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Filippo II d'Asburgo

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    Admiral Nelson
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    Centurio
    00 21/05/2013 22:29
    "el rey prudente":che giudizio date a questa figura storica?ha fatto tutto il possibile con i mezzi che aveva?poteva fare meglio?quali sono stati i suoi piu grandi errori?

    personalmente penso avrebbe potuto approfittare meglio delle guerre di religione in Francia e sopratutto gestire meglio la questione dei Paesi Bassi

    comunque contro i Turchi brillanti successi li ha ottenuti



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    Xostantinou
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    Tribunus Angusticlavius
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    00 22/05/2013 12:03
    sarebbe stato un gran re se avesse avuto il carattere del padre...pavido, nonostante avesse avuto al suo fianco alcuni dei migliori condottieri dell'epoca, bigotto, retrogrado e dispotico, non seppe innovare né cogliere le innovazioni...lo zio Ferdinando fu un sovrano nettamente migliore, e di certo lo sarebbe stato il suo fratellastro Juan.



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
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    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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    Legio XIII gemina
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    Tribunus Angusticlavius
    00 22/05/2013 16:08
    Cosa ti spinge esattamente a definirlo pavido e retrogrado?


    « ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

    Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


    « Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

    Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


    « Pallida no ma più che neve bianca
    che senza venti in un bel colle fiocchi,
    parea posar come persona stanca:
    quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
    sendo lo spirto già da lei diviso,
    era quel che morir chiaman gli sciocchi:
    Morte bella parea nel suo bel viso. »

    Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


    « Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

    Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


    « Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

    Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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    Xostantinou
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    00 22/05/2013 19:19
    Non ha mai avuto il "coraggio di osare", né in politica estera e nelle questioni militari, né a livello di politica interna. Con pochi interventi audaci avrebbe potuto prevenire crisi drammatiche come la rivolta dei moriscos e la crisi fiamminga che portò alla nascita delle Province Unite. Suo padre gli lasciò un impero all'apice della potenza, che poteva diventare ancora più potente con una guida altrettanto accorta.



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    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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    00 22/05/2013 20:00
    ha ereditato però un impero già al tempo del grande Carlo V lacerato da insanabili lotte religiose e dalla bomba fiamminga ( già quasi in rivolta prima )che avrebbe rapidamente prosciugato le casse. Come avrebbe potuto risolvere la questione delle Fiandre? l'opzione militare, si è visto, non portò a nulla e non sarebbe stato facile neutralizzare il fattore inglese nel teatro come difatti fallì clamorosamente la tentata invasione dell'Inghilterra. Una soluzione sarebbe stata quella proprio di rinunciare a quelle terre che però erano feudi aviti di Carlo V e legittimo patrimonio dinastico e rinunciarvi avrebbe provocato una perdita di prestigio incalcolabile nelle relazioni internazionali con altre dinastie. Inoltre erano terre ricche ed erano anche praticamente le uniche province dotate di mercanti competitivi di fede cristiana, gli altri ( musulmani ed ebrei ) furono espulsi. Credo che la Spagna era destinata a decadere sotto il peso del suo stesso prestigio imperiale un pò come quando si parla di decadenza americana oggi per le continue spese militari per ragioni geopolitiche di superpotenza imperiale.
    non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

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    Legio XIII gemina
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    00 22/05/2013 20:05
    Beh con l'Armada ha osato e più di una volta ( e lì l'Inghilterra era nel sacco ), non osò dopo Saint-Quentin né dopo Lepanto, questo è vero. Sui Moriscos ed i Paesi Bassi sono in parte d'accordo, ma del resto c'erano anche delle cause di forza maggiore, i problemi religiosi, sia in loro stessi che usati come per pretesto per altro, erano cosa ben seria, soprattutto in quegli anni ( p.s. su questo, spesso tengo a ricordare come anche l'Inquisizione avesse il consenso della quasi totalità del popolo ).
    L'Impero era molto potente ma anche difficile da controllare, la Spagna era ancora tutt'altro che unita, vi erano regioni pronte a prendere le armi contro il Re, e l'Impero era indebitato cronicamente. In fondo anche al padre scapparono di mano i soldati e furono cavoli...per i Paesi Bassi vi furono delle conseguenze diverse e anche Carlo doveva aspettarsi che la Spagna cattolica non sarebbe scesa a troppi compromessi. Inoltre sotto Filippo la Spagna incamerò il Portogallo, il che non è poco.
    In effetti di questo personaggio si sente sempre e solo una versione negativa, un cupo cattolico intollerante e dispotico chiuso nel suo Escorial, secondo me invece egli fu un buon re inserito nel suo contesto, ha saputo gestire un dominio vasto e diviso contro nemici di rilievo, ottenendo anche dei grandi successi e cercando di mantenere dei buoni rapporti con le maggiori potenze dell'epoca laddove possibile.
    [Modificato da Legio XIII gemina 22/05/2013 20:27]


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    Xostantinou
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    Tribunus Angusticlavius
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    00 23/05/2013 10:20
    La questione religiosa in generale e quella fiamminga erano gestibili con una politica diversa.
    Ferdinando in Germania, Boemia ed Ungheria dimostrò con i fatti come una politica più morbida e tollerante poteva prevenire rivolte catastrofiche e mantenere coeso il paese di fronte a minacce letali come quelle turca e francese.
    Margherita d'Austria, don Giovanni d'Austria ed Alessandro Farnese furono nelle Fiandre perfetti interpreti del pensiero di Carlo V, usando una politica moderata che mantenne sotto controllo la situazione; viceversa la politica scellerata di Filippo II di inviarci il Duca d'Alba a reprimere la rivolta nel sangue peggiorò la situazione.
    Inoltre il suo bigottismo dispotico gli impedì di disinnescare la rivolta dei moriscos, cui rispose nel solito modo brutale.

    C'era un problema di fondo in Filippo, ed era culturale: fu cresciuto ed educato a Madrid, e non ebbe la formazione dei suoi parenti educati, ad esempio, a Vienna, i quali avevano come pane quotidiano l'esigenza di confrontarsi con una realtà estremamente frammentata e plurale quale quella del Sacro Romano Impero, dove l'arte diplomatica dell'equilibrio e della tolleranza era l'unico collante in grado di tenere insieme i pezzi riottosi di un puzzle sempre sull'orlo della disgregazione. Filippo fu educato in un ambiente monolitico, assolutista e totalitario, in una corte che si vedeva il centro dell'universo e paladina della cristianità cattolica, e non tollerava contraddizioni o contrasti al proprio potere.
    Fu inoltre un folle a non seguire le disposizioni del padre, ovvero riconoscere come fratello Giovanni, il quale, oltre ad essere uno straordinario condottiero ed un superbo governatore, poteva divenire il marito di Maria Stuart (matrimonio impedito proprio da Filippo II), e quindi portare a se le corone di Scozia ed Inghilterra senza cimentarsi nella folle impresa dell'Invincibile Armada; sarebbe bastato fornire truppe a Giovanni per assistere in un'offensiva a tenaglia la calata della moglie dal nord alla testa delle truppe scozzesi.

    In realtà sono convinto che l'errore primario lo abbia fatto Carlo V nella spartizione dell'impero, Fiandre e Milano sarebbero dovute restare unite al Sacro Romano Impero, e non legate alla corona di Spagna; Filippo non avrebbe così avuto gatte troppo toste da pelare, tutti i suoi possedimenti, incluse Sardegna, Sicilia e Napoli, erano già da secoli sotto la corona aragonese e, bene o male, erano in perfetta continuità culturale, religiosa e persino geografico-militare, con la Spagna (che era una potenza navale prima che terragna).
    Viceversa Ferdinando avrebbe avuto la continuità geografica, oltre che una forma mentis particolarmente aperta e tollerante verso i protestanti, che gli avrebbe permesso di controllare al meglio la questione fiamminga; senza contare che, a livello di diritto feudale, Milano e Fiandre facevano già parte del Sacro Romano Impero.



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    00 23/05/2013 12:49
    la politica moderata non sarebbe potuto funzionare a lungo nelle Fiandre poichè la vicinanza con l'Inghilterra era un fattore difficilmente neutralizzabile e poi fino a che punto si poteva dare concessioni? si sa che più cedi più ti tirano ed è probabile che l'avanzata classe mercantile non avrebbe voluto sobbarcarsi le responsabilità di pagare imposte e sostenere un impero scarsamente dinamico un pò come oggi in Europa vi sono tendenze autonomiste proprio da aree più ricche dei corpi nazionali.
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    Xostantinou
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    00 23/05/2013 22:50
    Appunto una delle sue gravi carenze fu anche sul fronte interno l'incapacità di innovare uno Stato a livello amministrativo.



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    Archita
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    Praefectus Fabrum
    00 24/05/2013 00:34
    cosa molto difficile visto che nella Spagna stessa vi erano sistemi amministrativi diversi e autonomi fra loro e la Castiglia e l'Aragona mantennero i parlamenti e le Corti con proprie prerogative fiscali e l'economia non aveva praticamente basi manufatturiere e parecchi terreni erano incolti a causa di vasti latifondi amministrati da una aristocrazia che preferiva carriere militari allo sviluppo economico.Inoltre l'aristocrazia stessa si era impoverita per gli elevati costi obbligatori del rango e moltissimi lasciarono le proprietà per entrare nell'esercito anche come soldati semplici ( e va detto che la gloria dei Tercios deve molto proprio a questi nobili-soldati senzaterra ).
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    IMPERATORE MARCOAURELIO
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    Pennywise
    00 24/05/2013 15:46
    Anche secondo me fu un sovrano sin troppo statico nelle sue decisioni, e quelle poche che ha preso sono finite, a lungo andare, per ritorcersi contro alla Spagna stessa...più tolleranza nelle questioni dei moriscos e in quelle dei Paesi Bassi avrebbero sicuramente aiutato la Spagna a mantenersi con una economia attiva, grazie ai proventi economici che sarebbero arrivati dalle attività mercantili dei primi e dai tributi dei secondi...Grande rilievo ebbe per la battaglia di Lepanto (dalla quale poi idealmente iniziò il crollo delle spinte imperialistiche ottomane, insieme al loro declino), nonostante comunque non agì da solo, ...in Portogallo più che un colpo di bravura politica, fu semplicemente fortunato e favorito dalla caduta della dinastia Aviz, per insediarsi al potere...Nel confronto con l'Inghilterra prese l'unica vera decisione audace, toppandola completamente...per le guerre civili francesi, avrebbe potuto consolidare le posizioni all'interno, risistemare l'economia, ecc. approfittando della debolezza dello Stato francese, ma evidentemente le pressioni per mantenere il prestigio internazionale influenzarono maggiormente il suo operato....


    ----------------------------------------------------
    Stephen King's,IT,1990




    Video in italiano:
    http://it.youtube.com/watch?v=PBhNkRCmF58

    Video in inglese:
    http://www.youtube.com/watch?v=8S91U829Ld8&feature=related

    "Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno..." Pennywise Il Clown

    "Io sono eterno, sono immortale, sono un Divoratore di mondi e di bambini, finirò per divorarvi tutti..." Pennywise Il Clown

    "Credevate di esservi liberato di me?" Pennywise Il Clown

    "Non lo vuoi un palloncino colorato?...galleggia...e se anche tu verrai quaggiù con me,galleggerai..." Pennywise Il Clown

    "Beep-Beep, Richie!!" Pennywise Il Clown

    "Quaggiù tutto vola..." Pennywise Il Clown

    "Salve e addio." Pennywise Il Clown








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    Archita
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    Praefectus Fabrum
    00 24/05/2013 16:23
    credo che si esageri un pò troppo sugli effetti strategici della battaglia di Lepanto visto che Venezia comunque perse l'Egeo in maniera definitiva lo stesso e non impedì ai turchi di minacciare Vienna e tutto sommato la flotta ottomana un anno dopo recuperò quello che è andato perduto tenuto conto che tuttora sorgono dubbi sull'atteggiamento di una parte della flotta cristiana che permise la ritirata di una parte della flotta della coalizione ottomana.

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    IMPERATORE MARCOAURELIO
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    Pennywise
    00 24/05/2013 19:35
    Re:
    Archita, 24/05/2013 16:23:

    credo che si esageri un pò troppo sugli effetti strategici della battaglia di Lepanto visto che Venezia comunque perse l'Egeo in maniera definitiva lo stesso e non impedì ai turchi di minacciare Vienna e tutto sommato la flotta ottomana un anno dopo recuperò quello che è andato perduto tenuto conto che tuttora sorgono dubbi sull'atteggiamento di una parte della flotta cristiana che permise la ritirata di una parte della flotta della coalizione ottomana.




    Si infatti è più un evento simbolico, che storicamente importante per il declino dell'Impero ottomano [SM=g8119] fra l'altro era appena morto il sultano Solimano il Magnifico (1566), vero interprete dell'apogeo turco


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    Video in italiano:
    http://it.youtube.com/watch?v=PBhNkRCmF58

    Video in inglese:
    http://www.youtube.com/watch?v=8S91U829Ld8&feature=related

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    "Io sono eterno, sono immortale, sono un Divoratore di mondi e di bambini, finirò per divorarvi tutti..." Pennywise Il Clown

    "Credevate di esservi liberato di me?" Pennywise Il Clown

    "Non lo vuoi un palloncino colorato?...galleggia...e se anche tu verrai quaggiù con me,galleggerai..." Pennywise Il Clown

    "Beep-Beep, Richie!!" Pennywise Il Clown

    "Quaggiù tutto vola..." Pennywise Il Clown

    "Salve e addio." Pennywise Il Clown








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    Xostantinou
    Post: 2.031
    Registrato il: 07/01/2010
    Sesso: Maschile
    Tribunus Angusticlavius
    Ελέω Θεού Βασιλευς
    και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
    00 24/05/2013 22:59
    Infatti la vera causa della flessione ottomana in quel periodo non fu Lepanto, nei fatti alquanto insignificante per la potenza turca, ma la morte di un grande genio politico e militare quale Solimano.

    La questione portoghese fu un colpo del genio diplomatico di suo padre, Carlo V, che aveva provveduto a sugellare un saldo legame matrimoniale incrociato tra gli Asburgo e gli Aviz.
    [Modificato da Xostantinou 24/05/2013 22:59]



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    Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
    Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
    Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





    "Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
    So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
    Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

    "Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
    Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

    "La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

    "Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
    E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
    Per spalancare la murata porta d'Oro;
    E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
    Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
    Cercherò riposo sui miei antichi confini."

    "Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”