00 14/09/2019 20:34
Ooops, pardon...
Almeno la situazione è diventata interessante ;)
Molte campagne, a parer mio, perdono attrattiva quando si diventa troppo potenti, dato che non c'è nessuna vera sfida, ma la tua è piuttosto movimentata.
Diciamo che sì, le fazioni da 1 insediamento mantengono spesso una quantità di truppe impensabile... molto probabilmente poi saranno eserciti di scarsa qualità, comunque.
Per la crisi alimentare la situazione è semplice. Credo che i secessionisti abbiano "rubato" una buona parte di fattorie. Inoltre, ma adesso non ricordo se succede solo in Attila o anche in Rome 2, la quantità di cibo disponibile varia a seconda della stagione(non volendo dare indicazioni sbagliate, evito di specificare quando ce n'è di più e viceversa).

Per gli introiti le cause del tuo problema possono essere due, e molto probabilmente si sono verificate entrambe:
-interruzione dei rapporti commerciali con l'Oriente(se Egitto e Pergamo erano grandi regni, allora ti davano un bel quantitativo di introiti).
-devastazione dovuta alle guerre civili. Magari gli edifici sono stati depotenziati, o sostituiti(tieni conto che i secessionisti hanno creato uno stato in un luogo dove magari non vi erano caserme, e hanno dovuto risolvere).

L'importante in generale è che ci siano sempre delle entrate. Data la tua grande potenza militare, usa le tue truppe per avanzare ancora, senza lasciarle ferme a prendere la paga e riposarsi. Se sei a corto di fondi nell'immediato saccheggia le terre che occupi, altrimenti potresti demolire tutte le caserme o simili che costruisti nel centro del tuo impero, e sostituiscile con edifici commerciali o attività produttive.
Dimmi se la situazione si risolve(speriamo che non sia un fail come con la politica ;)



"Povero me,sto per diventare un Dio." Tito Flavio Vespasiano, imperatore romano, sul letto di morte, 79 d.C.

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno" Niccolò Sagundino, sulla morte(29 maggio 1453) di Costantino XI Paleologo.