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Bug mura cittadine

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    Legatus80
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    Miles
    00 17/12/2013 18:25
    Innanzitutto salve,
    sono nuovo del forum e scrivo in questa discussione per fornire la mia esperienza, per quanto possa esser utile.
    Ho riscontrato anch'io il bug "delle mura", sia in un senso che nell'altro. Ovvero mi sono trovato a essere assediato da un esercito che usava scale troppo alte e di contro mi sono trovato ad assediare una città usando scale troppo basse e quindi inutilizzabili.
    - Il bug delle "scale alte" l'ho affrontato, come già emerso, su Milano e credo sia dovuto al fatto che la città è 100% cultura romana ma nella mappa di battaglia esce fuori una città barbarica. Quindi le scale degli assedianti sono troppo alte. In una occasione le truppe che attaccavano si avvicinavano alle mura e poi si ritiravano attaccando le porte (in modo sciagurato), in una seconda battaglia cadevano letteralmente dalla cima delle scale.
    - Il bug delle "scale basse" l'ho avuto assediando una citta della Germania. L'insediamento è 100& cultura barbara ma nella mappa della battaglia appare un insediamento romano. Morale, le scale in uso ai miei uomini sono basse e non posso nemmeno avvicinarle alle mura. Ho fatto uno screenshot di tale situazione ed ho un salvataggio veloce effettuato poco prima. Non so se possa essere utile o se il bug sia ampiamente conosciuto e risolto. Al momento non riesco a dare maggiori informazioni perché sono uscito dal gioco e proprio oa stà scaricando una patch.
    Volevo anche sapere se sapete il motivo dell'impossibilità di collocare armi d'assedio sulle mura. Io non ci riesco, nemmeno nelle battaglie in cui l'insediamento è conforme alla cultura e le scale sono regolari.
    Chiedo scusa se, essendo la prima volta che scrivo sul forum (che comunque leggevo da qualche tempo) sono stato ridondante.
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    andry18
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    00 17/12/2013 19:03
    benvenuto e grazie per la segnalazione. qualche post più su noterai che abbiamo scoperto il motivo del bug, ora sta alla ca lavorare sulle versioni localizzate per risolverlo (ancora non si sa se e quando verrà risolto, tocca avere pazienza) :)


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

    "You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
    https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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    Legatus80
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    Miles
    00 17/12/2013 21:14
    Segnalo che dopo l'installazione della patch il problema forse è risolto. In particolare ho caricato il salvataggio subito prima di assediare Casurgis (dove mi trovavo un insediamento romano nonostante la cultura barbara e, quindi, scale troppo basse) e il tutto si è sistemato, accampamento barbaro e scale giuste. Tra l'altro è cambiata la mappa, più bella, e mi pare che anche l'intelligenza del IA che assedia (avevo alleati che attaccavano l'altro lato) sia migliorata.
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    MegaRutto
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    Centurio
    00 18/12/2013 09:42
    Vale la pena iniziare una nuova campagna o meglio aspettare la prossima pezza ?
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    andry18
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    Praefectus Castrorum
    Στρατηγός
    00 18/12/2013 10:56
    visto che gli assedi DOVREBBERO diventare giocabili (ia fixata) con la 8.1, io consiglierei di aspettare dmn per una nuova campagna. per quanto riguarda il bug non saprei dirvi, ho la versione inglese. provate un salvataggio qui postato che presentava il problema e verificate di persona


    "Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

    "Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

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    "ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

    "Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
    L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
    Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
    Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

    http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
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    Miles
    00 18/12/2013 11:08
    Per quanto attiene le mura cittadine il bug è risolto senza necessità di iniziare una nuova campagna. Le mura ora rispecchiano la cultura, le scale sono dell'altezza giusta ed è possibile schierare le armi d'assedio negli appositi spazi sopra esse (ho caricato un salvataggio precedente dove riscontravo il problema e questo aspetto appare risolto).
    L'IA mi sembra un poco migliore, anche se gli eserciti che assediano continuano ad usare le scale SOLO con l'unità che le porta alle mura, se questa scappa gli altri si gettano sulle porte anche se le scale sono ormai poggiate e utilizzabili (però forse quest'aspetto potrebbe dipendere dalla difficoltà impostata all'inizio della campagna).
    Io ho la versione in Italiano scaricata da Steam.
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