Già si tramava per annientare Pompeo.
Il generale non era più il brillante ufficiale di qualche anno prima, ma un uomo schiavo dell'invidia e dai rimorsi, da un'ambizione che aveva dovuto reprimere, in quando si considerava l'erede di Silla, e sopratutto un'incertezza che gli mangiava le membra.
Dall'iniziale arroganza che avrebbe annientato Cesare
facendo spuntate legioni da sotto terra , il fatto che Pompeo ormai fosse invecchiato lo dimostra che abbandonò l'Italia nonostante è dimostrato che lo avrebbe potuto respingere abbastanza in fretta.
Pompeo, nostalgico, sognava secondo un'elaborata strategia ma allo stesso tempo troppo cauta di emulare Silla che torna vittorioso dalla Grecia.
Ebbe come amico Labieno che gli garantì un ottima organizzazione militare e logistica.
Ma la crudeltà del magno verso i suoi soldati (e Cesare ne approfittò) non è altro che la dimostrazione della sua incertezza, della sua instabilità tra i suoi uomini.
E' facile pensare che Pompeo andante verso Farsalo fosse più un uomo che andava al proprio funerale che a vincere...
per incertezza sprecò una vittoria che avrebbe potuto fare... per cautela decise prima di non affondare il colpo di Dyrrachum e di giocarsi tutto in una grande battaglia campale...
Pompeo non avrebbe potuto battere Cesare perchè quest'ultimo era un essere troppo audace confronto alla vecchia scuola del genero.
Pompeo avrebbe comandato poco a Roma, avrebbe fatto la fine di Silla o peggio...
RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA
Principe del Senato di SPQR
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Mod di Unione Europea - Membro dello Staff
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"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
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"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
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"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
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* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
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