. Annibale si incaricò di mantenere
    l’accerchiamento mentre io, accompagnato da alcuni cavalieri teutoni, riattraversai il valico di
    montagna alla ricerca di rinforzi. Quando giunsi con i rinforzi alle porte sud di Obila demmo il via
    all’attacco. Annibale entrò da nord con i suoi uomini e io da sud; il combattimento fu feroce, ma
    gli dei ci protessero e ci diedero la vittoria...”

    continua >>>

    [Modificato da davide.cool 17/07/2006 17.07]

  • davide.cool
    00 17/07/2006 17:09
    Annotazioni effettuate durante l’assedio di Sagunto
    “...Finché non scorgemmo Sagunto, Annibale non diede ordine di rallentare la marcia. Avevamo
    concordato un incontro con Ogox, uno dei capi che ci erano ancora fedeli, che con i suoi uomini
    doveva aiutarci a spezzare le prime linee difensive del nemico sulla sponda opposta del fiume.
    Le forze di Ogox ci attendevano nel luogo concordato. Annibale ordinò al capo locale che i suoi
    uomini attaccassero per primi, seguiti dai nostri eroi e dalle loro falangi dell’esercito. Ogox ci
    offrì altri uomini in cambio di viveri; immediatamente Annibale ordinò che i viveri dell’unico
    villaggio che controllavamo fino a quel momento si dirigessero verso il forte di Ameghin, da cui
    sarebbero partiti i rinforzi del nostro alleato”.

    “...Le nostre truppe caricarono con furia contro i primi iberi, rompendo le loro linee. In breve
    tempo il nemico si vide decimato e si ritirò disordinatamente verso i forti che proteggevano
    Sagunto. Lì li avremmo massacrati, se non fosse sopraggiunta una colonna di cavalleria
    romana che coprì la ritirata dei superstiti. Ci disfacemmo dei romani, ma anche le nostre truppe
    avevano subito perdite. Mentre Annibale pianificava l’assedio e la successiva cattura della
    fortezza, attendemmo le truppe di rinforzo della seconda falange del nostro esercito. Durante la
    marcia le truppe di rinforzo catturarono altri due villaggi, deviando il loro rifornimento di viveri al
    forte di Ameghin...”

    “... Il piano di Annibale consisteva nell’interrompere la fornitura di viveri a Sagunto per facilitare
    l’assalto della fortezza. Innanzitutto dovevamo catturare i forti in cui si erano rifugiati i resti delle
    prime difese iberiche, e quindi conquistare uno a uno i villaggi che rifornivano Sagunto.
    Dividemmo in due parti il grosso del nostro esercito e prendemmo, uno dopo l’altro, tutti i forti.
    Annibale e alcuni dei nostri generali si diressero a est di Sagunto, conquistando rapidamente
    tutti i villaggi fino ad assediare le porte della città. A me fu affidato l’incarico di dirigere l’attacco
    verso la zona ovest, fino ad assediare le altre porte della fortezza. La chiave del successo del
    piano di Annibale era la conquista dei villaggi nel modo più rapido possibile, in modo che i
    difensori si indebolissero e noi potessimo conquistare la città prima dell’arrivo dei rinforzi
    romani”.

    “...Gli iberi che resistevano a Sagunto avevano un’unica speranza: che i loro messaggeri
    riuscissero a superare il nostro blocco. I messaggeri dovevano attraversare il fiume a nord di
    Sagunto per contattare i romani, e quindi noi appostammo sulle rotte di fuga due dei nostri
    migliori generali al comando delle loro truppe, per intercettare tutti i nemici che avessero tentato
    di uscire dalla fortezza...”

    “... Dopo aver conquistato tutti i villaggi, quando la fame iniziò a minare la salute dei difensori,
    attaccammo la fortezza irrompendo con ogni falange dell’esercito attraverso le porte assediate.
    Grazie alla debolezza dei difensori e ai rinforzi che Ogox ci aveva inviato periodicamente,
    riuscimmo finalmente a conquistare Sagunto”.

    Annotazioni effettuate durante il valico delle Alpi.

    “... Quindi Annibale optò per l’opzione più rischiosa, addentrarsi nella penisola italica
    attraversando le Alpi ed evitare la rotta costiera, fortificata dai romani. Quando eravamo già nei
    contrafforti alpini, accompagnati da un piccolo distaccamento, superammo il grosso delle nostre
    forze per stabilire il contatto con i diversi capi locali delle tribù galliche cisalpine. Il nostro primo
    incontro fu con Eohric, capo del villaggio di Abhean. La fama di Annibale si era estesa tra le
    valli, i fiumi e le montagne ed Eohric aveva già sentito parlare delle nostre imprese nella
    penisola iberica. Offrì quindi il suo aiuto e quello dei suoi uomini nella nostra marcia su Roma, e
    ci chiese in cambio di guidare le sue truppe per riconquistare alcuni forti commerciali e un
    villaggio che i romani gli avevano sottratto. Accettammo a condizione di non arrischiare il grosso
    del nostro esercito; Eohric mise al sicuro i nostri uomini nel suo territorio e Annibale e io
    partimmo per raggiungere le truppe che il capo gallico aveva destinato all’attacco.
    Conquistammo uno a uno tutti gli insediamenti... Un eroe romano che difendeva uno dei forti fu
    abbattuto dalle nostre spade e recuperammo i preziosi amuleti che indossava, e poi ci
    lanciammo alla riconquista del villaggio. Quando tutti i forti e il villaggio furono in nostro potere
    tornammo a parlare con Eohric che ci fornì una mappa completa di tutta la regione, con i villaggi
    in cui avremmo potuto trovare alleati...”

    “... Ci dirigemmo a Lilibeo. Lì Adatel ci chiese di recuperare alcuni muli smarriti nel bosco.
    Lottammo contro vari lupi fino a recuperare i muli, che furono immediatamente restituiti ad
    Adatel in cambio della sua alleanza. Proseguimmo il cammino verso nord, verso il villaggio di
    Poyba. Lì parlammo con Rumstan, il capo locale, che ci chiese di liberare il villaggio di Rapta.
    Lo facemmo, ottenendo anche una pietra di fuoco da uno dei gladiatori caduti. Tornammo a
    parlare con Rumstan, ma la sua prova risultò essere un inganno. A Poyba parlammo anche con
    Duronix, un druido che ci offrì il suo aiuto se avessimo ottenuto quattro pietre di fuoco e le
    avessimo poste negli altari che circondavano il centro del villaggio.

    Stavamo già abbandonando il villaggio quando un guerriero ci fece segno di avvicinarci; si
    trattava di Hareld, un guerriero che aspirava a diventare capo di Poyba. Per riuscirci, doveva
    sfidare e battere Rumstan a un combattimento testa a testa.
    Rumstan era però molto più forte di Hareld, e quindi il guerriero aveva bisogno di amuleti che lo
    aiutassero a sconfiggere il capo attuale. Facemmo un accordo: gli avremmo dato gli oggetti che
    avevamo raccolto e lui, in cambio, ci avrebbe aiutato dopo essere diventato il nuovo capo di
    Poyba”.

    “... La nostra destinazione seguente era il villaggio di Harta. Lì aiutammo Ulfcytel a scegliere la
    strategia migliore per sconfiggere il capo normanno che terrorizzava il suo villaggio; “i guerrieri
    con ascia”, scelse Annibale... Saggia decisione. Proseguimmo il viaggio verso Wiferth, dove
    alcuni sacerdoti romani avevano sequestrato gli abitanti del villaggio e li avevano portati in una
    grotta lontana. Con i guerrieri che ci fornì Durathacth, il druido locale, ci recammo alla grotta ed
    eliminammo i sacerdoti e i mercenari normanni che li proteggevano. Prima di abbandonare la
    grotta esaminammo accuratamente il campo di battaglia, dove trovammo oggetti preziosi e
    alcune pietre di fuoco. La destinazione seguente fu Dagda, dove Dirmunt ci chiese di
    recuperare i muli addetti al rifornimento che gli avevano rubato alcuni romani”.

    “...I romani erano acquartierati in un foro vicino, verso cui ci dirigemmo con le truppe che ci
    diede Dirmunt. Annibale organizzò così l’assalto: assegnò a me tutti gli arcieri, mentre lui restò
    al comando degli altri soldati. Ci avvicinammo alla prima porta, che distruggemmo con le
    catapulte, e attirammo all’esterno l’eroe nemico. Dopo aver neutralizzato l’eroe varcammo le
    porte, eliminando tutti i romani in cui ci imbattemmo. Abbattemmo le seconde porte con gli
    arcieri. Annibale assunse allora il controllo dei miei arcieri e tutte le truppe furono al suo
    comando. Annibale si allontanò dalle porte, mentre io attiravo a poco a poco il nemico verso la
    sua posizione. Dopo aver eliminato gli ultimi pretoriani e gladiatori e recuperato gli oggetti che
    avevano lasciato cadere, catturammo tutti i muli e li restituimmo a Dirmunt...”

    “... Tornammo a Poyba con tutti gli oggetti che avevamo raccolto. Innanzitutto consegnammo le
    pietre di fuoco al druido, che fornì ad Annibale poteri sovrumani, e poi demmo a Hareld alcuni
    oggetti magici che avevamo trovato; alcuni guanti della salute, una cintura di serpenti e una
    cintura dei re. Grazie a tali oggetti Hareld poté sconfiggere Rumstan e diventare il capo di
    Poyba. La nostra visita successiva fu a Ridga, dove Ulfcytel ci chiese di aiutarlo a scortare un
    mulo attraverso una strada di montagna infestata dai teutoni. L’unico modo per passare era
    seguire il ritmo del mulo, circondandolo con i nostri cavalieri senza attaccare i teutoni, solo
    difendendoci e impedendo che il mulo fosse attaccato. Quando il mulo fu al sicuro, e
    considerate le perdite subite, Annibale affermò che, se avesse saputo in anticipo come sarebbe
    andata la missione, avrebbe decimato a poco a poco i teutoni prima di intraprenderla. L’ultima
    missione che portammo a termine fu quella che ci affidarono a Bryda: addestrare alcuni giovani
    guerrieri nella Montagna della rovina. Fu una missione che Annibale dovette affrontare da solo;
    quando uscì esausto dal campo di addestramento mi confessò che non avrebbe potuto
    superare la prova senza gli oggetti magici che aveva già con sé e quelli che aveva trovato lì e
    che, comunque, aveva dovuto dosarli con saggezza...”

    [Modificato da davide.cool 17/07/2006 17.10]

  • davide.cool
    00 17/07/2006 17:12
    Annotazioni effettuate dopo la battaglia di Canne, in Italia
    “... Eravamo riusciti a giungere fino a Canne, il luogo in cui Roma aveva appostato l’élite del suo
    esercito con l’unico obiettivo di frenare la nostra avanzata. Annibale valutò la situazione prima
    di stabilire il piano di attacco. I romani erano superiori numericamente e la maggior parte del
    loro esercito si trovava nell’accampamento che avevano montato sull’altra sponda del fiume.
    Tra il loro accampamento e le nostre posizioni si ergevano due colline, controllate da qualche
    soldato romano...”

    “... La strategia di Annibale consisteva nel controllare le colline e resistere ai tentativi romani di
    recuperare la posizione, per debilitare gradualmente il grosso delle loro forze.”

    “...Mettendo in campo tutte le parti dell’esercito di cui disponevamo, sconfiggemmo il nemico
    che ci attendeva sulla nostra sponda del fiume. Annibale in persona guidò i suoi uomini verso la
    collina a destra e conquistò la posizione, mentre noi eroi restanti attendevamo con i nostri
    uomini nel punto in cui avevamo sconfitto i primi romani. In quel preciso istante
    dall’accampamento romano partirono i primi soldati pronti a riconquistare la collina. Non
    tenemmo mai sulla collina più di un eroe con i suoi uomini. A seconda delle perdite subite e del
    tipo di truppe che inviavano i romani, la collina veniva difesa da un eroe diverso con lo scopo di
    infliggere al nemico il maggior numero possibile di perdite, sacrificando una minima parte dei
    nostri soldati...”

    “... Finalmente il logoramento a cui sottoponevamo il nemico diede i suoi frutti. I romani che
    occupavano l’altra collina si ritirarono nell’accampamento, in cui si trincerarono per resistere al
    nostro attacco finale. Con le due colline sotto il nostro controllo, sferrammo sulle posizioni
    nemiche un attacco schiacciante con tutto il nostro esercito. La battaglia fu lunga e cruenta, e
    diverse volte dovemmo ritirarci sulle colline per riprenderci dalle ferite subite. Quando l’ultimo
    legionario romano morì, restavano in piedi pochi di noi insieme ad Annibale, esausti, ma felici
    per l’importantissima vittoria conseguita...”

    “... La mia opinione è che dobbiamo sfruttare l’opportunità che ci hanno offerto gli dei e
    marciare immediatamente su Roma. Però Annibale, per la prima volta, si mostra più prudente e
    preferisce attendere che abbiamo ricomposto il nostro esercito. Sento che il momento è
    cruciale, e prego che Annibale non abbia preso la decisione sbagliata...”
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    Megas Alexandros
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    Centurio
    00 17/07/2006 18:41
    Da dove le hai tratte?
  • davide.cool
    00 17/07/2006 19:06
    erano annotazioni cui ne avevo già sentito parlare quando ero piu piccolo, solo che le avevo viste in fenicio/greco antico e non avevo mai letto la traduzione non avendo ne internet ne altro. qualche settimana fa, spulciavo il web in cerca di informazioni che non conoscevo su cartagine e sono poche dato ke so moltissimo... sapevo che annibale era sempre seguito dal filosofo greco suo amico ovunque andava. ho fatto una ricerca su google riguardo possibili testi scritti e annotazioni risalenti a quel periodo e mi sono venuti fuori i risultati.

    ho trovato la versione in inglese e l'ho tradotta in qualche giorno. purtroppo dato ke per problemi interni al pc, ho disabilitato la cronologia internet e non posso ritrovarla cercando li.
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    LeonidaSA
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    Centurio
    00 18/07/2006 10:23
    Che sono le pietre di fuoco????? [SM=x506639]

    "Teste alte, perdio! ...Quelle sono pallottole, non merda." (Lepic, colonello dei granatieri a cavallo della Guardia - Eylau 1807)

    "Un ussaro che a trent'anni non è ancora morto è un vigliacco!" (Lasalle, generale della cavalleria leggera dell'esercito francese)
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    TGD5511
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    Praefectus Fabrum
    Servo del Lato oscuro
    00 18/07/2006 10:32
    Re:

    Scritto da: davide.cool 17/07/2006 17.04
    Estratto delle annotazioni comunemente attribuite ad Amilcare Barca ed effettuate durante la campagna di Spagna.

    Annotazioni effettuate durante l’assedio e la successiva presa
    di Gades.

    “... Esattamente come previsto sbarcammo sulle coste della Spagna, vicino a Gades, senza
    alcun incidente degno di nota. Praticammo i sacrifici rituali in onore della dea Salambó e
    piantammo il nostro accampamento, e poi inviai esploratori a esaminare la zona...”

    “ I nostri esploratori hanno catturato una spia; ora, grazie alle informazioni che siamo riusciti a
    estorcergli, sappiamo dell’esistenza di un imbarcadero a sud della nostra posizione. La sua
    cattura è cruciale per mantenere il contatto con Cartagine e poter ottenere rinforzi in caso di
    necessità. Ho discusso la strategia da seguire con Asdrubale, mio vicecomandante, e abbiamo
    deciso di dividerci le truppe e lanciarci alla cattura dell’imbarcadero. Asdrubale è al comando
    dei tuareg; un’altra parte dei guerrieri resta al mio comando, e lascio alcuni uomini di riserva. In
    questo modo Asdrubale si fa carico delle truppe più rapide e agili del nostro esercito, mentre io
    comando la sezione più devastante. Anche se questa divisione delle truppe sembra sensata, al
    momento (e finché non conosceremo meglio il territorio in cui ci muoviamo) le due falangi
    dell’esercito resteranno vicine...”

    “... Prendemmo l’imbarcadero senza quasi subire perdite. Prima di procedere verso l’interno
    tornammo al punto in cui eravamo sbarcati, seguimmo la spiaggia verso nord e trovammo un
    villaggio iberico difeso da pochi militi. Li sottomettemmo molto facilmente e ci impadronimmo del
    villaggio, assicurando così al nostro esercito il rifornimento di provviste. Mentre ci addentravamo
    nella terraferma, alcuni banditi nascosti tra la sterpaglia ci tesero un’imboscata; li sbaragliammo,
    ma nella schermaglia perdemmo alcuni uomini. Fu una fortuna il fatto che le nostre due falangi
    dell’esercito fossero restati unite perché, in caso contrario, avremmo subito molte più perdite”.

    “ Continuando ad avanzare in direzione nordest, ci imbattemmo presto nei primi segni di
    resistenza seria da parte degli iberi. Un gruppo di difensori proteggeva un forte commerciale; li
    attaccammo e catturammo il forte. Al suo interno incontrammo un commerciante che ci propose
    di scambiare i viveri con oro. Dirigemmo quindi i rifornimenti del villaggio sulla spiaggia verso il
    forte commerciale per barattare con l’oro tutti i viveri ottenuti, e stabilimmo una rotta
    permanente dal forte verso il porto e dal porto verso Cartagine per ottenere rinforzi. Abbiamo
    deciso di fare lo stesso con tutti i villaggi e i forti commerciali che cattureremo per assicurare un
    continuo flusso d’oro verso Cartagine, senza trascurare i viveri necessari per le nostre truppe...”

    “... I rinforzi hanno iniziato ad arrivare; alcuni uomini ci allertano sui banditi imboscati vicino alla
    spiaggia. Abbiamo ordinato alle truppe di evitare il combattimento con loro e di proseguire
    direttamente verso le nostre posizioni avanzate...”

    “... Sono tornati i tuareg che avevamo inviato a esplorare la zona dopo la cattura del forte. Ora
    conosciamo la situazione esatta di Gades e, cosa più importante di tutte, l’ubicazione precisa
    dei villaggi e dei forti commerciali che la circondano. Per conquistare Gades è di vitale
    importanza controllare il maggior numero possibile di queste strutture; quindi debiliteremo il
    nemico e aumenteremo i nostri invii a Cartagine, per poter ricevere truppe d’appoggio in caso di
    necessità.

    "il problema principale che ci si può presentare per raggiungere questo obiettivo sono le
    continue battute che gli iberi intraprendono da Gades. Ho disposto con il mio vicecomandante
    che le truppe più veloci restino al sicuro nei forti assediati, per evitare la cattura, mentre
    attendono l’appoggio delle mie truppe d’assalto...”

    “... Gades è caduta. Dopo vari tentativi abbiamo sferrato l’ultimo attacco all’alba, quando sono
    arrivati gli ultimi rinforzi. Abbiamo abbattuto le porte e le unità più veloci sono penetrate nella
    fortezza. Quando hanno iniziato a combattere con i nemici appostati all’interno del foro ed è
    cessato il lancio di frecce dalle mura esterne, ho ordinato alle truppe d’assalto di attaccare.
    Abbiamo subito molte perdite, ma la fortezza ha ceduto. Ora dobbiamo solo resistere agli
    attacchi del nemico fino all’arrivo di Annibale e del suo esercito. Ho ordinato che tutte le rotte
    dell’oro, che prima si dirigevano a Cartagine, siano deviate verso il foro di Gades. Con quella
    ricchezza rafforzerò il mio esercito assoldando mercenari iberici, particolarmente abili nella
    difesa. Abbiamo anche ordinato a uno dei villaggi conquistati di inviare direttamente i viveri al
    foro di Gades. Avremo bisogno di quel rifornimento per resistere all’assedio e aumentare la
    popolazione, se si rendesse necessario chiamare alle armi la popolazione civile...”

    continua >>>


    Non vorrei dire... ma questa mi pare la descrizione pari pari della prima battaglia di Imperium Le Guerre Puniche [SM=g27964]
    Che lo abbiano fatto così accurato?


    ----------------------------------------

    "Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
    Siamo il primo Impero Galattico!
    Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
    Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
    Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
    Siamo un Impero governato da una maggioranza!
    Un Impero governato da una nuova costituzione!
    Un Impero di leggi,non di politici!
    Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
    Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

    Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
    Imperatore Palpatine



  • davide.cool
    00 18/07/2006 11:08
    Re: Re:

    Scritto da: TGD5511 18/07/2006 10.32

    Non vorrei dire... ma questa mi pare la descrizione pari pari della prima battaglia di Imperium Le Guerre Puniche [SM=g27964]
    Che lo abbiano fatto così accurato?



    imperium il gioco? potrei controllare se mi da il link di imperium.
  • davide.cool
    00 18/07/2006 11:12
    [SM=x506668] controllato. c'è la versione già tradotta. non so se ridere o piangere per averla tradotta da un altro sito quando c'era già in ita
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    00 18/07/2006 11:33
    Re: Re: Re:

    Scritto da: davide.cool 18/07/2006 11.08


    imperium il gioco? potrei controllare se mi da il link di imperium.


    Io intendevo che è uguale identico allo svolgimento della prima battaglia di imperiu le guerre puniche [SM=g27964]


    ----------------------------------------

    "Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
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  • davide.cool
    00 18/07/2006 13:22
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: TGD5511 18/07/2006 11.33

    Io intendevo che è uguale identico allo svolgimento della prima battaglia di imperiu le guerre puniche [SM=g27964]



    non posso risponderti perchè imperium non c'è lo e adesso mi sono pentito di non averlo preso perkè in tanto mi dissero che era bello
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    00 18/07/2006 14:11
    preso con le mani nella marmellata? [SM=g27964] [SM=g27964] [SM=g27964]

    le pietre di fuoco sono idoli
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    00 18/07/2006 14:26
    Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: davide.cool 18/07/2006 13.22


    non posso risponderti perchè imperium non c'è lo e adesso mi sono pentito di non averlo preso perkè in tanto mi dissero che era bello


    [SM=x506656]
    Ora cmq lo vendono a 9 euro nei negozi di videogiochi...è molto bello


    ----------------------------------------

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  • davide.cool
    00 18/07/2006 14:37
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: TGD5511 18/07/2006 14.26

    [SM=x506656]
    Ora cmq lo vendono a 9 euro nei negozi di videogiochi...è molto bello



    si ma dalle immagini mi sembra che graficamente non è granchè.
  • davide.cool
    00 18/07/2006 14:41
    Re:

    Scritto da: Pertinax 18/07/2006 14.11
    preso con le mani nella marmellata? [SM=g27964] [SM=g27964] [SM=g27964]

    le pietre di fuoco sono idoli



    può essere. magari per sbaglio lo tradotto da un sito english che riportava quello che conteneva il gioco però le frasi sono autentiche e controlla se non ci credi
  • davide.cool
    00 18/07/2006 20:25
    Re:

    Scritto da: LeonidaSA 18/07/2006 10.23
    Che sono le pietre di fuoco????? [SM=x506639]



    per pietra di fuoco si intende la gemma chiamata odiernamente opale di fuoco. Lo storico romano Plinio, descrisse la bellezza dell'opale come la combinazione della bellezza di tutte le altre gemme , c'è in loro un fuoco piu calmo di quello del rubino, C'è il viola brillante dell'ametista, il giallo dorato del topazio, il blu profondo dello zaffiro che brillano tutti insieme in un incredibile unione.



    l'opale di fuoco in tempi antichi si poteva trovare in molte parti dell'africa del nord e centrale, in messico, ecc

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    00 20/07/2006 17:56
    Imperium fa schifo. Comunque questi passi hanno l'aria di essere dei falsi.

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    00 20/07/2006 18:37
    Re:

    Scritto da: Zimisce 20/07/2006 17.56
    Imperium fa schifo. Comunque questi passi hanno l'aria di essere dei falsi.


    Pareri tuoi strettamente personali


    ----------------------------------------

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    Siamo il primo Impero Galattico!
    Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
    Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
    Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
    Siamo un Impero governato da una maggioranza!
    Un Impero governato da una nuova costituzione!
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    00 20/07/2006 20:07
    Su Imperium sì, ovviamente.

    Sulle annotazioni, badate bene:
    1) Uno stile uguale per autori diversi è quantomeno un chiaro indizio di inattendibilità.
    2) Sembrano scritti dai Sumeri e non da un popolo evoluto, dal punto di vista bellico e non, come i Cartaginesi.
    3) Si parla di eroi quando sappiamo come Amilcare e, poi, Annibale avevano una cultura tattica ellenistica, non dell'età del bronzo.
    4) Ho letto dei Normanni... che c'entrano?

  • davide.cool
    00 20/07/2006 20:28
    Re:

    Scritto da: Zimisce 20/07/2006 17.56
    Imperium fa schifo. Comunque questi passi hanno l'aria di essere dei falsi.



    dei falsi? si può essere. io non c'ero quando i cartaginesi li hanno annotati se li hanno annotati. se si mette in dubbio la sindone dicendo che è un opera medioevale e ce l'abbiamo davanti tutti i giorni, figurati presunte annotazioni
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    00 20/07/2006 21:40
    Re:

    Scritto da: Zimisce 20/07/2006 20.07
    Su Imperium sì, ovviamente.

    2) Sembrano scritti dai Sumeri e non da un popolo evoluto, dal punto di vista bellico e non, come i Cartaginesi.



    non ho capito questo punto... potresti chiarire? [SM=g27962] sono un estimatore di Sumer [SM=g27960]

    [Modificato da Pertinax 20/07/2006 21.40]

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    00 23/07/2006 13:03
    E' un'iperbole, ovviamente. Però rende bene l'idea del falso: è un modo di scrivere troppo arcaico, che salta la tradizione ellenistica, che pure era conosciuta da Amilcare (Santippo docet).

  • =Telcontar=
    00 23/07/2006 17:15
    buona fede o no, quello è sicuramente "imperium le guerre puniche"....o davide ci piglia per il cul o lui lo è stato preso (dico la prima)
  • davide.cool
    00 23/07/2006 18:15
    Re:

    Scritto da: =Telcontar= 23/07/2006 17.15
    buona fede o no, quello è sicuramente "imperium le guerre puniche"....o davide ci piglia per il cul o lui lo è stato preso (dico la prima)



    le annotazioni esistono e sono vere. innanzitutto non esiste un copyright per testi o note risalenti a 2000 anni fa e un videogioco può tranquillamente utilizzarle senza essere per questo false o inventate. inoltre quei testi sono "estratti" cioè quelli dell'imperium possono aver preso parti di testo e li hanno riportati. controllando il sito imperiun tra l'altro dice la stessa cosa che dico io... riporto quello che hanno scritto:

    "Estratto dalle annotazioni comunemente attribuite ad Amilcare Barca (ricercatori moderni le attribuiscono ad Agritocles di Naxos, schiavo di Amilcare) ed effettuate durante la campagna di spagna"

    secondo te se erano inventate scrivevano sta cosa tra virgolette?


    se medievil 2 metti che riporta delle frasi dette da saladino, per fare un esempio, vuol dire che saladino se lo sono inventato quelli della Sega oppure si sono inventati le frasi per fare effetto? solo perchè un giochino riporta frasi virgolettate non vuol dire che siano false
  • =Telcontar=
    00 23/07/2006 18:37
    Re: Re:
    non ci siamo capiti...quella è il racconto di una campagna di imperium, nè più ne meno, dato che i trofei presi dai soldati morti, e i gladiatori che combattono, e i druidi che ti aiutano solo se recuperi quattro pietre, e gli accampamenti teutoni in spagna, e i muli pieni d'oro da proteggere, e le rotte che dirigi dove vuoi e i viveri che fanno crescere la popolazione (vabbè ci sono stati 20 anni in quel villaggio??) sono roba non tanto reale ma ci sono in quel gioco [SM=x506666]
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    00 23/07/2006 19:41
    Re: Re: Re:

    Scritto da: =Telcontar= 23/07/2006 18.37
    non ci siamo capiti...quella è il racconto di una campagna di imperium, nè più ne meno, dato che i trofei presi dai soldati morti, e i gladiatori che combattono, e i druidi che ti aiutano solo se recuperi quattro pietre, e gli accampamenti teutoni in spagna, e i muli pieni d'oro da proteggere, e le rotte che dirigi dove vuoi e i viveri che fanno crescere la popolazione (vabbè ci sono stati 20 anni in quel villaggio??) sono roba non tanto reale ma ci sono in quel gioco [SM=x506666]


    Allora non avevo avuto le visioni... le annotazioni sono pari pari alla campagna annibalica di imperium le guerre puniche.
    La prima annotazione di davide è identica alla prima battaglia di imperium (pari pari...) con forti commerciali e tutto il resto


    ----------------------------------------

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    Siamo il primo Impero Galattico!
    Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
    Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
    Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
    Siamo un Impero governato da una maggioranza!
    Un Impero governato da una nuova costituzione!
    Un Impero di leggi,non di politici!
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    Post: 619
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    00 23/07/2006 21:18
    Bene, abbiamo chiarito l'equivoco :-)

  • + Mather +
    00 23/07/2006 22:13
    Sento odore di figuraccia...
  • davide.cool
    00 24/07/2006 00:58
    Re:

    Scritto da: + Mather + 23/07/2006 22.13
    Sento odore di figuraccia...



    qua sento odore di incazzatura mia bella forte. non comincio ad insultare per non farmi bannare.

    per le 200000000 volta ripeto che le annotazioni esistono! se un giochino deficiente costruisce la sua trama su i fatti narrati in quelle pergamene non vuol dire che se le sono inventate di sana pianta. se io faccio un gioco creando la trama sul debello gallico ovvio che certe cose le modifico a seconda del gioco che sto creando e a seconda dei personaggi principali del gioco. La serie tv roma utilizza come fonte storica il debello gallico. certi dialoghi sono stati creati ad arte dalla Hbo e sul debello gallico non esistono! però sono attendibili perchè di base usano quel manoscritto. quindi se ad imperium io utilizzo dei personaggi che chiamo eroi, è ovvio che prendo una parte di testo storico e ci metto dentro la parola eroi al posto di soldati cartaginesi o soldati romani.
    voi siete gli stessi ............. che vi reputate grandissimi storici greci, criticando annibale il genio e osannando alessandro, che si credono esperti ma non sanno un *azzo di quello che stanno dicendo e che non sapevano la durata di una battaglia quale gaugamela. si è durata 3 ore , si è durata 5 ore quando E' DURATA 11 GIORNI PER AMMAZZARE UN QUINDICESIMO DELL AMMONTARE DEI PERSIANI CHE SONO SCAPPATI CON IL LORO ESERCITO QUASI ANCORA AL COMPLETO. E CHE POI VENGON OA DIRE CHE I PERSIANI ERANO L'ESERCITO PIU FORTE DELL'UNIVERSO QUANDO ERANO ARMATI DA CANI E CON SCUDI DI PELLE BASTAVA UN SASSO PER FRANTUMARLI IN 2000 PEZZI! MA PER FAVORE!
    POI DI QUEL CHE DITE NON ME NE FREGA NIENTE PERCHè IO SONO L'ESPERTO CARTAGINESE, SO QUEL CHE LEGGO, SO QUEL CHE HO STUDIATO, CONOSCO OGNI MINUTO DI STORIA DI QUEL POPOLO E SO ESATTAMENTE QUELLO CHE DICO O SCRIVO. IL FATTO CHE UN GIOCO PER BAMBINI DEMENTI BASATO SU DOCUMENTI ESISTENTI, POSSA METTERE IN DISCUSSIONE LA VERIDICITà O NO DI CERTE COSE MI FA INCA..ARE! SE NON CI CREDETE, MANDATE EMAIL AI PRODUTTORI DI IMPERIUM E FATEVI SPIEGARE DA LORO SE SE LO SONO INVENTATO O NO E CHE "LICENZA DI TRAMA" DI QUEI TESTI HANNO UTILIZZATO.
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