00 31/03/2018 16:05
I Veneti gallici erano un popolo marittimo, ma certamente i Romani gliele suonarono, con una violenta battaglia navale guidata da Decimo Bruto.

Scrive Cesare: "I Veneti sono il popolo che, lungo tutta la costa marittima, gode di maggior prestigio in assoluto, sia perché possiedono molte navi, con le quali, di solito, fanno rotta verso la Britannia, sia in quanto nella scienza e pratica della navigazione superano tutti gli altri, sia ancora perché, in quel mare molto tempestoso e aperto, pochi sono i porti della costa e tutti sottoposti al loro controllo, per cui quasi tutti i naviganti abituali di quelle acque versano loro tributi..".
(Giulio Cesare: De Bello Gallico, III, 8)

"Le loro navi, infatti, erano costruite e armate in questo modo: le carene, alquanto più piatte di quelle delle nostre navi, erano più adatte a navigare su bassi fondi e ad affrontare il riflusso delle maree; eccezionalmente alte a poppa e a prua, resistevano più agevolmente alle enormi ondate e alle tempeste; tutta la nave era costruita in legno di quercia [...] le traverse fatte di travi alte più di un piede erano fissate con chiodi di ferro [...] le ancore erano assicurate con catene di ferro [...] al posto delle vele usano pelli e cuoio morbido [...] I rostri delle nostre navi non potevano recar loro alcun danno".
(Cesare, De Bello Gallico, III, 13)
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)