00 12/03/2013 18:13
La vendetta di Augustus Iuventius
"Ho già combattuto contro di loro e ho perso. Ma oggi avrò la mia vendetta!" [cit. Augustus Iuventius]

Siamo sullo stesso campo di battaglia dove pochi giorni prima è stata combattuta la grande battaglia del Nord che ha visto Iuventius uscire sconfitto.

In pochi giorni Augustus è stato in grado di sfruttare la guarnigione di Bononia per rimpinguare il suo esercito con truppe fresche. La situazione è critica. L'esercito Gallico, dopo la vittoria, si è fermato sul posto per aspettare i rinforzi in arrivo dalle retrovie.

Augustus ha una sola possibilità di riuscire a risolvere il problema. Sferrare un nuovo attacco prima che i due eserciti Gallici riescano a congiungersi.

Con una mossa audace, porta sul campo di battaglia oltre 3000 uomini, contro i 1500 circa sopravvissuti Galli. La battaglia è cruciale.
Una sconfitta lascerebbe i Romani privi non solo di un esercito d'attacco, ma anche di guarnigioni difensive adeguate a Bononia e Patavium. Senza considerare che Arretium e Ariminum sono allo stesso modo, indifese. In pratica, Augustus è ora alla guida non solo di un esercito, ma probabilmente, del destino di Roma...
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"L'arma fu adottata dall'esercito inglese nel 1889 ed ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1894 nella guerra dei Matabele, una tribù Zulu insorta. In uno scontro, 50 uomini riuscirono a mettere in fuga 5000 guerrieri con solo 4 Maxim. Fu ben presto adottata da quasi tutte le forze militari europee e contribuì alla velocissima colonizzazione dell'Africa alla fine del XIX secolo."