[Modificato da -Megas Alexandros- 26/03/2006 18.50]
[Modificato da SpartaRexFilippo 26/03/2006 20.07]
Scritto da: SpartaRexFilippo 26/03/2006 20.04 Crasso non era certo il miglior comandante di cui Roma poteva disporre, ma il titolo della discussione riguarda il peggior generale antico; Crasso fece alcuni errori strategici, ma attaccò un nemico che nessuno a Roma conosceva, e oltretutto contro il più brillante comandante partico del periodo, Surenas; in fase tattica si comportò come si sarebbe comportato un generale di medio livello; Fu ucciso a tradimento da Surenas, per aver tentato di risparmiare ai suoi uomini l'annientamento. Non era certo al livello di Cesare ma di certo di comandanti peggiori a Roma ce ne sono stati diversi. Risparmiate l'ironia a buon mercato perchè proprio Crasso non la merita PS. ben peggiori per Roma sono state le sconfite di Canne, Teutoburgo e Adrianopoli[Modificato da SpartaRexFilippo 26/03/2006 20.07]
[Modificato da SpartaRexFilippo 27/03/2006 10.42]
[Modificato da SpartaRexFilippo 27/03/2006 10.44]
Scritto da: SpartaRexFilippo 27/03/2006 10.39 (Solo qualche errore strategico) Se leggi bene sopra ho scritto che fece alcuni errori strategici; Non ho mai minimizzato gli errori di Crasso, sopratutto in fase di avanzamento e di approvigionamento, ma ripeto ancora che nessuno conosceva ancora i Parti, il loro particolare modo di combattere, e tutto sommato la condotta di Crasso non fu peggiore di quella di molti altri comandanti romani, quindi non ha senso inserirlo come "PEGGIORE". Dovremmo allora inserire tutti i generali battuti non solo per loro imperizia, ma per la genialità dell'avversario: Flaminio, Lucio Emilio Paolo, Vercingetorige, lo stesso Pompeo, Annone in Sicilia, Antonio, Bruto, ecc...[Modificato da SpartaRexFilippo 27/03/2006 10.42][Modificato da SpartaRexFilippo 27/03/2006 10.44]
Scritto da: Lucio Cornelio 01/04/2006 13.06 Per Varo, mi sembra che fosse solo un governatore di una provincia, ma essendo amico personale di Augusto, gli fu concessa una campagna al di sopra delle sue reali capacità
Scritto da: SpartaRexFilippo 27/03/2006 17.36 Non puoi paragonare Alessandro a Crasso, per ovvi motivi; Per il resto che sia stata una disfatta notevole è certo, che ci siano state gravi responsabilità di Crasso è altrettanto certo, e non l'ho mai negato; Ciò che ho detto si riferisce a certe attenuanti che dovremmo concerdergli, non al fatto che fosse un buon generale; Detto questo è ovvio che anch'io rispetti la opinione
Scritto da: OscarSaribaldes 03/04/2006 14.02 Varo NON ERA un generale, perciò penso che non debba far parte di questa discussione. E anche se lo fosse non dimenticate che ciò che avvenne nella selva di Teutoburgo non fu una battaglia ma un tradimento e sono certo che anche il miglior stratega poco possa fare se uno dei suoi maggiori collaboratori e guida in un territorio ignoto improvvisamente si rivela essere un traditore.
Scritto da: primuspilum 03/04/2006 18.03 Se posso dire la mia... la storia è piena di episodi in cui vi sono generali babbei, artefici involontari di gloria altrui. Del resto forse Annibale, a detta degli storici, fu l'unico ad essere sconfitto senza colpa, dopo aver combattuto al meglio delle sue capacità (Zama). Tuttavia, secondo me il più imperdonabile fu Terenzio Varrone il quale mandò letteralmente al macello 8 legioni nell'infausta giornata di canne. E' vero che di fronte aveva Annibale, però l'aggravante è che già si conosceva e si temeva l'abilità tattica del punico, c'erano già stati il Ticino, la Trebbia e il Trasimeno. Inoltre l'altro console Emilio Paolo, con cui divideva il comando a giorni alterni, tentò invano di metterlo in guardia contro la netta superiorità sia quantitativa che qualitativa della cavalleria cartaginese che in più si sarebbe dispiegata su un terreno molto favorevole. Varrone attaccò come un toro a testa bassa, confidando esclusivamente sulla sua superiorità numerica, trascurando (da comandante romano vecchio stile)il ruolo della cavalleria, non tenendo minimamente in conto le caratteristiche del campo di battaglia e, possiamo dirlo, accecato dall'ambizione di poter essere il primo a schiacciare Annibale.