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CA_Thamis spiega il nuovo sistema culturale

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    Sirius 21
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    00 19/12/2013 11:05
    Chiunque abbia dubbi sul funzionamento del nuovo sistema culturale, troverà utili questi post di CA_Thamis, l'autore del nuovo sistema.

    forums.totalwar.com/showthread.php/115676-New-Cultural-Conversion-Issue...

    Appena possibile traduco... se non lo fa prima Poitiers! XD
    _________________________________________________________________________

    Traduco:

    La cultura funziona su base provinciale. Ogni insediamento in una provincia contribuisce alla formazione della cultura della propria provincia. Se la provincia è divisa fra diverse fazioni, la cultura provinciale è la stessa per tutti gli insediamenti di tutte le fazioni della provincia. Con ciò vogliamo simulare la diffusione delle culture oltre i confini delle regioni (quanto meno su scala provinciale).

    In ogni provincia la cultura tende a raggiungere sempre un equilibrio. Per esempio, se una provincia ha influenza culturale latina 6 e influenza ellenica 4, l'equilibrio sarà 60% latina e 40% ellenica. Un altro esempio: con 4 influenza celtica e 2 germanica, l'equilibrio sarà 66.6% celtica e 33.3% germanica.

    Il frazionamento culturale si dirigerà sempre verso la condizione di equilibrio. Ad esempio, se l'equilibrio è 60% latina e 40% ellenica (influenze: 6 latina e 4 ellenica), ma l'attuale frazionamento culturale è 70% latina e 30% ellenica, la cultura latina diminuirà e quella ellenica aumenterà (anche se la cultura latina ha un'influenza più alta di quella ellenica), fino al raggiungimento dell'equilibrio. Più la percentuale di cultura è lontana dall'equilibrio desiderato, più è marcato il cambiamento per turno. Ciò significa che quando una nuova cultura entra in una provincia, crescerà velocemente all'inizio e rallenterà man mano che si avvicina all'equilibrio.

    Ogni volta che le influenze culturali cambiano in una provincia (per esempio, per la costruzione di un edificio o per l'ingresso di un dignitario), i valori dell'equilibrio vengono aggiornati e le culture si spostano verso il nuovo livello di equilibrio.

    Le tradizioni locali sono un altro fattore di influenza culturale sempre presente, che non può essere cambiato. Molte provincie hanno una somma di quattro punti di influenza per le tradizioni (divisi fra le culture), mentre alcune "capitali culturali" come Roma o Alessandria hanno tradizioni locali più forti. Le tradizioni fanno sì che le provincie non possano essere convertite al 100% a una cultura straniera -- aumento di realismo.

    Spero di avervi aiutato a comprendere il nuovo sistema. Se pensate che ci siano bug, forniteci queste informazioni:
    - Attuale frazionamento culturale della provincia per ogni cultura
    - Cambiamento per turno di ogni cultura della provincia
    - Influenza culturale totale per ogni cultura della provincia

    CA_Thamis
    [Modificato da Sirius 21 19/12/2013 11:48]
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    LucaRollin
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    Miles
    00 19/12/2013 11:28


    Sirius 21

    Thanks for replying Thamis! I was on the right track, but some of the things you explained are very useful to understand the mechanics.
    If CA developers posted more on the boards, explaining the game as you did, there wouldn't be so much hate and whining.



    Grande Sirius, concordo in pieno!!!!
    Credo chee possa essere l'unica strada per loro per riappacificarsi con la comunità e rendere degno il gioco, per quanto potrà ormai essere possibile!!
    Schermo Philips BDM4350UC 43' UHD
    Scheda Madre Asus X470 PRO
    Processore AMD Ryzen 7 2700X
    Memoria G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
    Scheda Video NVIDIA GeForce GTX 1180 Ti
    Memoria video 11 GB DDR5
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    Hard disk 1 TB SATA 7200 rpm TOSHIBA
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    andry18
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    Στρατηγός
    00 19/12/2013 11:40
    quindi ci eravamo andati abbastanza vicini

    dai, una buona cosa strategica da parte della ca finalmente, era tempo che non ne vedevo una xD
    speriamo decidano di modificare questo santissimo sistema politico e le guerre civili, se continuano tenendo questo punto di vista faranno gran cose (ma le faranno? .-.)

    ma non potremmo corrompere tafano per scoprire se ci stanno lavorando? avevano detto che avrebbero rilasciato una guida, non lo fanno perché fanno gli gnorri oppure perché hanno intenzione di cambiarlo? mistero mistero mistero


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Sirius 21
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    00 19/12/2013 11:46
    Traduco


    La cultura funziona su base provinciale. Ogni insediamento in una provincia contribuisce alla formazione della cultura della propria provincia. Se la provincia è divisa fra diverse fazioni, la cultura provinciale è la stessa per tutti gli insediamenti di tutte le fazioni della provincia. Con ciò vogliamo simulare la diffusione delle culture oltre i confini delle regioni (quanto meno su scala provinciale).

    In ogni provincia la cultura tende a raggiungere sempre un equilibrio. Per esempio, se una provincia ha influenza culturale latina 6 e influenza ellenica 4, l'equilibrio sarà 60% latina e 40% ellenica. Un altro esempio: con 4 influenza celtica e 2 germanica, l'equilibrio sarà 66.6% celtica e 33.3% germanica.

    Il frazionamento culturale si dirigerà sempre verso la condizione di equilibrio. Ad esempio, se l'equilibrio è 60% latina e 40% ellenica (influenze: 6 latina e 4 ellenica), ma l'attuale frazionamento culturale è 70% latina e 30% ellenica, la cultura latina diminuirà e quella ellenica aumenterà (anche se la cultura latina ha un'influenza più alta di quella ellenica), fino al raggiungimento dell'equilibrio. Più la percentuale di cultura è lontana dall'equilibrio desiderato, più è marcato il cambiamento per turno. Ciò significa che quando una nuova cultura entra in una provincia, crescerà velocemente all'inizio e rallenterà man mano che si avvicina all'equilibrio.

    Ogni volta che le influenze culturali cambiano in una provincia (per esempio, per la costruzione di un edificio o per l'ingresso di un dignitario), i valori dell'equilibrio vengono aggiornati e le culture si spostano verso il nuovo livello di equilibrio.

    Le tradizioni locali sono un altro fattore di influenza culturale sempre presente, che non può essere cambiato. Molte provincie hanno una somma di quattro punti di influenza per le tradizioni (divisi fra le culture), mentre alcune "capitali culturali" come Roma o Alessandria hanno tradizioni locali più forti. Le tradizioni fanno sì che le provincie non possano essere convertite al 100% a una cultura straniera -- aumento di realismo.

    Spero di avervi aiutato a comprendere il nuovo sistema. Se pensate che ci siano bug, forniteci queste informazioni:
    - Attuale frazionamento culturale della provincia per ogni cultura
    - Cambiamento per turno di ogni cultura della provincia
    - Influenza culturale totale per ogni cultura della provincia

    CA_Thamis
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    Sirius 21
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    00 19/12/2013 11:46
    Re:
    andry18, 19/12/2013 11:40:

    quindi ci eravamo andati abbastanza vicini

    dai, una buona cosa strategica da parte della ca finalmente, era tempo che non ne vedevo una xD
    speriamo decidano di modificare questo santissimo sistema politico e le guerre civili, se continuano tenendo questo punto di vista faranno gran cose (ma le faranno? .-.)

    ma non potremmo corrompere tafano per scoprire se ci stanno lavorando? avevano detto che avrebbero rilasciato una guida, non lo fanno perché fanno gli gnorri oppure perché hanno intenzione di cambiarlo? mistero mistero mistero


    Trish ha detto che la guida arriverà a fine gennaio.

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    Wanax93
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    Principalis
    00 19/12/2013 12:11
    Quindi le tradizioni e la cultura locale non vengono mai cancellate del tutto... mi sembra abbastanza appropriato, non male!
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    Iulianus Apostata
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    Tribunus Angusticlavius
    00 19/12/2013 13:27
    La spiegazione di CA_Thamis verrà inserita, seppure in modo contenuto, nel gioco (integrando l'Enciclopedia)? Spero di sì.
    [Modificato da Iulianus Apostata 19/12/2013 13:27]
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    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

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    rafiki91
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    00 23/12/2013 21:52
    Ma cosa accade nel caso in cui una fazione ha l'intera provincia? Con la bactria parti con due province già tue, eppure il valore culturale resta fermo sul 50%, perchè?
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    Antioco il Grande
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    00 24/12/2013 10:18
    Suppongo che la Battriana abbia il problema di una classe dominante greca su una popolazione totalmente indigena. Ci sarano 3 Greci ogni 10.000 abitanti in quella zona, forse è questo il problema culturale di base.
    -------------------------------------------------
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    Sirius 21
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    00 24/12/2013 19:20
    Re:
    rafiki91, 23/12/2013 21:52:

    Ma cosa accade nel caso in cui una fazione ha l'intera provincia? Con la bactria parti con due province già tue, eppure il valore culturale resta fermo sul 50%, perchè?


    Perché vuol dire che la cultura greca e quella orientale hanno gli stessi punti influenza. Quindi 50% e 50%. Costruisci templi che danno influenza culturale o metti dignitari in zona e vedrai che cresce la tua.

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    rafiki91
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    Immunes
    00 26/12/2013 23:02
    e una volta arrivato al 100% e ottenuto il controllo totale della provincia è possibile che scenda ( senza influenze da parte di agenti nemici) oppure posso muovere il mio dignitario liberamente?