00 10/09/2019 19:53
Beh, diciamo che io sono arrivato, dopo molti tentavi, a questa classificazione:
-frombole: contro truppe leggere, specialmente per sfoltire i tiratori nemici. Inutili contro scudi e soprattutto corazze
-archi: multiruolo, principalmente per infastidire il nemico puntando su unità mediamente corazzate. Decenti contro tutte le truppe, tranne le più corazzate.
-giavellotti: difensivi, per colpire la cavalleria nemica nei pressi. Il giavellotto ha elevati danni penetranti(il danno di un'arma si divide in standard e penetrante: il secondo ignora qualsiasi armatura), quindi si potrebbe usare contro molti tipi di truppe. Tuttavia la mira non mi è mai sembrata il massimo, pertanto lanciarli contro cavalli o elefanti è l'idea migliore.

Gli approcci diplomatici vanno molto bene, gli Iceni solitamente se ne stanno rintanati in Britannia, però potrebbero provare a scendere, se entrano in guerra con te. Falli scendere in campo con te, sempre che vogliano, solo quando sei pronto. Mi sembrano più deboli di Roma, e potrebbero morire in breve, se non li supporti adeguatamente.
Tieni conto che dovrai espanderti ulteriormente dopo questa guerra, quindi non spingerti troppo oltre un patto di non aggressione o un accordo commerciale.

I Romani controllano anche la Gallia, quindi potrebbero avere delle armate là. L'indicatore di forza nei TW non è sempre esatto, però mal che vada siete pari come forza militare, non peggio.
Stanno combattendo in Spagna, e probabilmente vinceranno. Cantabri e altre tribù iberiche non hanno una grandissima resistenza. Quindi ti conviene attaccare adesso, riuscirai a spostare la linea del fronte di un bel po' prima che possano organizzarsi. Può anche darsi che ti cedano molte città senza nemmeno inviare rinforzi(gli Arverni li vedo in Spagna, se sono lì devono essere messi male).

Dimmi come va, anche se con tutti quei soldi potresti perdere 10 eserciti ed esere ancora intero :rofl


"Povero me,sto per diventare un Dio." Tito Flavio Vespasiano, imperatore romano, sul letto di morte, 79 d.C.

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno" Niccolò Sagundino, sulla morte(29 maggio 1453) di Costantino XI Paleologo.