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Patch 8 e patch 8.1 (live now)

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    00 19/01/2014 01:38
    Re:
    Wanax93, 18/01/2014 21:00:

    Gli assedi di Medieval II (anche liscio) erano pressoché perfetti... almeno così mi sembra di ricordare.



    No anche lì c'erano dei problemi enormi. Per esempio se ti assediavano e il nemico aveva 2 armate entrambe con armi d'assedio, ti attaccava da un solo lato (di solito frontalmente) perdendo clamorosamente anche in caso di netta superiorità numerica.
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    Antioco il Grande
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    Solo che 10 anni fa potevo anche capire che s'incasinassero nell'assedio, oggi sembra ridicolo che siano fermi a R1. Ecco perché hanno ridotto gli assedi, meno assedi meno figuracce!
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    00 19/01/2014 11:42
    Medieval 2 non è 10 anni fa, ma 6
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    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

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    00 19/01/2014 12:00
    è di fatto un'espansione di rome1 però, che è di 10 anni fa
    [Modificato da andry18 19/01/2014 12:01]


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    00 19/01/2014 12:53
    Sarà come dite voi, ma questa situazione è sconcertante...
    hanno fatto una patch apposta per migliorare gli assedi, e l'unico cambiamento è che gli stendardi nemici mi si sono rimpiccioliti (anche alzandoli al massimo sono più piccoli di prima) e la grafica mi sembra lievemente peggiorata (forse anche per colpa di mod o altro)... sono problemi insignificanti e credo facilmente risolvibili, ma sta patch mi ha peggiorato il gioco invece di migliorarmelo!
    [Modificato da Wanax93 19/01/2014 13:01]
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    Re:
    andry18, 19/01/2014 12:00:

    è di fatto un'espansione di rome1 però, che è di 10 anni fa




    xkè medieval 2 dovrebbe essere stata un'espansione di rome 1?
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    andry18
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    00 19/01/2014 15:00
    perché il grado di somiglianza è altissimo. di fatto è un rome 2.0 ambientato nel medioevo, un po' come empire/napoleon o shogun/fots. non è che abbiano sudato troppo per farlo insomma


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

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    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

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    Antioco il Grande
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    00 19/01/2014 15:40
    Anche fosse solo di 4 anni fa, io mi son dovuto rifare il pc perché la grafica moderna non andava sul mio giurassico 2000, e siamo ancora ai soldati che si impallano sotto le mura fin quando le torri non li ammazzano tutti. Va bene vincere facile, ma io vorrei far finta d'impegnarmi! E se potevo capire 6 anni fa per Med2 (anzi già mi giravano allora, o vi siete dimenticati che l'Ai non sbarcava su un'isola nemmeno se le offrivi il buono vacanze fin quando non hanno fatto la patch che portò tanti di quegli sbarchi da rendere Creta, da tranquillo ritiro balneare, crocevia di ogni invasione: chiunque avesse una barca a remi andava là a rompere!), con tutte le tecnologia moderne è una vergogna. Sto facendo il nuovo Tomb Raider e le differenze tra il primo del '96 e questo del 2013 si vedono, non sembra la versione sfigata del precedente.

    Ecco, dopo 6 anni, speravo che fossimo andati avanti, altrimenti hanno solo preso un Med1 con la grafica figa (e gli omini che aprono le porte a capocciate mi ricordano tanto Med1, perché è troppo difficile abbattere un albero, smussarlo ed usarlo come ariete, ci vuole Archimede, Pitagorico sia chiaro, il Siracusano non ne sarebbe in grado).

    E per risolvere il problema assedi come se ne sono usciti? Hanno ridotto all'osso le città assediabili e metà di quelle in cui combatti sono senza mura, così le truppe, si spera, non si stressano.

    DeI, a quanto vedo e leggo, sta facendo un mod egregio, dalle quattro stagioni in avanti, quindi, se ci riescono quattro tizi a tempo perso, persone pagate dovevano creare un capolavoro, invece mediocrità, mediocrità, solo mediocrità.
    [Modificato da Antioco il Grande 19/01/2014 15:43]
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    Iulianus Apostata
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    00 19/01/2014 16:07
    Re:
    andry18, 19/01/2014 12:00:

    è di fatto un'espansione di rome1 però, che è di 10 anni fa



    Correttamente, l'espansione vera di rome1 è barbarian invasion (insieme con alexander). Medieval 2 è un altro gioco, anche se il suo database è altamente simile a rome1, e come questo è altamente moddabile.


    [Modificato da Iulianus Apostata 19/01/2014 16:11]
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    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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    andry18
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    grazie per la rivelazione iulianus, cosa farei senza di te xD
    cmq è per quello che tecnicamente proprio gioco a parte non è, cmq vabbè, eviterei ot su giochi di 7 anni fa xD


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
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    00 19/01/2014 16:54
    Ma figurati Andry18...per me è sempre un Onore e un piacere. E' sempre bene rettificare onde evitare che si faccia confusione XD.

    chiudo il piccolo OT
    [Modificato da Iulianus Apostata 19/01/2014 16:57]
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    IULIANUS IL VOLSCO

    Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

    Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

    Su Amazon.it
    https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

    Gianni Granzotto,"Annibale"

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    00 19/01/2014 18:30
    Comunque vorrei un consiglio tecnico, scusate se mi ripeto:

    ho una scheda video AMD Radeon HD serie 7000 da 2022 MB, come mi consigliate di impostare le opzioni video?

    Non ci capisco un gran ché di informatica, e mi sembra che dall'ultima patch la grafica sia un po' peggiorata...
    potete consigliarmi per piacere?
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    Canturium
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    00 19/01/2014 18:34
    Re:
    Wanax93, 19/01/2014 18:30:

    Comunque vorrei un consiglio tecnico, scusate se mi ripeto:

    ho una scheda video AMD Radeon HD serie 7000 da 2022 MB, come mi consigliate di impostare le opzioni video?

    Non ci capisco un gran ché di informatica, e mi sembra che dall'ultima patch la grafica sia un po' peggiorata...
    potete consigliarmi per piacere?



    Ho la tua stessa scheda e gioco con dettagli Ultra e qualcosa con "molto alto".. anche io ho notato un peggioramento con le ultime patch e forse con l'ultimo aggiornamento driver...
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    Wanax93
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    00 19/01/2014 18:44
    Grazie, comunque anch'io l'ho impostato su ultra... forse è solo un'impressione oppure é la mod del cambiamento di stagione, mah!
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    Eros.Bordin
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    00 20/01/2014 14:29
    Re: Re:
    Poitiers, 19/01/2014 01:38:



    No anche lì c'erano dei problemi enormi. Per esempio se ti assediavano e il nemico aveva 2 armate entrambe con armi d'assedio, ti attaccava da un solo lato (di solito frontalmente) perdendo clamorosamente anche in caso di netta superiorità numerica.




    personalmente non me lo ricordo così... quando c'erano le invasioni mongole mi ricordo che mi attaccavano un po' da tutte le parti invece...

    Questo weekend comunque ho provato la nuova patch.. ritengo che l'unico modo per attaccare sia quello di avere delle armi da assedio che ti aprano una breccia nelle mura.. le scale vanno lentissime e noto che non è stato migliorato il fatto che a volte i soldati anzichè continuare a camminare fanno 2 metri si fermano e ripartono... allucinante (poi non mi va l'avanti veloce quindi immaginate la rottura di palle)

    ho provato ad essere assediato in una battaglia casuale.. bene, il nemico usa l'artiglieria con le palle infuocate, le mura manco ne hanno risentito, chi portava avanti l'ariete è stato fermato e trucidato, bene, ma il nemico anzichè mandare altre truppe a prendere l'ariete ha pensato bene di lanciare 4 fiaccole alla porta...

    le scale e le torri sono state piazzate in maniera più intelligente, puntando a zone dove non avevo messo truppe pur facendo più strada,, ok una legione è salita, una si è bloccata in cima alle scale :))))) però almeno ci sono saliti e un po' alla volta sono scesi tutti...

    Il miglioramento sicuramente c'è, ma... ancora non ci siamo.. mi viene un dubbio.... ma sta gente che fa il gioco... ci gioca?????
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    00 20/01/2014 14:37
    cmq per il "warscape engine" è la prima volta di battaglie con assedi veri e propri(con scale,torri,arieti.....) quindi hanno bisogno di tempo per aggiustare tutto.....questo è un motore che si comporta meglio in periodi storici '700 '800 come empire e napoleon.shogun 2 è riuscito bene xkè nonostante presenza di "castelli" non c'erano assedi veri e propri visto che i soldati si arrampicavano sulle mura
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    00 20/01/2014 19:16
    Re: Re:
    Canturium, 19/01/2014 18:34:



    Ho la tua stessa scheda e gioco con dettagli Ultra e qualcosa con "molto alto".. anche io ho notato un peggioramento con le ultime patch e forse con l'ultimo aggiornamento driver...



    per chi e possessore di scheda video AMD HD serie 7000...anch io prima giocavo tutto ad ultra e istallando gli ultimi driver 13.12 ho notato che le prestazioni sono calate..allora ho provato a rimettere i vecchi driver 13.11 beta e le prestazioni sono tornate ottime sono passato da una media di 46.1 fps(13.12) a una media di 57.6 fps(13.11 beta)...se provate fatemi sapere come va

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    Iulianus Apostata
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    00 21/01/2014 12:14
    Re: Re: Re:
    pack83, 20/01/2014 19:16:



    per chi e possessore di scheda video AMD HD serie 7000...anch io prima giocavo tutto ad ultra e istallando gli ultimi driver 13.12 ho notato che le prestazioni sono calate..allora ho provato a rimettere i vecchi driver 13.11 beta e le prestazioni sono tornate ottime sono passato da una media di 46.1 fps(13.12) a una media di 57.6 fps(13.11 beta)...se provate fatemi sapere come va




    Io possiedo una hd 7770 (Vapor x). Pur avendo un i5 4670K Haswell, oltre che 8 GB di RAM ddr3, i miei FPS medi (in benchmark del gioco) rimangono sempre circa 34: non ho potuto neppure modificare le impostazioni grafiche per alzarle, altrimenti mi scendevano gli fps...ad esempio,pur avendo ora una cpu molto potente, non mi è convenuto attivare l'alfa vegetazione... mentre il filtro DRA (avendo una scheda video dedicata e non incorporata/integrata alla cpu) non si può attivare.
    Quindi ho ancora le impostazioni grafiche maggiormente su Molto Alto, e solo qualcosa ad Ultra.
    Magari reinstallando i driver beta gli fps risaliranno.

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    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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    00 21/01/2014 12:45
    Re:
    gia90, 20/01/2014 14:37:

    cmq per il "warscape engine" è la prima volta di battaglie con assedi veri e propri(con scale,torri,arieti.....) quindi hanno bisogno di tempo per aggiustare tutto.....questo è un motore che si comporta meglio in periodi storici '700 '800 come empire e napoleon.shogun 2 è riuscito bene xkè nonostante presenza di "castelli" non c'erano assedi veri e propri visto che i soldati si arrampicavano sulle mura




    Sì ma non li ho costretti io a usare il "warscape engine", se avevano bisogno di tempo potevano far uscire il gioco più tardi, il risultato è che dopo mesi dall'uscita gli assedi non sono neanche all'altezza di RomeI! "E io pago!"...
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    00 21/01/2014 13:37
    Re: Re: Re: Re:
    Iulianus Apostata, 21/01/2014 12:14:



    Io possiedo una hd 7770 (Vapor x). Pur avendo un i5 4670K Haswell, oltre che 8 GB di RAM ddr3, i miei FPS medi (in benchmark del gioco) rimangono sempre circa 34: non ho potuto neppure modificare le impostazioni grafiche per alzarle, altrimenti mi scendevano gli fps...ad esempio,pur avendo ora una cpu molto potente, non mi è convenuto attivare l'alfa vegetazione... mentre il filtro DRA (avendo una scheda video dedicata e non incorporata/integrata alla cpu) non si può attivare.
    Quindi ho ancora le impostazioni grafiche maggiormente su Molto Alto, e solo qualcosa ad Ultra.
    Magari reinstallando i driver beta gli fps risaliranno.




    prova a reinstallare i driver 13.11 beta e vedi come va...io ho un hd 7870 cmq l alpha vegetazione nn l ho proprio attivata inoltre le ombre le tengo a medio(guadagni molti di fps) i filtri sso e vignette anche disattivati il resto ad ultra e profondità di campo basso e mi gira bene (53/54 fps di media) oggi provero a mettere dettagli unità a molto alto probabilmente guadagnero altri 3/4 fps
    [Modificato da pack83 21/01/2014 13:37]
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    00 21/01/2014 15:05
    Anche io ho le ombre su medio e i filtri sso e vignette disattivati (profondità di campo bassa anche io)- Ho dettagli unità mi pare a ultra.

    cHIUDO ot
    [Modificato da Iulianus Apostata 21/01/2014 15:06]
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    «..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

    (Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

    «Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

    -SOLDATO IGNOTO-

    «Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

    -Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

    «furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

    -Platone, "libro delle leggi"-

    «Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

    Gianni Granzotto, "Annibale"

    «..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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    Canturium
    Post: 50
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    00 22/01/2014 15:08
    Re: Re: Re: Re: Re:
    pack83, 21/01/2014 13:37:



    prova a reinstallare i driver 13.11 beta e vedi come va...io ho un hd 7870 cmq l alpha vegetazione nn l ho proprio attivata inoltre le ombre le tengo a medio(guadagni molti di fps) i filtri sso e vignette anche disattivati il resto ad ultra e profondità di campo basso e mi gira bene (53/54 fps di media) oggi provero a mettere dettagli unità a molto alto probabilmente guadagnero altri 3/4 fps




    Ho recuperato con i vecchi driver 3/4 fps.. non molto...
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    Aragorn(89)
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    00 23/01/2014 15:11
    Vorrei mostrare due post che mi hanno colpito, ma non vorrei creare false notizie o false speranze quindi prendete tutto con un bel paio di pinze; il topic in questione è questo: http://www.twcenter.net/forums/showthread.php?638863-Anyone-Else-Interested-in-Splitting-Rome-into-3-Factions-Like-the-Original e i messaggi incriminati sono il #13 della prima pagina ed il #34 della seconda. Dalla mia interpretazione sarebbe un idea nata da una persona esterna alla CA, inviata e che è stata poi passata al team di sviluppo.

    In this case

    YES !

    It would make the political system feel a little bit more realistic. You should not be able to control armies and agents belonging to other families, they should be free to develop their power as they wish and once it gets to a certain height you have a civil war with that family, instead of having 20 stacks spawn at your capital.

    to and to represent this the political screen should be redesigned to look something like this !
    Immagine

    along with a family tree.
    Immagine




    Yes they are very nice arent they and no i did not make them, they were made by someone on the original forums, these were seen by CA and Trish said that she had passed this on to the development team.


    Un possibile o probabile ramo politico/familiare?
    Scusate se non è il topic più idoneo, ma non ho trovato una discussione più adatta sul forum dove postare.
    [Modificato da Aragorn(89) 23/01/2014 15:36]
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    andry18
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    00 23/01/2014 15:44
    in realtà è un'idea avuta da non ricordo chi pochi giorni dopo l'uscita del gioco, un'idea di ui che richiama il primo rome e che a me piace molto, rende molto migliore l'aspetto politico del tutto assente

    cmq nel caso non si fosse capito è tutta questione di photoshop, per quanto riguarda i complimenti fatti da trish credo che tali siano rimasti, anche se una revisione completa del sistema politico non può che fare bene, ma vedendo gli interessi attuali del team, dubito fortemente che abbiano preso seriamente in considerazione l'idea di rimettersi a lavorare approfonditamente sul gioco (poi la speranza è l'ultima a morire, ma la mia è in putrefazione già da un bel pezzo)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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