00 22/03/2017 23:01
spesso si racconta che prima dei combattimenti, per abbassare l'istinto di autoconservazione e lo stato di coscienza si prendeva qualcosa di forte. Il concetto contraddice, sul piano razionale, il presupposto di essere vigili per sopravvivere. Tuttavia questo tipo di "stratagemmi" era valido per il fatto che la maggior parte della gente che andava a farsi macellare non pensava propriamente a se stessa come un insieme di individui con propri modi di essere.

Inoltre la religione contribuiva a combattere, almeno nella forma, la paura di morire con granitiche certezze di un altra vita.

Oggi, almeno nel nostro mondo occidentale, il concetto di accettare la possibilità di farsi ammazzare può essere tollerato nella coscienza solo per un periodo limitato, dopo sopravviene un insieme di reazioni psicologiche, ben studiate almeno dalla Grande Guerra in poi, che rendono un essere umano totalmente apatico o,nei casi peggiori, pericoloso.

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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