00 16/11/2014 05:35
Re: Re:
Leonida.7742, 11/15/2014 9:08 AM:




Beh interessante il tuo scritto.E' vero,il cristianesimo delle origini praticava "l'obiezione di coscienza",ma semplicemente perchè è così che doveva andare.Ne il Cristo ne il Vangelo ha mai attaccato il servire la Patria.Questo si evince specialmente,quando due soldati,volendosi battezzare chiedono al Battista come dovevano comportarsi.

" Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe»." Luca ca.3,vers.14

Però mi interessa sapere qualcosa di più sulla parte del testo che ti ho quotato.Conosco la Teologia,ma non la storia della Chiesa dei primi secoli.
Mi pare proprio strano che addirittura "festeggiavano sulle sconfitte di Roma".




Vero o non vero, moltissimi martiri della chiesa sia cattolica che ortodossa, sono diventati tali per il rifiuto di onorare la figura dell'imperatore, e c'era un caso particolare, di cui ora non rammento però il nome, di un dato legionario "martire" convertitosi al cristianesimo che venne giustiziato per tradimento poichè si rifiutò di onorare l'aquila della sua legione, essendo considerato da lui un simbolo pagano.

Conoscevo questa storia di Giovanni e del battesimo, la verità è che non si può parlare di un movimento di pensiero così omogeneo all'interno del cristianesimo, ovvio che ci furono esempi del contrario, ma qui in questo caso ci basta la presenza di un dato evento/forma di pensiero, e la sua relativa grossa diffusione, per dimostrare che questo fu dannoso a Roma, almeno secondo il mio punto di vista.

E comunque il cristiano Tertulliano afferma:
-"Il giuramento di fedeltà fatto a dio non va d'accordo con quello fatto all'uomo, così come non vanno d'accordo il vessillo di cristo e quello del diavolo"
-"Un soldato monterà la guardia dinnanzi agli dei che ha rinnegato o cenerà in quel luogo che non piace all'apostolo? Difenderà, la notte, ciò che il giorno ha esorcizzato?"
Papa Leone anche:
"Dopo la conversione, è contrario per legge della chiesa, tornare al servizio militare pagano".

In ogni modo, passando al "Favorirono la caduta":
Orosio nel Historiae adversus paganos, prima giustifica i cristiani con un lungo panegirico, dicendo in poche parole che i problemi che si vivevano nel periodo attuale (420 d.c. circa) non erano colpa dei cristiani, e che prima c'erano problemi esattamente simili (Ed è un ottimo punto di riflessione. Da cosa dovevano "discolparsi"?), poi continua con una digressione storica in cui tutta la storia ruota attorno all'avvento della nascita di cristo. Esso stesso, romano, considera per esempio però l'imperatore Augusto non per ciò che era, ma provvidenzialisticamente solo uno "strumento tramite il quale la fede di cristo ha potuto propagarsi". Il suo libro finisce con un esaltazione degli invasori germani, che essendosi convertiti al cristianesimo, non avrebbero che aiutato la causa universale del cristianesimo.
Salviano nel De gubernatione Dei, tutto incentrato a difesa della provvidenza divina, che veniva messa in crisi dalle invasioni barbariche, afferma che i mali della loro età erano una giusta punizione divina da parte di dio per l'immoralità imperante tra i romani, e che dio avesse scelto per questo i barbari perchè più puri e più virtuosi.

Antioco il Grande, 11/15/2014 9:52 AM:


La "renitenza" alla leva d'età tardo antica, non ha, sempre, motivi religiosi. Come abbiamo già detto altrove, quando i Goti chiesero a Valente di entrare nell'Impero, il sovrano, dice lo storico Marcellino, li accolse perché i suoi consiglieri gli fecero notare che avrebbe potuto ottenere soldati a poco prezzo ed al contempo intascare la tassa d'esenzione che i contadini (o i latifondisti per loro) pagavano per evitare l'arruolamento.

Spesso i motivi religiosi mascheravano meri interessi economici. Se facendomi monaco posso evitare il servizio militare e vivere tranquillo, perché non farlo? Se pagando una tassa (che servirà ad arruolare un mercenario) posso evitare che il mio contadino vada in guerra, causandomi un danno perché non coltiva il mio campo, perché non farlo?

Nel III sec. c'erano veri renitenti, di cui rimangono gli atti del processo, che si rifiutavano di combattere "perché sono un cristiano". Nel IV e nel V mi sembrano solo furboni che ne approfittano (ci saranno stati, certamente, anche gente sinceramente devota).

Che il troppo monachesimo potesse essere un problema lo segnala lo stesso S. Girolamo che invita i fedeli a non eccedere con tale pratica, per quanto meritoria.



Ma in questo caso il cristianesimo costituisce comunque il movente, e la morale cristiana era una spinta ad agire in questo modo, d'altronde non mi pare che esistano in altri periodi e ambienti (si faccia il paragone con le dinastie cinesi però) tracce di un simile comportamento così diffuso, poi correggimi se sbaglio... Che fossero o meno cristiani sinceri o meno l'equazione non viene modificata.

Antioco il Grande, 11/15/2014 9:52 AM:


In Oriente, sotto un imperatore di polso, come Marciano, l'Impero si rifiutò di pagare il tributo ad Attila, mentre i codardi sovrani d'Occidente continuavano a farlo.


Strategia pessima a mio modestissimo parere, che mostra come in questo periodo l'impero d'oriente, per quanto se ne dica, agiva come un organismo statale del tutto separato, volto a preservare unicamente la propria integrità, e non quella dell'intera ecumene Romana, indipendentemente dall'invio di flotte in sicilia, poi rimandate a casa, e di quattromila(!) (su 310.000 effettivi, in periodo di relativa stabilità) uomini per difendere Ravenna in quel periodo.

Antioco il Grande, 11/15/2014 9:52 AM:


Pe quanto riguarda Ipazia, Silvia Ronchey segnala, nella sua bella monografia, che la sua morte fu più una questione di politica e di potere che un problema religioso (la religione diede la giustificazione ufficiale). E comunque, lo stesso storico della Chiesa, Socrate Scolastico, pochi anni dopo, ricordando l'evento, segnala che il suo omicidio "non era un comportamento degno di un Cristiano". Senza contare che ad Alessandria s'ammazzavano per motivi religiosi anche sotto il paganesimo (ai tempi del padre di Cleopatra, Tolomeo Aulette, un legionario fu linciato dalla folla alessandrina perché aveva ucciso un gatto, animale sacro in Egitto. Sotto Caligola i Greci della città scatenarono il primo violento pogrom anti-ebraico della storia, massacrando i Giudei alessandrini). Pochi anni prima della morte di Ipazia i Giudei ed i pagani d'Alessandria s'erano affrontati con le armi per strada.



Silvia Ronchey ricordo male o è quella bizantinista che ha lavorato sul patriarcato ortodosso di Alessandria e insegna all'università di Roma tre? Comunque nella sua monografia a me non pare che, però, nega le colpe di Cirillo. "in ogni caso, ogni volta che nella storia si ripropone, e si ripropone spesso, il conflitto tra un Cirillo e un’Ipazia, una cosa è certa: siamo e saremo sempre dalla parte di Ipazia" dice, e dice che ci furono anche motivazioni politiche dietro probabilmente, ma assolutamente non che furono le principali. Poi magari rammento male. Il fatto che si ammazzavano per la religione anche prima, non mi sconvolge, ci si ammazza per le idee da sempre e ovunque, come in oriente che si scannavano tra chi interpretava buddha o confucio in un modo e chi in un altro, non vedo però che c'entra con l'argomento "caduta di Roma" :)

Da qui si potrebbe aprire un Off-Topic nell'Off-Topic, in cui parlare delle stragi, delle persecuzioni e dei vandalismi compiuti dai cristiani, con o senza motivi politici contro pagani di qualsiasi confessione, sarebbe interessante parlare anche del filosofo Sopatro, precedente a Ipazia, giustiziato perchè pagano allo stesso modo di Ipazia, ma meno conosciuto. L'uccisione di due bambini da parte di Teodosio (469) perchè trovati a giocare con resti di statue pagane, la distruzione del Serapeum e la vandalizzazione/distruzione di centinaia di statue, templi, opere d'arte, Esempio: upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8d/Bust_of_Gemanicus.jpg/640px-Bust_of_Geman...
la creazione del campo di concentramento di Skitopolis sotto Costanzo ma... troppo off-topic credo, e si finisce a discutere di religione, argomento ostico, e contro il regolamento, se non sbaglio :)

Antioco il Grande, 11/15/2014 9:52 AM:


Comunque, questo non vuol dire che il cristianesimo non ebbe colpe di alcun genere, ma queste non furono solo sue e non furono le sole cause, ma si unirono a problemi economici (l'Ovest era mediamente meno ricco dell'Est), politici (imperatori inetti o, quando competenti, in balia di generali barbari, tipo Ricimero, o di eunuchi, che bloccavano ogni possibile ripresa; governatori che agivano per proprio tornaconto, si disse che Bonifacio, governatore d'Africa, messo sotto accusa per le trame di Ezio, chiamò i Vandali in Africa per non dover rispondere delle accuse che gli erano volte), geografiche (il confine facilmente attraversabile che permetteva di raggiungere quasi ogni provincia via terra, mentre all'Est l'Anatolia e l'Africa erano protette dal mare), che affliggevano da tempo l'Impero e che portarono una parte a collassare e l'altra a durare per 1000 anni.


Che le cause furono molteplici non lo metto assolutamente in dubbio, difatti a mia opinione addito il cristianesimo come Principale, non certo unica.

Antioco il Grande, 11/15/2014 9:52 AM:


PS Rutilio Namaziano non è cristiano, ma pagano, infatti nel suo unico componimento a noi giunto il "De reditu suo" dice cose terribili sui monaci dei suoi tempi.


Appunto, esattamente per questo l'ho nominato, essendo l'unica fonte non schierata dalla parte dell'Intellighentia dell'epoca, tutta cristiana. "non di parte cristiana" ho scritto difatti. ^^