00 30/08/2016 10:36
non è scritto in modo esplicito ma "tirare la barba" si intende proprio mancare di rispetto.

qui un sunto che spiega in modo più serio cosa è successo e come sono i tarantini, animosi ed incoscienti ma con attributi pur nell'imbecillaggine XD

pensa una cosa del genere oggi con la flotta americana XD

"Tra il III e il II sec. a.C., la Puglia “ellenica” conobbe il suo declino, lasciando spazio ad una nuova fase della sua storia.
Ciò accadde in seguito all’alleanza tra Taranto e il re epirota Pirro e le guerre condotte da quest’ultimo contro Roma.
Nel al 303 a.C., allo scopo di frenare l’espansione di Taranto, i Lucani si allearono con Roma, che, tuttavia, anzichè sfidare subito la forza dei tarantini, preferì concordare con essi la pace. Nei trattati stipulati, fu inclusa una clausola in base alla quale veniva vietato alle navi romane di spingersi troppo ad oriente, oltre il “Capo Lacinio”.
Nel 282 a.C., Roma inviò una flotta composta da dieci navi in soccorso degli abitanti di Thurii (una cittadina sulla costa occidentale del golfo di Taranto) assediati dai Lucani. Le navi oltrepassarono il confine stabilito e pretesero di ormeggiare nel porto di Taranto. La città era impegnata nei festeggiamenti in onore di Dioniso e la popolazione assisteva ai giochi nell’anfiteatro vicino al mare: viste all’orizzonte le navi romane, i Tarantini, che già odiavano Roma per le sue mire espansionistiche e per gli aiuti che aveva sempre prestato ai governi aristocratici nemici, videro in questo arrivo una violazione del trattato del 303 a.C. e non esitarono ad affrontarle con la propria flotta, riuscendo ad affondare quattro navi e a catturarne una, facendo molti prigionieri.
Non appagati, i tarantini marciarono contro la vicina Thurii, piegando failmente il presidio romano e saccheggiando la città.
Nonostante l’oltraggio subito, Roma non volle tuttavia cominciare una guerra che avrebbe sicuramente richiamato nella penisola milizie greche e, pertanto, inviò l’ambasciatore Lucio Postumio per chiedere con fermezza la restituzione della nave e dei prigionieri catturati, nonché l’abbandono di Thurii.
Postumio fu accolto con dileggio e sarcasmo per il suo abbigliamento e per il greco incerto con cui si espresse. Sentendosi minacciati dalle parole del lagato romano, i Tarantini invitarono l’ambasceria ad abbandonare subito la città. Si racconta che, in quell’occasione, un uomo di nome Filonide orinò sulla toga di Postumio e che questi così ammonì la popolazione: “Per lavare quest’offesa spargerete una gran quantità di sangue e verserete molte lacrime”.


www.pugliain.net/taranto-guerre-pirriche-contro-roma/
[Modificato da Archita 30/08/2016 10:36]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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